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fiabe classe 1°CE

by Matilde Brancher

Pages 2 and 3 of 89

Il Giardino Delle Fiabe
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“La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare
essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove”
Gianni Rodari
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“La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare
essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove”
Gianni Rodari
La fiaba è un testo narrativo incentrato su
personaggi fantastici coinvolti spesso in storie a
lieto fine.

Si potrebbe dire che l’uomo, da quando esiste, racconta
fiabe, come se narrarle fosse per lui una vera necessità.
La storia del “genere fiaba” si perde a ritroso nel
tempo, affondando le proprie radici nell’antica tradizione della narrazione
orale.
Il termine stesso "fiaba" deriva dalla parola latina "fabula", la quale, a sua
volta, deriva dal verbo "for-faris", ovvero “dire”, “parlare”.

A differenza di quello a cui siamo abituati a
pensare, la fiaba non era, in origine, un racconto destinato all’intrattenimento dei più piccoli, bensì a quello di un pubblico adulto.
Ogni fiaba ha caratteristiche costanti,
descritte dallo studioso russo Vladimir Propp e
sintetizzate in 31 funzioni conosciute come 
"Carte di Propp".

L’autore sottolinea la
somiglianza di tutte le fiabe; contenuti di mille forme differenti, ma funzioni
dei personaggi secondo schemi immutabili, cardini di ogni narrazione di
qualsiasi provenienza, culturale e geografica.
I luoghi delle fiabe sono spesso castelli magici o boschi incantati che non possono essere collocati nello spazio, ma che suscitano emozioni e sensazioni speciali.
La caratteristica principale è che c'è sempre un lieto fine.
Vincono sempre i buoni e ciò invita alla bontà, alla correttezza e a mantenere sempre fede alla parola data perché si viene ricompensati.
Lo scopo principale è intrattenere, divertire, far sognare e dare anche
insegnamenti di vita.

La fiaba permette di sviluppare l'area emotiva e di giudizio morale in maniera divertente.
Permette, infatti, di identificarsi nei personaggi, nelle loro azioni, nei loro sentimenti, nei loro ideali e nelle loro difficoltà.

Noi della classe 1CE abbiamo creato delle
fiabe a gruppi utilizzando le Carte di Propp.

Caro lettore se con pazienza sfogli  le pagine di questo  libro, troverai narrazioni riguardanti l'amore, il coraggio e la consapevolezza di sapere per cosa vale la pena lottare e come combattere per ottenerlo.
Buona lettura!

La classe 1CE
I luoghi delle fiabe sono spesso castelli magici o boschi incantati che non possono essere collocati nello spazio, ma che suscitano emozioni e sensazioni speciali.
La caratteristica principale è che c'è sempre un lieto fine.
Vincono sempre i buoni e ciò invita alla bontà, alla correttezza e a mantenere sempre fede alla parola data perché si viene ricompensati.
Lo scopo principale è intrattenere, divertire, far sognare e dare anche
insegnamenti di vita.

La fiaba permette di sviluppare l'area emotiva e di giudizio morale in maniera divertente.
Permette, infatti, di identificarsi nei personaggi, nelle loro azioni, nei loro sentimenti, nei loro ideali e nelle loro difficoltà.

Noi della classe 1CE abbiamo creato delle
fiabe a gruppi utilizzando le Carte di Propp.

Caro lettore se con pazienza sfogli  le pagine di questo  libro, troverai narrazioni riguardanti l'amore, il coraggio e la consapevolezza di sapere per cosa vale la pena lottare e come combattere per ottenerlo.
Buona lettura!

La classe 1CE
La Rosa Bianca
Un giorno
d’estate una ragazza di nome Ginevra, dai bei capelli biondi, occhi azzurri, e un viso paffuto si incontra con il suo ragazzo Maxi, nonché erede al trono di spagna, in un bosco vicino ad un piccolo villaggio, lì il panorama è fantastico si vede tutto il regno con i suoi castelli colorati, le case bianche e tutte le persone che percorrono quelle vecchie strade tracciate dalle ruote dei carri.
Provenivo da una famiglia di nobili, avevo dei genitori al dir poco severi, e due sorelle che non mi vanno a genio.
Sono follemente innamorata di Maxi.
Quel giorno per noi due giovani ragazzi in preda all’amore fu l’inizio di una nuova avventura tutta da scoprire.
Ormai era tardo pomeriggio quando io e il mio fidanzato, dopo
un’intera giornata passata a chiacchierare davanti ad uno squisito pranzo, decidiamo di tornare a casa.
Durante il tragitto ci imbattiamo in una vecchia casa coperta d’edera, le finestra erano rotte la porta era quasi distrutta, questa casa non l’ho mai
vista eppure ci vengo spesso, dico tra me e me per poi girarmi per chiedere a Maxi  se ha mai visto questa casa, lo cerco con lo sguardo ma non lo trovo, comincio ad urlare il suo nome fin quando non sento dei leggeri lamenti provenire da quella casa, decido di avvicinarmi lentamente per
vedere se è Maxi, quando entro lo trovo seduto su una sedia mentre cerca di liberarsi dalle corde che avvolgo i suoi polsi, mi giro verso la sua destra e trovo una signora, è una donna di circa 40 anni di brutto aspetto con dei capelli bianchi occhi verdi molte rughe e un neo sulla guancia sinistra. Faccio un bel respiro e le chiesi:” E tu chi sei... Che gli vuoi fare, lascialo andare” dopo le mie parole gli tolse le corde dai polsi, ma appena stiamo per uscire tira fuori qualcosa dalla sua tasca e all’improvviso mi trasformo in un piccolo uccellino.
Vedo Maxi con lo sguardo fisso su di me ancora incredulo per quello che è successo, per poi sentirlo urlare ma non capisco quello che dice, dopo qualche minuto mi ritrovo in una gabbia ma non nella casa di prima, in una cantina, non sento e non vedo più niente.
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