A scuola di legalità

INDICE

- Prefazione.......................................................................................................... 1
- Introduzione: storia di un'idea……………………................................................ 4
- Definizione del termine…..……………….……………………………………………………. 5
- Breve storia della mafia…………………………………………………………………………. 8
- Struttura di Cosa Nostra………………….…………………………………………………..... 9
- Storie di vittime della criminalità………………………………………........................11
- Placido Rizzotto e Giuseppe Letizia......................................................12
- Peppino Impastato.................................................................................13
- Rosario Livatino.......................................................................................14
- Piersanti Mattarella................................................................................16
- Rocco Chinnici.........................................................................................17
- Simonetta Lamberti................................................................................18
- Giuseppe Fava.........................................................................................19
- Graziella Campagna............................................................................... 20
- Claudio Domino...................................................................................... 21
- Libero Grassi........................................................................................... 22

- 1992: un anno di stragi.................................................................................... 23
- Giovanni Falcone.................................................................................... 24
- Francesca Morvillo e Rocco Dicillo....................................................... 27
- Vito Schifani e Angelo Montanaro....................................................... 28
- Paolo Borsellino..................................................................................... 29
- Incontro con Salvatore Borsellino.......................................... 31
- Agostino Catalano e Walter Eddie Cosina........................................... 33
- Claudio Traina, Emanuela Loi e Vincenzo Li Muli............................... 34
- Rita Atria.................................................................................................. 35
- Famiglia Nencioni............................................................................................ 36
- Don Pino Puglisi............................................................................................... 37
- Don Beppe Diana............................................................................................ 38
- Giuseppe DiMatteo e Valentina Terracciano............................................... 39
- Annalisa Durante............................................................................................. 40
- Domenico Gabriele.......................................................................................... 41
- Lea Garofalo..................................................................................................... 42
- Maria Concetta Cacciola................................................................................. 43
- Nicola Campolongo......................................................................................... 44

- Il maxiprocesso.................................................................................................... 45
- La chiesa e la mafia: papi contro la cultura della morte................................ 47
- Note di legalità………………………………………………………………….......................... 49
- La mafia nel nostro territorio…………………………………………………………………. 53
- Organizzazioni criminali nel mondo……………………………………………………….. 56
- La mafia e il traffico di rifiuti…………………………………………………………………... 58
- La mafia en français……………………………………………………………………………….. 63
- Associazioni che operano per la legalità…………………………………………………. 66
- Dalle parole ai fatti: l'adesione a Libera e il Portico dei Giusti.................... 68
- La parola agli studenti………………………………………………………………….....…….. 72
- Il dizionario della mafia....................................................................................... 74
- English vocabulary............................................................................................... 84
- Lexique du crime et de la mafia......................................................................... 85
- Appendice: Francobolli speciali……………………………………….………………………. 87
- Bibliografia e sitografia…………………………………………………………………………… 93
- Modifiche successive..........................................................................................101
- Un germoglio di legalità.....................................................................................102

PREFAZIONE

Comincio con una domanda… Educare alla legalità, perché?
Voi ragazzi oggi ancora di più avete bisogno di comprendere valori fondamentali per vivere in una società civile, vivere in maniera consapevole ed attiva, sviluppare il senso delle regole, dell’etica, della morale intesa nella sua accezione positiva e più ampia.
Fin da piccoli avete bisogno di conoscere il valore della libertà, dell’uguaglianza, del rispetto per voi stessi e per chi vi sta intorno.
Per spiegarvi che cosa significhi educare alla legalità è, a mio avviso, importante partire dal concetto a voi più vicino: la regola.
Perché darsi delle regole?
Perché sono necessarie le regole nella nostra vita quotidiana?
In qualsiasi comunità, come la famiglia e la scuola, è indispensabile darsi delle regole per assicurare a tutti i suoi membri uno spazio di dignità e di libertà e permettere loro di interagire in maniera costruttiva con gli altri.
Dal significato e dall’analisi delle regole sarà più semplice richiamare valori come quello della giustizia, perché menzionare la giustizia significa saper distinguere ciò che è giusto da ciò che invece non lo è.

Legalità equivale insegnare a voi studenti a saper pensare e a ragionare, a saper scegliere ed orientarsi in maniera consapevole e prendere posizione di fronte ad un’ingiustizia.
Prima di ogni cosa per sviluppare il senso di cittadinanza inteso come cittadinanza attiva e consapevole bisogna partire dal senso di giustizia e dal rispetto per le leggi. Solo in questo modo potrete acquisire una coscienza civile e sociale, imparando a crescere ed a rapportarvi quotidianamente e con serenità nei confronti delle Istituzioni, sviluppando anche un sano senso critico.
Legale significa “conforme alla legge”, ma legalità è qualcosa di molto più profondo,
perché ci permette di capire quali sono i nostri diritti e i nostri doveri e quali gli strumenti per farli rispettare. Legalità è un sentimento culturale che tutti noi dovremmo “sentire”.
“Sentire” la legalità significa comprendere il valore della giustizia intesa come qualcosa di assolutamente concreto, che deve permeare il nostro vivere.
Posso concludere dicendovi che secondo me spiegare la Legalità è molto complesso ed a volte è inefficace… perché la legalità la si COLTIVA tutti i giorni con i gesti quotidiani, perché il rispetto delle norme scolastiche non deve essere solo adeguamento e ubbidienza all’autorità. L’educazione alla legalità avviene ogni volta che accogliamo un amico, ogni volta che ascoltiamo gli altri senza prevaricarli con le nostre ragioni, ogni volta che costruiamo rapporti umani basati sulla valorizzazione delle differenze.

Insegnare la legalità significa insegnare ad essere empatici, a conoscere se stessi e gli altri, a vedere negli altri non potenziali nemici, ma possibili amici.
Una classe dove si vive l’incontro con l’altro come preziosa occasione di scambio, dove si è ospitali, gentili, aperti, è una classe in cui si respira la legalità. Educazione e legalità, in fondo, sono quasi sinonimi: portano entrambi ad uscire dal proprio io, dal proprio egoismo, per condividere con gli altri diritti, doveri e responsabilità. “Insieme” è la parola che lega educazione e legalità ed entrambe crescono su un terreno di comune diversità in cui ci si può incontrare.
Voglio ringraziare Voi e le Vostre preziose guide durante questo percorso, in primis la professoressa Longhi che ha creduto fin dall’inizio nel progetto, la professoressa Fedeli e tutti i docenti che ogni giorno sanno testimoniare con il loro comportamento l’idea di legalità e per dirvi grazie condivido le parole del magistrato Caponnetto, che molti anni fa, ha pronunciato questa frase: “la mafia ha più paura della scuola che della stessa giustizia”.
Queste parole hanno un significato profondo che deve incoraggiare, ogni giorno, migliaia di docenti a praticare la legalità nelle classi, attraverso un percorso costante e paziente di valorizzazione del bene comune e della corresponsabilità, affinché bambini e ragazzi possano diventare futuri cittadini onesti, consapevoli e, quindi, liberi.

Il vostro Dirigente Scolastico
Fabiana Donatella Ginesi

INTRODUZIONE: STORIA DI UN'IDEA

Quest'anno abbiamo voluto approfondire la tematica relativa all'educazione alla legalità partendo dalla visione di un film che ci è piaciuto moltissimo e che ci ha ispirato: “Alla luce del sole” sulla storia di don Pino Puglisi .

Come una vera squadra, ci siamo suddivisi il lavoro nelle 3 classi terze ed
ognuno di noi ha contribuito alla realizzazione delle pagine: un lavoro dei
singoli per un'opera collettiva che ben rappresenta lo stare insieme a
scuola come una società civile in miniatura.

Qui di seguito potete leggere il frutto del nostro lavoro.
Siamo consapevoli che il nostro libro non sia esaustivo, ma la nostra speranza è quella di passare il testimone alle prossime classi che verranno dopo di noi, sia perché lo utilizzino sia perché lo amplino, aggiungendo quello che riterranno opportuno per completarlo e renderlo ancora più bello e vivo.

DEFINIZIONE Il significato etimologico del termine “mafia” è ancora oggi oggetto di dibattito; l’ipotesi maggiormente accreditata è che nel siciliano antico si definiva “mafioso” il “bravo”, ovvero lo “sgherro”, il “ribaldo”.
Quando si parla di mafia si intende l' “organizzazione criminosa clandestina che, nata in Sicilia nel secolo XIX sotto il governo borbonico, diffondendosi poi in tutta la nazione (e, con gli emigrati, specialmente negli Stati Uniti d’America, ma anche altrove), esercita il controllo su certe attività economiche e su traffici illeciti (per esempio appalti, stupefacenti), condiziona la libertà dei cittadini e il regolare andamento delle funzioni pubbliche. Essa è retta dalla legge dell’omertà e del silenzio e si serve di metodi di intimidazione e di repressione violenta e spietata.“ (CORRIERE DELLA SERA)

Ci sono diverse organizzazioni criminali in Italia e in generale esse si caratterizzano per alcuni aspetti comuni come tendere a mescolarsi con la società civile, cercare di esercitare il massimo controllo sul territorio, svolgere in apparenza attività imprenditoriali legali, conoscere sino in fondo le attività economiche presenti, riconoscere potenziali alleanze ed eliminare i nemici. Solitamente lo scopo ultimo di tali organizzazioni è il profitto economico, ma possono essere considerati anche come organizzazioni terroristiche, che sono invece di matrice politica, ideologica o sociale.
Quando si parla di mafia si intendono le seguenti realtà:

- Cosa Nostra (localizzata principalmente in Sicilia);
- ‘Ndrangheta (diffusa in Calabria);
- Camorra (più tipica della Campania).

Negli ultimi anni si è sentito parlare anche dell’organizzazione “Sacra Corona Unita” che si è diffusa maggiormente in Puglia.