DIARIO DI UNA QUARANTENA marzo-giugno 2020
Classe 1B a cura della Prof. Alessandra Pagnutti
Cara amica Eva,
in questo periodo difficile nel quale dobbiamo restare chiusi in casa senza poterci muovere ho provato nuove emozioni e diversi pensieri hanno trovato spazio nella mia mente.
A volte la paura di non riuscire a superare questa situazione critica mi fa rabbrividire, ma a rassicurarmi ci sono sempre i miei genitori. Durante il corso di questa pandemia avere tutta la famiglia che trascorre assieme a me tempo prezioso giocando, ridendo e scherzando mi fa sentire una persona molto grata. Riflettendoci bene, in undici anni di vita, non avevo mai trascorso così tanto tempo assieme a mio papà. Infatti, il suo mestiere di chef lo costringe a lavorare ore e ore senza poter vedere la sua famiglia, come dovrebbe essere.
In questo periodo di quarantena ho dedicato la maggior parte del tempo a fare i compiti che i professori regolarmente ci assegnano. All’inizio, ad essere sincero, facevo molta fatica a rispettare le tempistiche di consegna richieste perché lavorare a casa è completamente diverso dall’essere presente in classe con compagni e prof. A casa ci sono molte più distrazioni che, con il tempo, ho imparato a conoscere e a superare. Adesso sono diventato abbastanza bravo nell’organizzarmi e dividere i compiti per giorni. Nel tempo libero che mi rimane mi dedico alla lettura della mia collana di narrativa preferita “Diario di una schiappa”, a giocare con i giochi da tavolo che ho rispolverato e a guardare la televisione.
in questo periodo difficile nel quale dobbiamo restare chiusi in casa senza poterci muovere ho provato nuove emozioni e diversi pensieri hanno trovato spazio nella mia mente.
A volte la paura di non riuscire a superare questa situazione critica mi fa rabbrividire, ma a rassicurarmi ci sono sempre i miei genitori. Durante il corso di questa pandemia avere tutta la famiglia che trascorre assieme a me tempo prezioso giocando, ridendo e scherzando mi fa sentire una persona molto grata. Riflettendoci bene, in undici anni di vita, non avevo mai trascorso così tanto tempo assieme a mio papà. Infatti, il suo mestiere di chef lo costringe a lavorare ore e ore senza poter vedere la sua famiglia, come dovrebbe essere.
In questo periodo di quarantena ho dedicato la maggior parte del tempo a fare i compiti che i professori regolarmente ci assegnano. All’inizio, ad essere sincero, facevo molta fatica a rispettare le tempistiche di consegna richieste perché lavorare a casa è completamente diverso dall’essere presente in classe con compagni e prof. A casa ci sono molte più distrazioni che, con il tempo, ho imparato a conoscere e a superare. Adesso sono diventato abbastanza bravo nell’organizzarmi e dividere i compiti per giorni. Nel tempo libero che mi rimane mi dedico alla lettura della mia collana di narrativa preferita “Diario di una schiappa”, a giocare con i giochi da tavolo che ho rispolverato e a guardare la televisione.
Infatti ultimamente scorrendo i canali in tv ho scoperto una nuova serie televisiva che tratta di un argomento che io adoro molto: il crimine. Ogni giorno alle cinque del pomeriggio mi siedo sul divano con un bel bicchiere di tè freddo e guardo gli episodi di questo favoloso programma.
Posso definirmi una persona molto fortunata perché dietro casa ho un enorme giardino e quando termino i compiti della giornata corro a giocarci a palla con mia sorella. Da qualche mese, poi, porto avanti un progetto per me importante: la costruzione di una serra per coltivare le piante.
Nei pochi momenti di noia, a volte, divento irascibile e pensieri poco positivi iniziano ad affiorare nella mia mente. Uno di questi è se mai rivedrò i miei compagni di classe prima della fine della scuola. Infatti mi mancano molto e vorrei ritornare presto sui banchi per riprendere le lezioni e rivedere i professori.
Ho potuto dedicarmi anche al mio hobby preferito, cioè cucinare. Ultimamente, quando ho del tempo libero, preparo la cena con mio papà. Ad esempio, il menù di questa sera prevede gnocchi di patate al pomodoro fatti in casa da me (con l’aiuto di mia sorella) e trota cucinata in padella con un soffritto di cipolla, sedano e carota. Per dolce, crostata di marmellata di albicocche fatta dal papà. Cara Eva, vorrei tanto invitarti a cena, ma purtroppo non possiamo proprio vederci. Spero tanto che questo momentaccio passi il prima possibile! Questa emergenza sanitaria ci ha colti tutti alla sprovvista costringendoci a chiudere scuole, uffici, negozi, aziende, ecc., e cosa più brutta costringendoci ad allontanarci dalle persone a noi più care.
Gabriele Basello
Posso definirmi una persona molto fortunata perché dietro casa ho un enorme giardino e quando termino i compiti della giornata corro a giocarci a palla con mia sorella. Da qualche mese, poi, porto avanti un progetto per me importante: la costruzione di una serra per coltivare le piante.
Nei pochi momenti di noia, a volte, divento irascibile e pensieri poco positivi iniziano ad affiorare nella mia mente. Uno di questi è se mai rivedrò i miei compagni di classe prima della fine della scuola. Infatti mi mancano molto e vorrei ritornare presto sui banchi per riprendere le lezioni e rivedere i professori.
Ho potuto dedicarmi anche al mio hobby preferito, cioè cucinare. Ultimamente, quando ho del tempo libero, preparo la cena con mio papà. Ad esempio, il menù di questa sera prevede gnocchi di patate al pomodoro fatti in casa da me (con l’aiuto di mia sorella) e trota cucinata in padella con un soffritto di cipolla, sedano e carota. Per dolce, crostata di marmellata di albicocche fatta dal papà. Cara Eva, vorrei tanto invitarti a cena, ma purtroppo non possiamo proprio vederci. Spero tanto che questo momentaccio passi il prima possibile! Questa emergenza sanitaria ci ha colti tutti alla sprovvista costringendoci a chiudere scuole, uffici, negozi, aziende, ecc., e cosa più brutta costringendoci ad allontanarci dalle persone a noi più care.
Gabriele Basello
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Covid-19Siamo tutti fermi a causa dei germi
Il covid-19 ci ha bloccato
adesso ci siamo stufati
Vi voglio riabbracciare,
i miei amici rivedere
I politici a litigare
ma non ad aiutare
Il Cosmo ci deve punire
perché la Terra abbiamo fatto patire
il virus ci ha mostrato
ciò che il mondo ha sopportato
Ma mentre noi soffriamo
il mondo salviamo
non c'è più inquinamento
il mondo stiamo sostenendo
Il corona-virus se ne sta andando
grazie ai medici che ci stanno curando
se le regole rispetteremo
pian piano ce la faremo
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Coi cellulari siamo statie i veri amici tralasciato
l'importanza di stare assieme abbiamo capito
solo quando il virus ce l'ha impedito
Il virus ci ha insegnato
cosa abbiamo dimenticato,
l'importanza di un abbraccio
la bellezza di un bacio.
Ma da soli noi non siamo
con la famiglia stiamo
importante ora
per superare ogni paura
Gli amici rivedremo
e felici noi staremo.
ci sono mancati
ma li abbiamo ritrovati.
Eva Antoniutti Gabriele Basello Sofia Grion
Cara Asia, come stai?
Io ...beh, non sto tanto bene... non perché sia ammalata ... ma perchè alla tv parlano solo di questo: "coronavirus", una minaccia arrivata dalla Cina, o almeno così dicono. Molte persone sono morte per colpa del virus e probabilmente stanno per morire pensando che la loro sia solo una semplice influenza! Questa cosa mi rende molto triste e forse rattrista anche te.
In questi giorni il contagio è peggiorato e adesso dobbiamo stare chiusi in casa. Niente scuola (yeeh!), niente amici... nessun divertimento!
Però in questi giorni, chiusa in camera ad ascoltare musica, ho pensato... ho riflettuto. Il nostro Mondo fino a qualche tempo fa era sporco, nel senso di corrotto, malridotto ... e questo virus ci fa capire che cosa abbiamo fatto al Mondo, come lo stavamo lentamente uccidendo con le nostre pretese.
Secondo me questo virus è arrivato in Italia ( e non solo) per aiutarci a capire come smettere di torturare la Terra... ma questa è solo una mia opinione.
Io ...beh, non sto tanto bene... non perché sia ammalata ... ma perchè alla tv parlano solo di questo: "coronavirus", una minaccia arrivata dalla Cina, o almeno così dicono. Molte persone sono morte per colpa del virus e probabilmente stanno per morire pensando che la loro sia solo una semplice influenza! Questa cosa mi rende molto triste e forse rattrista anche te.
In questi giorni il contagio è peggiorato e adesso dobbiamo stare chiusi in casa. Niente scuola (yeeh!), niente amici... nessun divertimento!
Però in questi giorni, chiusa in camera ad ascoltare musica, ho pensato... ho riflettuto. Il nostro Mondo fino a qualche tempo fa era sporco, nel senso di corrotto, malridotto ... e questo virus ci fa capire che cosa abbiamo fatto al Mondo, come lo stavamo lentamente uccidendo con le nostre pretese.
Secondo me questo virus è arrivato in Italia ( e non solo) per aiutarci a capire come smettere di torturare la Terra... ma questa è solo una mia opinione.
Alla fine penso che questo virus sia una cosa positiva.
Quando finirà la quarantena, tornerò a scuola e riabbraccerò la mia migliore amica (non ho modo di contattarla via telefono).
Quando usciremo, saremo più consapevoli, daremo più importanza ai rapporti umani e meno ai cellulari; ci abbracceremo di più e daremo priorità a valori diversi rispetto ad ora; nulla sarà più come prima... e ci serviva!!!
Avevamo bisogno di qualcosa di drastico che ci inducesse a cambiare.
Per questo, nonostante tu mi manchi e anche gli altri amici, e i parenti lontani, che non posso vedere, cerco di vivere questa esperienza nel modo più positivo possibile. La mamma è con me, anche lei positiva e allegra. Ma so che è preoccupata e stressata, anche se non vuole darlo a vedere.
Spero che anche tu stia passando questi giorni felice e serena con i tuoi cari accanto.
Noi due ci prendiamo per mano virtualmente nell'attesa di farlo dal vivo... anche se distinte, sempre vicine.
Allison Ossola
Quando finirà la quarantena, tornerò a scuola e riabbraccerò la mia migliore amica (non ho modo di contattarla via telefono).
Quando usciremo, saremo più consapevoli, daremo più importanza ai rapporti umani e meno ai cellulari; ci abbracceremo di più e daremo priorità a valori diversi rispetto ad ora; nulla sarà più come prima... e ci serviva!!!
Avevamo bisogno di qualcosa di drastico che ci inducesse a cambiare.
Per questo, nonostante tu mi manchi e anche gli altri amici, e i parenti lontani, che non posso vedere, cerco di vivere questa esperienza nel modo più positivo possibile. La mamma è con me, anche lei positiva e allegra. Ma so che è preoccupata e stressata, anche se non vuole darlo a vedere.
Spero che anche tu stia passando questi giorni felice e serena con i tuoi cari accanto.
Noi due ci prendiamo per mano virtualmente nell'attesa di farlo dal vivo... anche se distinte, sempre vicine.
Allison Ossola
Asia Bosa
Lettera ad un'amica
Cara Chiara,
da qualche settimana sono chiusa a casa con la mia famiglia per via di una cosa che, così dice mamma, non si era mai vista negli ultimi anni. C’è un’epidemia di un virus che non uccide tutti, ma solo i più deboli e che necessitano di cure particolari, quindi, per il bene di noi stessi e di tutti restiamo a casa. Sembra che si stia allargando anche nel resto del mondo e io sono un po’ preoccupata, perché ho paura di non poter tornare alla mia vita di sempre. Inoltre, mi manca il basket e di giocare all’aperto, andare in montagna, fare i pic-nic che facciamo di solito a primavera. Purtroppo tanta gente muore per o con il coronavirus e la popolazione, soprattutto quella degli anziani, ne sta uscendo decimata. Inoltre, la chiusura di molte attività commerciali creerà danni economici e la ripresa sarà difficile per tante persone.
Ci sono lati positivi però. In quarantena riesco a sentire molto di più la mia famiglia visto che mio nonno e mio zio mi videochiamano ogni giorno per sapere come stiamo, cosa stiamo facendo e via dicendo, anche per trascorrere un po’ di tempo assieme, sebbene sarebbe stato meglio un abbraccio... comunque va bene. Passo anche molto più tempo fuori in giardino con mia sorella, e dentro casa con mia mamma, il che mi piace molto perché di solito tra il lavoro di mamma, lo sport e gli impegni di scuola non riusciamo mai a stare così tanto tempo assieme.
Cara Chiara,
da qualche settimana sono chiusa a casa con la mia famiglia per via di una cosa che, così dice mamma, non si era mai vista negli ultimi anni. C’è un’epidemia di un virus che non uccide tutti, ma solo i più deboli e che necessitano di cure particolari, quindi, per il bene di noi stessi e di tutti restiamo a casa. Sembra che si stia allargando anche nel resto del mondo e io sono un po’ preoccupata, perché ho paura di non poter tornare alla mia vita di sempre. Inoltre, mi manca il basket e di giocare all’aperto, andare in montagna, fare i pic-nic che facciamo di solito a primavera. Purtroppo tanta gente muore per o con il coronavirus e la popolazione, soprattutto quella degli anziani, ne sta uscendo decimata. Inoltre, la chiusura di molte attività commerciali creerà danni economici e la ripresa sarà difficile per tante persone.
Ci sono lati positivi però. In quarantena riesco a sentire molto di più la mia famiglia visto che mio nonno e mio zio mi videochiamano ogni giorno per sapere come stiamo, cosa stiamo facendo e via dicendo, anche per trascorrere un po’ di tempo assieme, sebbene sarebbe stato meglio un abbraccio... comunque va bene. Passo anche molto più tempo fuori in giardino con mia sorella, e dentro casa con mia mamma, il che mi piace molto perché di solito tra il lavoro di mamma, lo sport e gli impegni di scuola non riusciamo mai a stare così tanto tempo assieme.