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il Diario della mia Quarantena

by Tommaso De Pascale

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Diario della mia Quarantena
Alle fronde dei salici
«E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento».
Interpretazione
Ho deciso di menzionare questa poesia, scritta da Salvatore Quasimodo nel 1944, per rappresentare questo periodo. Infatti, come i tedeschi invasero l'Italia nel 1945, il Corona Virus ha invaso l'Italia. Poichè il virus è asintomatico, molte persone muoiono ancora oggi senza aver fatto il tampone. Fortunatamente il virus non è 'attratto' dai ragazzi e bambini, ma se li contagia i ragazzi non ne risentono.
Il mio compleanno
Quest'anno ho festeggiato il mio compleanno in casa, videochiamando alcuni dei miei amici. Devo dire che è stato abbastanza strano come giorno. Il meme che ho caricato penso riassuma perfettamente il giorno del mio compleanno.
I miei ricordi di questa quarantena
Due episodi mi rimarranno sempre in mente di questa quarantena: il discorso di Conte del 4 marzo e Piazza s. Pietro vuota.
Il 4 marzo
Il 4 marzo Conte annunciò la chiusura totale dell'Italia. Sul nostro gruppo della classe, tutti noi iniziammo a mandare tutte le notizie che trovavamo. Poi Azzolina, ministro dell'istruzione, annunciò anche la chiusura delle scuole. Inizialmente eravamo tutti felici, ma con il tempo capii che la situazione era grave.
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