L'ACQUA
BENE PREZIOSO

C'era una volta, anzi c'è ancora, una principessa che amava i gioielli e il suo sogno era poter indossare il gioiello più prezioso. Ormai la notizia era nota in tutto il mondo e da ogni parte arrivavano orafi e gioiellieri, nessuno però riusciva ad accontentarla.Lei era sempre insoddisfatta e desiderava qualcosa di diverso e unico.
Un giorno, attendeva impaziente di vedere un nuovo gioiello; la grande sala venne inondata da una strana luce...

Un' esile figura avanzava con grazia: era una ninfa dell'acqua.
Portava tra le mani un piccolo scrigno. Quando lo aprì, una luce limpida e radiosa inondò l’intera stanza: tutti i colori dell’arcobaleno brillavano riflessi nei raggi di sole e, danzando, avvolgevano ogni cosa.
La principessa si avvicinò alla piccola ninfa e vide tra le sue mani un sottilissimo filo d’argento dal quale pendevano delle… gocce!
-Ma...è una semplice collana di acquemarine - pensò.

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La ninfa sollevò la collana, quelle non erano affatto pietre d’acquamarina ma… vere e proprie gocce d’acqua!
Poi, sapendo quanto fosse unico e prezioso il suo gioiello, la invitò ad osservare più da vicino.
Lo sguardo della principessa poté perdersi dentro ogni singola goccia e vedere in ciascuna di esse una luce, un mondo, una storia sempre bella e sempre diversa.

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I suoi occhi si persero nel verde dei prati, delle colline, dei boschi. Vide frutteti, orti ,distese di grano, immense foreste.
Vide uomini irrigare campi e annaffiare fiori di ogni genere e colore. Quasi ne sentiva il profumo!
E allora comprese che l'acqua aveva permesso che tutte quelle piante crescessero rigogliose!

Spostò lo sguardo sulla seconda goccia : vide uomini, donne e bimbi dissetarsi felici presso una sorgente ; vide anche animali abbeverarsi lungo un corso d’acqua.
Capì che l'acqua disseta, che senza di essa moriremmo e ricordò che ogni essere vivente è fatto in gran parte di acqua.

Nella terza goccia vide persone lavarsi e lavare i panni e tutto ciò che era sporco.
Oh, che profumo di pulito!- pensò – Eh già! Come potremmo essere lindi e puliti senza acqua?!... Certamente saremmo tutti sporchi e non voglio pensare a quanti cattivi odori! ... Puah!

Guardò nella quarta perla. I suoi occhi si persero nell’azzurra acqua del mare, degli immensi oceani , nell’intenso blu dei fondali marini, dove i pesci nuotano felici e le piante danzano assecondando le correnti.

Nella quinta perla vide le calme acque dei laghi e quelle impetuose dei grandi fiumi correre verso il mare; vide l’acqua argentea dei piccoli ruscelli e l’acqua cristallina delle sorgenti di montagna.
Che pace e quanta serenità provò la principessa!

Sollevato lo sguardo, si accorse che c’erano tre perle scure.
La ninfa disse: - Queste sono quelle perle che io non vorrei mai dover mostrare perché raccontano dell’acqua storie molto tristi...

Leggermente intimorita, la principessa guardò dentro la prima perla scura.
Non vide che arsura e siccità , vide uomini, donne e bimbi assetati e sporchi. Ogni cosa era spenta; le piante erano avvizzite mentre animali ossuti si trascinavano stanchi e senza forze.