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LA SCELTA DI VERONICA

by Manuela Dal Negro

Pages 2 and 3 of 19

LA SCELTA DI VERONICA
Manuela Dal Negro
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A Veronica S.,
la farfalla più solare
e coraggiosa
che possa esistere.
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Ai miei figli,
Nicola, Serena e Marco.
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A voi bambini che vivete una qualsiasi condizione di isolamento, regalo questo racconto perchè possiate pensare positivo e alimentare la consapevolezza che il vostro sacrificio vi regalerà un futuro più sereno.
Tanto tempo fa, in un prato fiorito, abitava una simpatica bruchetta di nome Veronica che trascorreva le giornate in allegra compagnia dei suoi amici. 
A dire il vero era un po’ vivace: a scuola qualche volta la maestra la riprendeva perché non resisteva proprio alla tentazione di fare la spiritosa e i suoi compagni ridevano a crepapelle nel bel mezzo delle lezioni.
Veronica amava trascorrere le sue giornate all’aria aperta: strisciava in lungo e in largo sul prato, tra i freschi fili di tenera erba e i fiori profumati e variopinti;
cantava a squarciagola e ballava instancabilmente sulle corolle dei fiori.
La bruchetta era golosa delle tenere e verdi foglioline che crescevano sugli steli dei fiori e di tanto in tanto le sgranocchiava golosamente.
Un giorno l’appetito iniziò a crescere e divorò moltissime foglie, tanto da non accorgersi che il tempo era passato in fretta e aveva scordato un appuntamento con gli amici. Pensò che questi fossero arrabbiati ma, riflettendo, si rese conto che quel giorno nel prato pochi bruchi passeggiavano e nessuno l’aveva cercata. Disse tra sé e sé: - Davvero strano! Dove saranno spariti tutti?-.
Era così sazia e stanca che si addormentò, aggrappata al picciolo di una foglia.
Improvvisamente il vento iniziò a soffiare forte e a scuotere il gambo del fiore al quale era aggrappata così Veronica, spaventata, si attorcigliò intorno allo stelo e vi passò tutta la notte, sola e impaurita.
L’indomani il cielo era più sereno, il sole splendeva timido e riscaldava le creature del prato, Veronica si svegliò con tanti buoni propositi e si incamminò verso la scuola…fu però nuovamente assalita da una fame incredibile e ricominciò a sgranocchiare voracemente altre tenere e deliziose foglioline.
Presto il cielo divenne di nuovo grigio e si alzò un vento impetuoso. Veronica provò a tornare verso casa ma una voce urlò: - Fermati bruchetta! Non lasciare lo stelo del tuo amico fiore, è in arrivo il Vento Malandrino! -.
- Chi sta parlando? - chiese la bruchetta intimorita.
- Sono Irma, la coccinella, ho osservato altre volte il Vento Malandrino: arriva prepotente e soffia sul prato, trascinando con sé tutti gli insetti che lo ignorano -.
- Io non posso restare ferma dove sono! - si lamentò Veronica: -Devo raggiungere i miei amici!-.
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