Cappuccetto Rosso - Il lupo, la nonna e la sorella cattiva

CAPPUCCETTO ROSSO - Il lupo, la nonna e la sorella cattiva

Per questo progetto abbiamo deciso di rivisitare la storia di Cappuccetto Rosso. Rispetto alla fiaba originale, abbiamo pensato ad una ambientazione diversa infatti la storia si colloca in un regno. Siamo partite dal presentare brevemente la storia di due sorelle,&nbsp;Rosa, nonna di Cappuccetto Rosso, e Morgana, personaggio inventato da noi. A distanza di anni, l’attenzione si focalizza su Cappuccetto Rosso e sul suo rapporto con nonna Rosa.&nbsp;Il focus principale è il cambiamento di un personaggio, il lupo, che da cattivo diventa eroe, l’aggiunta di un nuovo inaspettato antagonista (Morgana) e la presenza di una cacciatrice al posto del cacciatore. Abbiamo deciso di modificare questa fiaba per puntare l’attenzione su un’altra tematica rispetto alla fiaba originale, che caratterizza ancora la nostra società. Si tratta del pregiudizio che si ha nei confronti dell’altro. Spesso ci si sofferma sull’aspetto esteriore di una persona, fermandosi all’apparenza, senza impegnarsi a conoscere a fondo il vero valore di una persona. Nella società attuale è diventata ormai un'abitudine giudicare gli altri in modo superficiale, facendosi spesso un'idea sbagliata. Per questo riteniamo necessario vivere secondo l’espressione&nbsp;“non giudicare mai un libro dalla copertina”, esplicitata all’interno della storia dalla figura del lupo, considerato cattivo e pauroso per cui tutti avevano timore di lui, ma si rivelò tutto il contrario rispetto a cosa traspariva dal suo aspetto esteriore, compiendo un atto eroico e di grande generosità che probabilmente nessuno si sarebbe mai aspettato.

Ma la nonna abitava in una casetta a una mezz’ora buona di cammino dal villaggio, e Cappuccetto rosso sapeva che prendendo la scorciatoia dentro il bosco sarebbe arrivata prima. “Cosa potrà mai succedermi? Ho fatto tante volte quel sentiero in compagnia del papà” pensò la bimba. Cappuccetto Rosso, quindi, prese la scorciatoia. Camminava con passo spedito e, man mano che andava avanti, il bosco diventava sempre più fitto e buio. Finché ad un certo punto, proprio in mezzo alla strada, incontrò un lupo che sembrava quasi la stesse aspettando. La piccola aveva proprio ragione, infatti il lupo aveva visto la strega Morgana mentre metteva in atto il suo incantesimo malvagio contro la nonna e aveva seguito Cappuccetto per avvertirla e impedire la disgrazia. Cappuccetto Rosso ebbe paura ma non sapeva che in realtà quella bestia non era tanto cattiva.

Il lupo iniziò a camminarle a fianco ma sembrava pensieroso, finché all’improvviso escogitò un piano: arrivare prima di Cappuccetto Rosso e raccontare tutto alla nonna. Aspettò di arrivare appena fuori dal bosco e le disse: – Ma guarda quanti bei fiori ci sono laggiù! – disse il lupo – non sarebbe bello raccoglierne un mazzo per la nonna? Cappuccetto Rosso guardò i fiori: erano stupendi e corse a raccoglierne un bel mazzetto per la nonna.

– Buon giorno bimba – disse il lupo. – Buon giorno a te… – rispose Cappuccetto Rosso intimorita – Dove vai così di fretta? – Vado dalla nonna che è malata. – E che cos’hai nel cestino? – continuò il lupo. – Una tisana e una focaccia, la aiuteranno a guarire – – Ma che brava bimba! Ma dimmi, dove abita la tua nonna? – – Vicino al mulino, dove ci sono gli alberi di noccioli – disse Cappuccetto Rosso. Il lupo pensò: “Questa bimba è proprio ingenua, non sospetta nulla…” – Se vuoi ti faccio compagnia, qui nel bosco si possono fare dei brutti incontri sai? Cappuccetto Rosso annuì spaventata e, influenzata dall’aspetto del lupo, ebbe paura di rifiutare la sua proposta.

Il lupo, dal momento in cui sapeva che Morgana aveva occhi e orecchie ovunque, non aveva tempo da perdere, doveva travestirsi da nonna per far credere alla perfida sorella che il piano stava andando come previsto. Il lupo, allora, nascose delicatamente la nonna ammalata in un altra stanza.&nbsp;Poi indossò i suoi vestiti e la sua cuffia e si nascose sotto le coperte ad attendere.

La cacciatrice, che aveva ascoltato il discorso, propose un modo per salvare il lupo; disse:&nbsp; - IL SOLLETICO! - Come?? -rispose interdetta la nonna- come può il solletico rompere l’incantesimo. La cacciatrice per dimostrare quanto detto, iniziò a fare il solletico alla pancia del lupo, coinvolgendo anche la nonna e Cappuccetto Rosso. Il sonno del lupo iniziò a essere molto disturbato, si girava di qua e di là dal fastidio, finché non si svegliò di soprassalto. Iniziò a tossire così forte che anche le mura della casa iniziarono a tremare, finché fece due colpi talmente violenti che dalla bocca uscì tutto il cibo avvelenato che aveva mangiato.

Il lupo approfittò del momento di distrazione di Cappuccetto Rosso e corse dritto alla casa della nonna fingendosi la bambina per farsi aprire la porta, in quanto sapeva già che a causa del suo aspetto non sarebbe stato accolto. – Chi è? – chiese la nonna quando sentì bussare alla porta. – Cappuccetto Rosso, nonna. Aprimi! – disse il lupo con la vocina più dolce che poteva. – Devi solo spostare il chiavistello – rispose la nonna, – io sono troppo debole per alzarmi. Il lupo spostò il chiavistello ed entrò, andò dritto verso il letto della nonna per raccontarle del ritorno della sorella, che stava mettendo in atto una vendetta contro di lei.&nbsp; - Che cosa fai in casa mia? - urlò la nonna spaventata - Non avere paura di me solo perché sono un lupo, sono qui per salvarti, si tratta di tua sorella. Fidati di me! - rispose il lupo.

Poi la nonna guardò il lupo, e si scusò dicendogli: – Scusami signor lupo, per aver sempre pensato che fossi cattivo e per averti sempre temuto… sono stata una sciocca a non darti ascolto e a non aver capito le tue buone intenzioni. Prometto che non giudicherò mai più nessuno in modo superficiale, solo dall’aspetto. Anche Cappuccetto Rosso aveva compreso i suoi sbagli: non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina!&nbsp; Così Cappuccetto Rosso tornò a casa, in compagnia del lupo, con una nuova consapevolezza e un nuovo amico.

A questo punto, il lupo con il suo fiuto, riesce a condurre la cacciatrice nella dimora di Morgana, che si trovava in una grotta sotterranea, umida e buia ai limiti del bosco,per catturarla e privarla delle sue doti magiche, facendole indossare dei bracciali anti-magia oscura. La storia si conclude quindi con la strega Morgana finalmente intrappolata e resa innocua perché non poteva più fare del male a nessuno. Le due, Cappuccetto Rosso e la nonna, un po’ frastornate per l’accaduto, stavano comunque bene e ringraziarono il lupo per aver salvato la nonna.

Abbiamo analizzato la fiaba facendo riferimento ad alcune funzioni di Propp.&nbsp;

ALLONTANAMENTO: Cappuccetto Rosso si allontana da casa per andare dalla nonna.&nbsp;

DIVIETO: La madre vieta a Cappucetto di entrare nel bosco.&nbsp;

INFRAZIONE: Cappuccetto non ascolta la raccomandazione della madre e attraversa il bosco.&nbsp;

OTTENIMENTO: L’antagonista Morgana, riceve informazioni sulle sue vittime, per esempio sull’abitazione di Cappuccetto.&nbsp;

VITTORIA: Morgana viene sconfitta.

TRASFERIMENTO: Il lupo intraprende un cammino per salvare la nonna di Cappuccetto.

PUNIZIONE: L’antagonista viene sconfitta e privata dei suoi poteri.&nbsp;

DANNEGGIAMENTO E MANCANZA: Morgana per vendicarsi della sorella decide di avvelenare il cibo a lei destinato.&nbsp;

IDENTIFICAZIONE: Il lupo viene riconosciuto come eroe.&nbsp;

Il lupo, la nonna e la sorella cattiva

Cappuccetto confusa dalla situazione, esce di casa in cerca di aiuto trovando per puro caso, una cacciatrice nel bosco.&nbsp; Nel mentre, con la pancia bella piena, il lupo cadde in un sonno profondo a causa del cibo avvelenato e&nbsp;incominciò a russare sonoramente. Cappuccetto Rosso e la cacciatrice, tornate nella casa, si rendono conto, dal forte rumore del russare, che nel letto non c’era la nonna addormentata ma il lupo, allora vanno subito alla ricerca di Rosa. - Sono qui, Cappuccetto- gridò la nonna chiusa nella stanza. - Nonna cosa succede?- chiese Cappuccetto - Tranquilla nipotina mia, il lupo è venuto a casa mia e mi ha rinchiusa nella stanza, non capivo il perché, ma adesso tutto è chiaro.&nbsp; - Raccontami nonna- disse Cappuccetto. Il lupo mi aveva avvisato del ritorno di mia sorella Morgana e ora, vedendolo addormentato nel letto, ho capito che il cibo che mi hai portato era stato avvelenato da un incantesimo. - Nonna non sono stata io!- rispose Cappuccetto Lo so cara, è stata sicuramente mia sorella-disse la nonna- bramava questa vendetta da anni ormai… - Cosa possiamo fare?- chiese preoccupata Cappuccetto alla nonna.&nbsp;

Cappuccetto Rosso, dopo aver raccolto un bel mazzolino di fiori, corse dalla nonna. Stranamente trovò la porta spalancata e, entrando piano piano nella stanza, ebbe una sensazione così cupa che pensò: “c’è un silenzio strano qui oggi, mi vien quasi voglia di andare via… davvero strano, di solito sto così volentieri con la nonna…” Si avvicinò al letto e spostò la coperta: la nonna aveva la cuffia abbassata sulla faccia e aveva un aspetto strano. – Nonna, che orecchie grandi che hai! – disse la bimba – Per sentirti meglio, bambina mia! – rispose il lupo – E che occhi grossi che hai! – Per vederti meglio, bambina mia! – Nonna, ma anche le tue mani sono così grandi! – disse Cappuccetto, sempre più spaventata. – Per afferrarti meglio! – rispose il lupo. – Ma, nonna, e che bocca spaventosa che hai! – gridò Cappuccetto Rosso. – Per divorarti meglio! – E dicendo queste parole, il lupo, fece l’occhiolino alla bambina, balzò dal letto e…gnam! Mangiò il cesto di Cappuccetto per salvare la nonna.

ARAGONA ROSY 224921 DE LORENZO EMANUELA 224459 DE MARCO CARMEN 224883 ESPOSITO ILARIA 224935 FEROLETO ANTONIA 224951 FOLEGATTI MIRIAM 224249 GRECO SERENA 224383 PEZZI FRANCESCA 224882

C’erano una volta, ai confini di un regno, due sorelle, Rosa e Morgana, unite tra loro. A distanza di anni, a causa di lotte per il potere, nessuno avrebbe mai pensato alla rottura del loro legame, invece andò proprio così!&nbsp; Nel regno ormai tramontato, a causa della morte del re e della rottura tra sorelle, Morgana si era dedicata alle arti oscure mentre Rosa, la sorella maggiore, si era creata una nuova vita con una figlia amorevole e una nipote tanto carina a cui tutti volevano bene, specialmente la nonna che la coccolava e passava sempre un sacco di tempo con lei.

Un giorno la nonna le regalò una mantellina di velluto rosso e, siccome i suoi regali erano importantissimi, non voleva mai toglierla. In paese iniziarono quindi a chiamarla Cappuccetto Rosso. La nonna però si ammalò, e Morgana, che da tempo tramava vendetta per la sorella, sfruttò questa occasione per fare ritorno nel paese. Un giorno, si recò nel luogo in cui abitava Cappuccetto Rosso e con un oscuro incantesimo, avvelenò il cibo che sarebbe stato portato a Rosa.&nbsp;&nbsp; La mamma di Cappuccetto Rosso , senza rendersi conto di quello che aveva fatto Morgana, le affidò&nbsp;il compito di portare il cibo alla nonna;&nbsp;disse alla bimba:&nbsp; – La nonna è debole e malata. Portale questa focaccia e questa tisana alle erbe, così si rimetterà in forze. Salutala per me, e mi raccomando: segui la strada che attraversa i campi di grano e non entrare nel bosco, altrimenti rischi di finire nei guai. – Sì, mamma, farò come mi dici – promise la bimba alla mamma, dandole un bacio.