Book Creator

Nuova Speranza - Vito Fiorino

by Elisa Fiorini

Cover

Loading...
SETTIMANA DELLA LEGALITA':

INCONTRO CON VITO FIORINO
Comic Panel 1
Comic Panel 2
Comic Panel 3
Loading...
Comic Panel 4


Il 3 ottobre 2013 una visione orribile si presentò davanti agli occhi di Vito Fiorino e dei suoi amici al largo delle coste di Lampedusa. 200 persone tra uomini, donne e bambini chiedevano aiuto in mare, dopo il naufragio dell’imbarcazione dove viaggiavano. Molti non sapevano nuotare, alcuni si aggrappavano ai corpi morti di parenti o conoscenti, erano completamente nudi e le urla disperate riecheggiavano nell’aria mattutina. Subito Vito chiamò la Capitaneria di porto, ma  intanto cominciò a dare soccorso. Un ragazzo naufrago in mare riuscì ad arrivare a nuoto alla barca di Vito e raccontò che  sulla nave distrutta ci dovevano essere 500 persone, ma nell’acqua se ne potevano contare a malapena 200. Vito capì subito che le restanti 300 erano già morte. Il ragazzo spiegò che lui e le 500 persone erano arrivati lì, dalle coste africane, verso le 00:30, su una piccola imbarcazione, il conducente spense il motore e chiamò un uomo per dirgli che erano arrivati a destinazione. Quando cercò di accendere il motore, non funzionò a causa dell’acqua che stavano imbarcando, mentre provava e riprovava il motore esplose e scoppiò un incendio. Molte persone bruciarono vive diventando delle torce umane.  Uomini e donne, per la paura, si spostarono dal lato opposto delle fiamme facendo sbilanciare la barca e tutte le 500 persone caddero in mare.
Vito mise in salvo 47 persone, 46 uomini e 1 donna con la sua piccola imbarcazione. 
Dal 2016, il 3 ottobre si celebra la "Giornata della Memoria e dell'Accoglienza" (legge 45/2016) per ricordare e commemorare tutte le vittime dell'immigrazione e promuovere iniziative di sensibilizzazione e solidarietà.
Nel 2019, Vito Fiorino è stato insignito del titolo di "giusto" da Gariwo.
Un sentito ringraziamento all'Associazione Tararì Tararera e alla Biblioteca della Legalità BILL di Cento per aver dato la possibilità agli alunni del FLIC di vivere un'esperienza così intensa.
VITO FIORINO: DA PESCATORE AD EROE
Comic Panel 1
Ho provato una grande amarezza per l’accaduto, ero molto triste, ma sentivo che c’era il bisogno che mi venisse raccontata una storia simile. Spesso sentiamo al telegiornale storie di questo genere, barconi che si rovesciano e migranti che muoiono affogati. I fatti vengono però trattati con freddezza e distacco, non ci vengono raccontate storie, bensì dati.
Sentire la testimonianza di chi in prima ha vissuto l’accaduto ci fa percepire anche il lato umano della questione; i sentimenti, le condizioni fisiche e mentali di chi stava cercando di lottare contro il mare che si era già preso le vite di amici, parenti.
Comic Panel 2
Poche volte mi succede di sentirmi viva, poche volte mi accade di sentire una strana forza vitale che si sprigiona diffondendosi in tutta me stessa rendendomi attiva, presente e partecipe del mondo che mi circonda.
E’ il sentire storie di atrocità subite, di ingiustizie, di cattiveria di un uomo verso un suo fratello che mi fa percepire che la società si stia lacerando, come un tessuto molto antico in prossimità di cadere a pezzi. Fortunatamente ci sono persone che pazientemente ricuciono gli strappi e io ho avuto l’immenso piacere di conoscere uno di loro.
Il signor Vito Fiorino è un modello per l’umanità, come una stella che brilla ma che tenta di tutto pur di far risplendere anche gli altri.
Comic Panel 3
Vito si è mostrato molto delicato nonostante la brutalità di ciò a cui aveva assistito, ha trattato noi ragazzi come nipoti, ci ha stretto la mano e abbracciato augurandoci una "buona vita". Il suo amore verso la vita e verso il prossimo mi ha investito in pieno, come un’onda.
Comic Panel 1
Il video dell'inaugurazione del memoriale delle vittime del naufragio ha veramente impressionato i ragazzi. Il 3 Ottobre 2019, alle ore 3 e mezza di notte, tutti i nomi delle persone morte furono pronunciati uno ad uno e questo lungo elenco ha fatto restare in un silenzio immenso tutta l'aula. Alla fine  Vito ha gentilmente fatto delle firme sui fogli, sulle braccia e addirittura sulle scarpe dei ragazzi.
Comic Panel 2
La drammatica storia di Vito ha colpito tutti, lasciando gli alunni senza parole e commossi dagli atti da lui compiuti. Vito, da una normale persona, si era trasformato in un eroe senza mantello.
Comic Panel 3
In certi momenti dell’incontro mi sono sentita indignata, perché non potevo credere che delle navi fossero passate accanto al barcone fermo in mezzo al mare con centinaia di persone a bordo, senza fare niente. In altri momenti ho quasi iniziato a piangere, quando ho sentito dei corpi che sono stati semplicemente numerati, perché mi è sembrato che venisse tolta l’umanità a quegli innocenti,  morti mentre cercavano una vita nuova.
Comic Panel 4
"Indifferenza", molte persone non riflettono attentamente sul suo significato e sulle conseguenze a cui può portare. 
Prima dell'incontro sapevamo quali sarebbero stati gli argomenti affrontati, ma non ci aspettavamo di provare così tante emozioni e di immedesimarci a tal punto da finire con gli occhi lucidi.
Penso che questa esperienza abbia cambiato il mio modo di pensare, ora ho una visione del mondo più attenta verso questi sbarchi: nonostante i morti numericamente sembrino pochi, nei famigliare e nei conoscenti dei defunti la perdita provoca un grande senso di vuoto, di dolore e di debolezza. Dietro ad ogni decesso, ho imparato che ci sono uomini che soffrono e per questo tutti dovremmo impegnarci per evitare tali tragedie, ricordandoci che, nel nostro piccolo, possiamo cambiare la vita di molte persone.
Comic Panel 1
Comic Panel 2
Dopo il naufragio, i corpi sono stati sepolti, ma sulle loro tombe non vi erano scritti nomi e cognomi. I deceduti erano stati numerati, per questo Vito decise di erigere un monumento, con l’aiuto di alcuni amici, che riportasse tutti i nomi dei morti.
Alla fine dell’incontro ha rivolto la domanda: -Chi è che avrebbe voluto trovarsi al mio posto quella sera?- e i ragazzi che sono andati vicino a lui a rispondere li ha abbracciati, è stato un forte gesto umano che in noi ha provocato uno strano sentimento di pace e allegria, infatti abbiamo voluto ringraziare profondamente Vito Fiorino per il grande insegnamento di vita che ci ha donato.
Comic Panel 3
Questo signore al primo impatto mi ha dato l'impressione di una persona normalissima, invece, alla luce del suo racconto, mi è sembrato un eroe. Può essere molto orgoglioso di aver salvato tutte quelle persone. Penso che se fossi stato al suo posto avrei avuto la stessa paura, ma anche lo stesso coraggio e mi sarei comportato come lui.
Comic Panel 4
Comic Panel 1
La mattina presto, durante una battuta di pesca al buio, un componente del gruppo percepisce che qualcuno è in pericolo; col passare del tempo questa percezione diventa una certezza e tutti cominciano a sentire delle urla di dolore umane provenire dal mare.
Si intravedevano nel buio più di 500 persone, ma purtroppo di queste, solo 155 arrivarono a vedere la luce del giorno. Vito contribuì con il salvataggio di questi migranti, salvando 45 uomini e una donna, e grazie a queste sue gesta, nel 2019 gli è stato attribuito il titolo di “giusto”, accostato dalla citazione  “chi salva una vita, salva il mondo intero”.
All'inizio del racconto,  ho visto gli occhi di Vito Fiorino pieni di tristezza, di dolore, parlava con molta amarezza, forse per i ricordi che negli ultimi giorni si devono essere fatti più vividi, dopo la strage di Cutro. Quando ha detto che “... non è cambiato niente dal 2013 a Cutro, niente” sembrava veramente abbattuto. Ma mano a mano che parlava, e raccontava anche del lieto fine delle persone che aveva salvato, l’ho visto risollevarsi, e tornare un po’ più felice, anche se penso che il suo dolore sia così profondo che lo accompagnerà  per il resto della sua vita.
Mentre Vito ci raccontava la sua esperienza si è soffermato su un particolare: durante la traversata una donna aveva partorito, era stata trovata morta qualche giorno dopo con il bambino ancora attaccato al cordone ombelicale. In quell’istante ho immaginato di essere la ragazza, incinta e prossima al parto, in mezzo all’oceano su un barcone clandestino che sta andando a fuoco.
PrevNext