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CYBERBULLISMO

by Marina Buttitta

Pages 2 and 3 of 10

CYBERBULLISMO
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INDICE
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pagina 1 : INTRODUZIONE DEL CYBERBULLISMO
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pagina 2 : COME PREVENIRE UN CASO DI CYBERBULLISMO
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pagina 3 : LE CARATTERISTICHE DEL CYBERBULLISMO
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pagina 4 : IL CYBERBULLO
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pagina 5 : LA CYBERVITTIMA
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INTRODUZIONE
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Il termine cyberbullismo fu coniato dall’educatore canadese Bill Belsey nel 2002. Il cyberbullismo è “un atto aggressivo e intenzionale, condotto da un individuo o gruppo di individui, usando varie forme di contatto elettronico, ripetuto nel corso del tempo contro una vittima che ha difficoltà a difendersi”.
Col termine “cyber” s’intende tutto ciò che ha a che fare con la tecnologia e che è generato da essa; col termine “bullismo” s’intendono comportamenti malevoli ai danni di una persona, la vittima, che non è in grado di difendersi da sola.
Il fenomeno generale del bullismo ha assunto nuove forme, riconducibili all’espressione inglese “cyberbullismo” (bullismo elettronico) che indica l’utilizzo di informazioni elettroniche e dispositivi di comunicazione per molestare in qualche modo una persona o un gruppo.
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COME PREVENIRE UN CASO DI CYBERBULLISMO
Per prevenire un caso di cyberbullismo bisogna parlare del tema, farlo conoscere alla maggioranza delle persone, discuterne e mantenere alta l’attenzione può fare davvero la differenza.
Un altro punto essenziale è che dovrebbero essere coinvolte in queste attività tutte le persone che hanno a che fare con bambini, pre-adolescenti e adolescenti: non solo ragazze e ragazzi, ma anche educatori di qualsiasi genere. La modalità e l’approccio sono naturalmente diversi a seconda degli interlocutori, perché il tipo di attenzione è diversa tra i vari soggetti, e in un certo senso complementare. La famiglia nell’ambito della genitorialità e gli insegnanti in quanto educatori hanno modalità diverse di ascolto che però si completano a vicenda.
LE CARATTERISTICHE
Il cyberbullismo possiede una serie di caratteristiche specifiche:
la pervasività, l’anonimato, la volontarietà dell’aggressione e
l’ampiezza di portata.
Altro fenomeno tipico del cyberbullismo è l’attivazione di meccanismi di disimpegno morale, come la minimizzazione e la diffusione della responsabilità.
Il mettere un video in rete è inoltre un modo per amplificare le proprie imprese, ottenere apprezzamenti da una platea molto vasta e sentirsi dei leader. Inoltre c’è un aspetto importante da valutare nel cyberbullismo: esso non si manifesta in contatto diretto, faccia a faccia, il bullo non è una presenza fisica, ma un nickname. Ciò favorisce una mancanza di visibilità.
Inoltre, il cyberbullo non riceve il feed-back immediato e tangibile della vittima, non vede il dolore e i danni che la propria condotta può aver causato e non può cogliere le conseguenze delle proprie azioni.
Per delineare un panorama più chiaro di questo fenomeno vediamo, inizialmente, quanti tipi di bullismo esistono sul web.
Si può parlare di:
Flaming: si tratta di messaggi online violenti e volgari che si trovano spesso sui forum, sui gruppi online che servono per aizzare, provocare e ovviamente umiliare i malcapitati.
Impersonation: è conosciuto come lo scambio di persona. In pratica si mandano messaggi fingendosi altro da sè stessi per mandare messaggi online o pubblicarli ingannando la persona.
Trickery: Si cerca di ottenere la fiducia di un ragazzo o una ragazza per poi fare uno scherzo crudele.
Cyberstalking: come lo stalking, qui si parla di molestie ripetute sul web e di minacce vere e proprie per provocare la paura.
IL CYBERBULLO
Il cyberbullo non riceve il feed-back immediato e tangibile della vittima, non vede il dolore e i danni che la propria condotta può aver causato e non può cogliere le conseguenze delle proprie azioni.
Per delineare un panorama più chiaro di questo fenomeno vediamo, inizialmente, quanti tipi di bullismo esistono sul web.
LA CYBERVITTIMA
La vittima talora non rivela di essere tale per timore che gli atti dannosi nei suoi confronti possano peggiorare. Questo vale in ogni caso, ma nel caso di cyberbullismo è maggiormente avvertito.
Le vittime di cyberbullismo sono perlopiù passive, generalmente sono bambini timidi, introversi, poco inclini alla competizione e all’affermazione nel gruppo dei pari, ma, soprattutto, non hanno fatto nulla per provocare l’aggressione. Spesso gli attacchi sono perpetrati verso chi è debole perché “diverso”, per cultura o estrazione sociale, per aspetto fisico, per orientamento sessuale. La conseguenza più precocemente osservabile e più frequente, nella vittima, prende la forma del ritiro sociale.
Il bambino tende ad isolarsi maggiormente, evita i contatti sociali con i pari. Spesso arrivano a rifiutare la scuola o in modo diretto o adducendo a motivo frequenti malesseri fisici. I segnali di sofferenza possono essere generici oppure più specifici.
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