 nonostante tutto... "qui si fa arte!"

Marble

ALLA SCOPERTA DI QUADRI Ciao, sono Tommaso Francesco di Savoia, il principe di Carignano. Come ben saprete sono il protagonista del quadro di Anton Van Dyck che è intitolato proprio a me. Devo dire che Van Dyck mi ha dipinto proprio bene (noi non siamo stati bravi come lui!),ma è anche merito del mio cavallo bianco che è stato fermo per un bel po' senza lamentarsi . Personalmente ho chiesto io a Van Dyck di dipingere questo quadro, perché io mi volevo far ritrarre come un grande generale delle truppe spagnole. Ma adesso basta parlare di me, adesso parliamo del mio magnifico cavallo bianco. Il mio cavallo è di razza Andalusa, che a quei tempi solo persone ricche o potenti come me se lo potevano permettere . Oggi vi ho detto un po' di cose sul mio quadro. Anche se in questo periodo non potrete vederlo alla galleria Sabauda. Spero che vi sia piaciuta la spiegazione del quadro che mi rappresenta. TANTI SALUTI DA TOMMASO FRANCESCO DI SAVOIA.

P.S. mi hanno aiutato Niccolò Giabardo, Giorgio Costanzo e Alessio Malservigi.

Craft paper border

Quante differenze rispetto al quadro originale: c'è una sola lavandaia per filo, ci sono solo due cavatori di calcare invece di quattro, c'è un solo carrettiere che distribuisce mascherine. I muratori sono pochissimi e i pittori sono tutti distanti. È strano vedere prima un quadro acceso, vivo, dove nessuno ha un limite nello svolgere il proprio lavoro e poi ritrovarsi nella stessa zona con meno persone, movimenti limitati e contatti ridotti. I visi di queste persone non sono più quelli di una volta, hanno un'espressione più seria e preoccupata. "Basta davvero poco per stravolgere un capolavoro... e anche la vita quotidiana!". Mattia Ciccotti, Christian Luparello, Aurora Petriccione (voce)

Parchment

Probabilmente il quadro starà pensando: “Che brutto, nessuno che ci viene a vedere e per di più siamo qui tutti soli e con le mascherine. Ci stiamo annoiando tantissimo!!!!! Non vediamo l'ora di potervi rivedere tutti!!!!!!!” L’Arcangelo Gabriele si è messo guanti, mascherina e una tuta protettiva come quelle che usano i dottori, lasciando solo le ali fuori per poter volare qua e là nel museo. “Fa un po’ caldo!”, dice. Mentre Maria indossa solo i guanti e la mascherina e si tiene a un metro di distanza dall'Angelo. La Colomba si tiene a distanza e guarda tutto dall'alto, controllando che tutti si comportino bene. Per fortuna sono vicini a una finestra da cui entra la luce e che possono aprire ogni tanto per far cambiare l’aria! E poi dicono che stanno preparando una sorpresa molto molto bella. Si tratta dell'Arcangelo Gabriele che ci porta la notizia che il museo riapre e quindi possiamo tutti andare ad ammirare questo magnifico quadro. Daniel Siddi, Vittorio Manzitti, Marco Loscalzo, Nahuel (voce)

Questo quadro si chiama “veduta dell’antico ponte sul Po a Torino” è stato realizzato nel 1745 da Bernardo Bellotto. Il titolo di quest’opera ci informa che ci troviamo all’ingresso della città di Torino. In questo quadro si nota in primo piano un ponte realizzato in parte in legno e in parte in muratura, che consente di attraversare il fiume Po. A sinistra si trovano delle piccole abitazioni in muratura, addossate ad una collina boscosa sulla quale corre un lungo muro in mattoni. Sulla cima appare una chiesa con una cupola grigia: ”Il monte dei Cappuccini”. Nel mentre a destra vediamo dove finisce il ponte che c’è una torre bassa. Poi sulla riva del fiume dei piccoli edifici lasciano spazio alla campagna. Sulla riva del fiume si intravedono 4 torri: ”Il Castello del Valentino”. Bernardo Bellotto è appunto il pittore di questo quadro ed è nato nel 1721 ed è morto nel 1780. In mezzo al ponte possiamo trovare una carrozza dorata a giudicare dalla ricchezza del cocchio e si potrebbe trattare di un componente di casa Savoia. In basso a sinistra potete vedere lo stesso Bellotto che si è raffigurato nel suo stesso quadro, mentre prepara i suoi schizzi di pittura. Greta Ligotino, Sara Leone e Alessio Mazzotti.

Pensieri del quadro Buongiorno a tutti, io sono il quadro realizzato dal pittore Bernardo Bellotto. Bernardo ha deciso di pitturarmi utilizzando dei colori molto vivaci, ma che trasmettono molte emozioni differenti. Molti visitatori del museo in cui vivo per adesso dicono che sono un’opera fantastica… anche secondo me! Bernardo ci ha impiegato molto tempo per farlo e per questo è riuscito questo quadro che è una bellezza unica. Molti altri visitatori preferiscono molto di più altre opere: ognuno ha i propri gusti... non possiamo deciderli noi. Dopo avervi detto ciò che penso, vi saluto che per me è ora della nanna :)

VEDUTA DELL'ANTICO PONTE SUL PO, Bellotto

Rainbow paper border

Secondo noi i protagonisti di questo fantastico dipinto pensano che il Coronavirus gli abbia tolto tutta la grazia che avevano prima, ma non si accorgono che quando tornerà tutto alla normalità la gente farà una grandissima fila per vederli. Giovanna (voce), Giorgia e Mathias (voce)

Giovanna Pierro, Giorgia Conte e Mathias Fazzalari

Paper stack border

"Bene, ora prepariamoci per andare alla Galleria Sabauda ad ammirare le opere di questo pittore. Ah no, non possiamo perché purtroppo è tutto chiuso e siamo bloccati a casa per colpa del coronavirus, un microscopico elemento che ha cambiato la vita di tutti. Allora chiudiamo gli occhi ed immaginiamo di essere lì, nel museo trasformato per questa occasione..."

Watercolor texture 3

Salve a tutti, io sono il Suonatore di Tiorba e vi racconterò la mia storia. Di come sono stato dipinto, pensato e di come mi sento senza visitatori al museo. Il pittore che mi ha dipinto si chiama Gramatica Antiveduto. Il suo nome ha una bella storia. Ve la racconto. Quando Antiveduto doveva nascere il padre, Imperiale Gramatica, e la madre, Artemisia, si trovavano in Toscana per una vacanza. Artemisia rassicurava spesso Imperiale sulla nascita del figlio dicendo che non era ancora il momento. Ma Imperiale non ne era convinto e prevedeva una nascita imminente. Così fu: il bambino nacque prima del previsto e il padre lo volle chiamare Antiveduto cioè “ti ho già visto”.

Il mio pittore era molto apprezzato dalla Roma dei papi e aveva molti allievi tra cui Caravaggio. Era molto richiesto per dipinti a soggetto religioso, ma era amato anche per i quadri che ritraevano scene della vita quotidiana, ricchi di oggetti, come quello dove vivo io. Se guardate bene, i dettagli del dipinto sono veramente stupendi! Guardate le corde, come sono disegnate finemente o la decorazione accurata sulla tiorba o ancora i fogli leggeri dello spartito aperto sul tavolo e le note sul pentagramma. I colori del dipinto sono veramente utilizzati bene. Il bianco spicca, si nota soprattutto nel mio colletto e nello spartito. Viene utilizzato bene il contrasto dei colori nella mia stanza in cui arriva uno spiraglio di luce che mi piace osservare mentre suono. Mi sento solo senza nessuno a cui mostrare la mia bellezza. Ma non sono del tutto solo, a volte parlo con i miei vicini di quadro e organizziamo dei flash mob dalle cornici. Ora sapete qualcosa in più su di me e sul mio pittore. Vi saluto e spero che l’epidemia finisca presto cosicché possiate tornare a vedermi presto. Sara Formigaro, Amira Achik, Mohab Moustafa, Lorenzo Piazza

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I quadri in stile covid-19 Secondo noi, i sentimenti che i quadri esprimono saranno di tristezza, perché in questi giorni difficili, i musei sono stati chiusi. Ma di sicuro, adesso sono felici, perché tra un po' apriranno i musei, quindi incontreranno tante persone e non si sentiranno più soli. Per noi i quadri, se parlassero, ci spiegherebbero le loro caratteristiche e ci racconterebbero la loro storia con entusiasmo.

Antique paper texture

I RAGAZZI DELLA 5^B DELL'ISTITUTO "SANDRO PERTINI" DI TORINO presentano la loro guida al museo

A FEBBRAIO AVREMMO DOVUTO VEDERE I MUSEI REALI E OSSERVARE DAL VIVO I QUADRI CHE ABBIAMO STUDIATO PER COSI' TANTO TEMPO

DEI MUSEI AVREMMO VISITATO LA GALLERIA SABAUDA

NATURALMENTE PER CHI NON LO SAPESSE QUESTO MUSEO SI TROVA NELLA NOSTRA CITTA' ... TORINO

Watercolor texture 2

PAESAGGI PAESAGGIO INVERNALE, Griffier

Questo è il nostro quadro, rappresenta un paesaggio invernale. Ora noi risponderemo alla domanda che tutti voi vi starete chiedendo: Come è caratterizzato il quadro? Innanzitutto nel quadro, si vedono alcuni bambini giocare con i propri genitori a pattinare, poi alcune persone che passeggiano etc... Magari non vi sarete accorti di una cosa, forse alcuni no e altri invece sì, in fondo al quadro ci sono alcune case, dei villaggi sopra a una collina. Ci sono anche dei bellissimi paesaggi vero? A fianco ci sono alcune persone, che tagliano gli alberi con la sega. In secondo piano, quasi al centro, vediamo un palazzo enorme e sembra quasi che fosse un castello, con una chiesa e un torrione, vediamo anche qualche imbarcazione vicino al palazzo. I protagonisti appunto sono le persone che passeggiano. C'è una capanna di fianco ad alcuni mercatini, ma che cosa vediamo dentro a questa capanna e poi che sensazione ci dà? Per prima cosa ci trasmette una sensazione di calore; poi vediamo alcune persone dentro, sedute ad un tavolo, che stanno quasi per mangiare, forse del pane. Il paesaggio, invece, ci dà una sensazione di freddo, appunto perché è inverno. Il pittore che l'ha dipinto si chiama "Jan Griffier", ma non ha fatto solo questo quadro, ne ha fatti tanti altri! Questo è il dipinto del paesaggio invernale di Griffier. Samuele Cerri, Jasmin Younes R. e Giulia Rivieccio (voce)

i figli di carlo alberto 1°.pdf

UNA PICCOLA GUIDA SU QUESTO DIPINTO Qui Si Fa Arte Abbiamo deciso di produrre questo disegno per rappresentare i figli di Carlo I d'Inghilterra in una loro semplice giornata di quarantena. Anton Van Dyck, artista olandese che dipinse il quadro "I figli di Carlo I d'Inghilterra" nel 1635. Anton è vissuto più di quattrocento anni fa ed è uno dei più grandi pittori europei del Seicento. Ha lavorato in Olanda, in Italia, in Inghilterra come pittore di corte dei sovrani e dei principi italiani di Genova, Roma, Firenze, Mantova, Milano, Torino e Palermo.

I bambini sono infatti i figli della regina Maria Enrichetta e del re Carlo I. Insieme a questi tre bambini c'è il loro cane, che sta per uscire con Carlo a fare una passeggiata, ma Maria e Giacomo restano a casa.

Carlo, che è vestito con dei pantaloncini neri e blu, con una maglietta rossa e delle scarpe nere, e oltretutto indossa una mascherina, tiene con delicatezza il guinzaglio e guarda verso la porta. La piccola Maria, che invece è vestita con un lungo abito rosa e bianco, i capelli legati con un fiore e delle scarpette rosa, guarda spensierata fuori

"Il più grande segno di successo per un insegnante è poter dire: i bambini stanno lavorando come se io non esistessi".

Maria Montessori

...e orgogliosamente posso dire che così è stato!

I MESTIERI VEDUTA DI TORINO DAL LATO DEI GIARDINI REALI, Bellotto

PURTROPPO NON ABBIAMO AVUTO L'OCCASIONE DI FARE L'USCITA DIDATTICA A CAUSA DEL LOCKDOWN GENERALE, MA VOGLIAMO IMMAGINARE COME SAREBBE STATO

LE SALE SI SAREBBERO RIEMPITE DI NOI BAMBINI, DELLE GUIDE , DELLE MAESTRE... NONOSTANTE SI DEBBA OSSERVARE IL SILENZIO LE NOSTRE VOCI AVREBBERO RISUONATO NEI CORRIDOI DOPO AVER VISTO TANTI QUADRI E TANTE STATUE FINALMENTE CI SAREMMO TROVATI DAVANTI A LORO: I QUADRI CHE AVEVAMO TANTO STUDIATO.

INVECE IL MUSEO E' CHIUSO... ... NON HA RICEVUTO LA NOSTRA VISITA NE' QUELLA DI ALTRI VISITATORI... MA COME STARANNO ADESSO QUELLE OPERE? COSA PENSERANNO DI QUESTO PERIODO? E DEL CORONAVIRUS? ABBIAMO PROVATO AD IMMAGINARE COME POSSANO SENTIRSI...

Chissà i quadri esposti cosa staranno pensando in questo momento? Forse hanno preso vita e stanno passeggiando con la mascherina e i guanti. La Madonna e il Bambino si abbracciano, ma non possono darsi i baci perché hanno la mascherina. Il Bambino è impaurito perché è tutto buio e la mamma lo abbraccia per tranquillizzarlo. Lui si lamenta un po’ perché la mascherina, gli dà fastidio e le mani sudano nei guanti, ma la mamma gli dice: “Sono le misure di precauzione! Bisogna avere un po’ di pazienza…” Saranno molto tristi perché non siamo andati ad ammirarli, però sono contenti perché ci stanno preparando una sorpresa per quando potremo di nuovo andare da loro. Voi sapete che fra poco, la domenica 10 maggio, è la festa della mamma, quindi il quadro ha deciso che poi quando si potrà andare al museo preparerà una grande merenda, ovviamente con le mascherine, dedicata a tutte le mamme con dei bambini! Nahuel Puleo Berman (voce), Emma Pellin, Merit Okoro

Purple geometrical pattern

I figli di Carl Albert-game

Bellotto 

Annunciazione

Veduta dei Giardini Reali di Torino

Madonna con il Bambino 

veduta di Torino dai Giardini Reali

L’impiccato... dal freddo invernale

musicista di altri tempi

CRUCIVERBA DI VAN DICK

"Nonostante tutto... Qui si fa arte" è il prodotto finale di un percorso didattico legato al progetto "Qui si fa arte" della PEARSON, a cui la classe ha aderito. Il libro multimediale è stato realizzato nell'anno scolastico 2019-20 (funestato purtroppo dalla pandemia di COVID-19) dalla 5^ B dell'Istituto Comprensivo "Sandro Pertini" di Torino, grazie alla partecipazione attiva e fondamentale dei ragazzi che ne fanno parte. Durante il percorso iniziato a scuola i ragazzi hanno avuto modo di studiare e scoprire le opere di cui hanno parlato nonché di sperimentare l'utilizzo delle apps con cui hanno creato i giochi interattivi, cosa che ha permesso loro di portare a termine il progetto anche se da remoto. Le insegnanti hanno volutamente mantenuto un ruolo marginale, lasciando loro tutto lo spazio di cui avevano bisogno per esprimere i loro pensieri e liberare la loro fantasia in attesa di potere ammirare di persona le opere che hanno esaminato. Dunque, un grazie speciale proprio a loro, gli autori originali di questo ebook: grazie ai mitici ragazzi della 5^ B. MARIA ANGELA S.

AMIRA A. SAMUELE C. MATTIA C. GIORGIA C. GIORGIO C.

MATHIAS F. SARA F. NICCOLO' G. SARA L. GRETA L.

MARCO L. CHRISTIAN L. ALESSIO MAL. VITTORIO M. ALESSIO MAZ.

MOHAB M. MERIT O. EMMA P. AURORA P. LORENZO P.

GIOVANNA P. NAHUEL P.B. GIULIA R. DANIEL S. JASMIN Y.R.

PERSONAGGI I FIGLI DI CARLO I, Van Dyck

In questo quadro in primo piano possiamo vedere rappresentati Maria Vergine e l'Arcangelo Gabriele che le dice qualcosa... ma cosa le dice ? "Avrai un figlio e lo chiamerai Gesù". Possiamo anche vedere una colomba in alto a destra: cosa rappresenta? Rappresenta lo Spirito Santo sceso in terra. Avete notato il fiore che ha in mano l'Arcangelo Gabriele? Il fiore rappresenta la purezza e la bontà che c'è in Maria

dalla finestra con la speranza di trovare dei turisti e intanto che non arrivano cerca qualcosa da fare. Giacomo, vestito anche lui con un lungo abito di seta azzurra e blu, con le scarpe arancioni, è seduto per terra ed è tranquillo che gioca con una palla siccome non può andare ai giardini. I bambini nel dipinto originale sono tutti e tre vestiti con abiti lussuosi, ma noi abbiamo fatto una piccola modifica: abbiamo rappresentato Carlo con una tuta con le maniche lunghe perché sta per uscire a fare una passeggiata nel museo (che sarebbe il loro isolato) con quello che dovrebbe essere il suo cane molto fedele a lui, mentre Maria e Giacomo restano in casa per non fare assembramenti (...magari anche i personaggi degli altri dipinti vogliono uscire a fare una passeggiata!!!).

In questo quadro i colori protagonisti restano sempre il rosso fiammante, il bianco perla e l'azzurro cielo, che riflettono molto la luce, quasi volessero uscire dal dipinto e farci un saluto.

In questo tempo di quarantena anche i quadri devono restare a casa, tranne chi lavora, come Tommaso Francesco di Savoia, che è un bravissimo cavaliere e controlla che tutti i personaggi che escono dai loro quadri indossino la mascherina e stiano un metro e mezzo di distanza, oppure controlla chi ha dei cani come in questo caso.

Ed ecco qualche giochino creato dalla classe, buon divertimento!

Veduta di Torino dai Giardini Reali

MEMORY-ART

Cruci- i figli di Carlo

Tommaso Francesco di Savoia

cruciverba invernale ❄️

Bernardo Bellotto, nasce a Venezia nel 1721. Molto bravo nel disegno e nella pittura, fu incoraggiato a coltivare questo dono da suo zio, il famoso pittore Canaletto. Iniziò presto a lavorare presso la corte dei Savoia a Torino. Ebbe grande successo anche in Europa, grazie alle splendide vedute di città e di paesaggi che sembravano delle fotografie. Finì la sua carriera in Polonia. Una delle sue opere è "Veduta di Torino dai Giardini Reali". Viene rappresentata una parte importante di Torino, si vedono infatti il Palazzo Reale, la cupola della cappella della Santa Sindone, palazzo S. Giovanni e più lontano la cupola del Santuario della Consolata. Nella scena ci sono molte persone, tra cui muratori, lavandaie, cavatori di calcare, carrettieri e, quasi in primo piano, un uomo di spalle che molto probabilmente è Bellotto stesso che si è dipinto mentre prepara gli schizzi dei suoi lavori. Questa opera rappresenta con tantissimi particolari la realtà quotidiana di quel tempo, caratteristica che possiamo osservare anche in altre sue opere. I colori utilizzati sono il bianco, il verde intenso, l'ocra, l'azzurro e i toni del grigio.

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