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San Valentino💘💘

by Cristina Corbetta, Suzana Grzancic e Veronica Brignoli

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San Valentino
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Lo festeggiamo ogni 14 febbraio. Almeno da 600 anni, dicono le fonti storiche. In Italia e in ogni parte del mondo. Un momento in cui gli innamorati si regalano qualcosa per festeggiare di nuovo il loro amore. Ma chi è San Valentino? E perché lo festeggiamo? 

Storia di un santo martire per amore
Buona parte della storia di San Valentino è un mistero. Si sa che da secoli febbraio è ritenuto il mese del romanticismo, è il mese della rinascita, quando l'inverno volge al termine e la terra si risveglia. 
Ma San Valentino è il nome di un personaggio storico e quello che festeggiamo è probabilmente quello cui nel 496 papa Gelasio I dedicò il 14 febbraio come festa personale. La festa degli innamorati. Con lo scopo, piuttosto frequente al tempo, di cristianizzare una festa pagana romana. Allora non era il santo dell'amore. Non in senso romantico. Quello è avvenuto con buona certezza circa un millennio dopo. 

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Chi era Valentino? Un prete o un amante?

La leggenda vuole che Valentino fosse un sacerdote vissuto durante il terzo secolo a Roma. In quel periodo l'imperatore Claudio II decise che la guerra non fosse affare da uomini sposati e che i single fossero più adatti alla guerra perché privi di legami. Risultato, abolì il matrimonio e i fidanzamenti per i ragazzi in età di leva. Un'idea che non piacque a Valentino, battagliero sacerdote cristiano, che si oppose e ne celebrò uno, un 14 febbraio. Claudio lo scoprì e lo condannò a morte. 


La lettera d'amore di Carlo Duca di Orleans

Il più antico festeggiamento di San Valentino risale al 1415 ed è una poesia, scritta dal Carlo Duca di Orleans mentre era imprigionato nella Torre di Londra dopo la sconfitta francese nella battaglia di Azincurt. Una lettera d'amore a sua moglie, Valentine.  Di qui quindi l'uso di spedire "valentine" (i biglietti di San Valentino) nel mondo anglosassone.


I cioccolatini dell’amore
Sicuramente in molti conoscono i Baci Perugina® , uno dei prodotti italiani più iconici, ma probabilmente pochi sanno come sono nati questi cioccolatini, da sempre simbolo d’amore. 
Era il 1922 quando Luisa Spagnoli, una giovane imprenditrice italiana, ha avuto la brillante idea di inventare quello che è diventato uno dei prodotti di punta dell’azienda. La Spagnoli cercava un modo per riutilizzare gli scarti di lavorazione di altri prodotti. Così ha creato un nuovo cioccolatino, con all’interno cioccolato gianduia, granella di nocciole e una nocciola intera, il tutto ricoperto con del cioccolato fondente. 
Il nuovo cioccolatino aveva una forma irregolare, che ricordava un po’ quella di un pugno chiuso e Luisa aveva pensato di chiamarlo “cazzotto”, ma Giovanni Buitoni, all’epoca amministratore delegato dell’azienda, non condivideva la scelta di questo nome. Così il “cazzotto” è diventato “il bacio”, decisamente più romantico. 
Però è stato Federico Seneca, all’epoca direttore artistico della Perugina, a dare ai Baci® un’immagine unica e riconoscibile. Grazie a lui è nata la famosa confezione con l’immagine dei due amanti che si baciano su sfondo blu, ispirandosi al celebre dipinto di Francesco Hayez intitolato appunto “Il bacio”.  Attualmente la sua creazione  fa parte di una galleria e può essere ammirata in  un’esposizione dedicata alla pubblicità.  

Francesco Hayez, Il bacio
Federico Seneca, Baci Cioccolato Perugina 1928. Collezione Bellenda, Galleria L’image, Alassio (SV)
Qualche anno dopo, negli anni Trenta, sempre Seneca ha deciso di avvolgere il cioccolatino con i cartigli, cioè i famosi bigliettini con frasi d’amore. Si dice che abbia preso spunto da un gesto di Luisa Spagnoli che scriveva brevi messaggi d’amore a Giovanni Buitoni, e li avvolgeva attorno ai cioccolatini.
Negli anni i cartigli, contenenti frasi d’amore e d’affetto scritte da personaggi celebri, ma anche da autori anonimi, sono diventati dei veri e propri oggetti da collezione.
Eccone alcuni esempi:

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