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TOUR VIRTUALE DEL MUSEO DONINI

by Elena Rimondi

Pages 2 and 3 of 18

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IL MAMMUTH (Ilary, Dalila, Maia)

INTRODUZIONE: Con il termine Mammut si intendono varie specie di grossi proboscidati estinti, imparentati con i grossi elefanti di oggi. I Mammut si pensa che si fossero sviluppati in Africa del nord circa 4,8 milioni di anni fa nel Pliocene. In poco tempo, migrarono a nord verso l'Europa fino ad arrivare in Nord America. La maggior parte dei Mammut si estinse alla fine del Pleistocene, a parte i Mammut Nani che si estinsero intorno al 1700 A.C.
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DESCRIZIONE: Probabilmente dai resti ritrovati i Mammut pesavano circa 6/8 tonnellate, ma i grandi maschi potevano superare le 12 tonnellate. Si adattavano al freddo con uno spesso strato di pelo, avevano orecchie più piccole rispetto a quelle degli elefanti attuali.
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Possedevano una membrana di pelle ricoperta di pelo, che copriva l'ano proteggendolo dal freddo. I denti erano invece adatti per una dieta di erbe di tundra. La loro pelle non era più spessa di quella degli odierni elefanti ma però possedevano numerose ghiandole sebacee nella loro pelle come isolante; avevano anche uno strato di grasso spesso 8 cm sotto la pelle per riscaldarsi.
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I Mammuth avevano zanne estremamente lunghe (5 m) e ritorte, molto probabilmente servivano per rimuovere la neve dal terreno e raggiungere la vegetazione sottostante.

Di cosa si cibavano?: I Mammuth vivevano in branco e mangiavano fino a 180kg di erba al giorno, scorze e foglie di piccoli arbusti, più 80 litri di acqua al giorno per dissetarsi.
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MAMMUTH LANOSO: visse dai 200.000 a circa 5.000 anni fa nel Pleistocene, in Europa, Asia e Nord America. Questa specie estremamente adatta ad un clima gelido si è evoluta dal precedente mammuth delle steppe.
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Convissero a lungo con gli uomini di Neanderthal e gli uomini Sapiens Sapiens. Per gli uomini del paleolitico i mammuth rappresentavano esseri mitici, straordinari, li dipingevano sulle pareti di grotte - santuario; con le loro ossa gigantesche costruivano abitazioni, si nutrivano della loro carne e con l'avorio delle zanne scolpivano meravigliose statuette femminili, collane, armi, oggetti funerari e strumenti per la vita quotidiana.
TIGRE
Gabiele Francesco Antonio
Era lunga circa 2 metri e pesava 400 kg.
Era un abile corridore e si è estinto 10 000 anni fa a causa dell' innalzamento globale il leone delle caverne mangiava cervi e renne.
Vissuto nel pleistocene era originario nel Nord America, È da considerarsi uno dei più grandi felini mai esistiti nonché il più grande della storia,
Il Leone nordamericano era un predatore formidabile: è considerato il più grande e potente felino mai esistito.
Il Leone nordamericano era un predatore formidabile: non a caso è considerato d'altro canto il più grande e potente felino mai esistito.
Probabilmente usarono le caverne o altre fenditure per ripararsi dal freddo. 
IL RINOCERONTE LANOSO
Il Rinoceronte Lanoso (Coelodonta Antiquatis) è un specie estinta di Rinoceronte vissuto nel Pleistocene in Europa. Il nome di questo animale descrive perfettamente l' animale, questo rinoceronte era ricoperto da una fitta peluria che lo proteggeva dal freddo dell' Era Glaciale.
Tutto il loro corpo era coperto da lana somigliante a quella che conosciamo e che appartiene alle pecore, utile per ripararsi dalla neve e dalle temperature rigide dei loro habitat più frequentati.
Si dice però che fosse soprattutto erbivoro, e che brucasse direttamente dai cespugli.
Un po’ come i rinoceronti attuali, le due corna, di cui uno di dimensioni maggiori, venivano utilizzate per difendersi dai potenziali aggressori 
Un adulto lanoso rinoceronte misurava circa 3,8 metri dalla testa alla coda, con un peso tra i 1,800-2,700 kg. Alto fino a 2 m. Le due corna erano fatte di cheratina , con un lungo corno in avanti, e uno più piccolo in mezzo agli occhi. Rispetto ad altri rinoceronti, il rinoceronte lanoso aveva una testa più lunga . La gobba sulla schiena conteneva anche una riserva di grasso per sopravvivere aiuti attraverso gli inverni desolate della steppa mammut.
ORSO
Mattia Lorenzo Diego
L'orso delle caverne, era uno dei giganti dell'era glaciale pleistocenica. I maschi di questi lontani antenati degli orsi bruni di oggi, potevano pesare fino a 500 kg. Le femmine circa 200 kg. Nonostante le loro enormi dimensioni, pare che questi giganti andassero principalmente in cerca di cibo e non attaccassero altre creature se non in casi estremi.
 Avevano una dieta principalmente a base di frutta e, occasionalmente, di pesce. A volte succedeva, quando le risorse scarseggiavano, che si mangiassero tra di loro. Oppure si nutrivano dei resti degli orsi delle caverne che non avevano mangiato abbastanza per sopravvivere al letargo invernale. Erano vulnerabili ai leoni e alle iene delle caverne con cui condividevano l’habitat.
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