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LE DONNE NEL MEDIOEVO

by giulia capuani

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La civiltà delle donne nel
Medioevo
Indice
1: Discriminazioni antiche
2: Medioevo al femminile
3: Donna medico
4: Donne artiste e scrittrici
Discriminazioni antiche
La donna è sempre stata considerata nella società del passato, inferiore rispetto all’uomo dal punto di vista giuridico, economico e civile ed è rimasta esclusa da una serie di diritti e di attività sociali. Nelle civiltà arcaiche la donna era regina nella famiglia e potente perché generava la vita, nell’antica Grecia invece la consideravano ignorante, inferiore, difettosa e incompleta. In epoca romana la donna doveva unicamente pensare al mantenimento dei figli e della casa.
Discriminazioni antiche
Fin dalle origini queste società ebbero due sfere: quella pubblica per l'uomo e quella domestica per le donne che non potevano ne lavorare in politica come il giudice, avvocato ecc. oppure insegnare e combattere.
Medioevo al femminile
Nel Medioevo la rinascita della città creava nuove opportunità per la donna borghese.
Un centro urbano aveva bisogno di aziende familiari in cui la moglie e il marito collaborassero con pari competenze alla gestione degli affari.
La donna lavoratrice che arrivava dalla campagna trovava immediatamente lavoro come apprendista, nelle società in crescita, in cui il bisogno di manodopera è alto, le donne non hanno mai avuto problemi di disoccupazione.
Donna medico
Rilevante fù l'attività delle donne in medicina, nel campo tradizionale dell'ostetrica, ma anche in quelli della medicina in generale e di alcune branche specialistiche tra cui la chirurgia.
In Italia e in Francia le università chiusero le porte alle studentesse.
In Germania andò meglio, tanto che nel XV secolo la città di Francoforte assunse ufficialmente sedici donne medico, in maggioranza specializzate in chirurgia e oculistica
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