Istituto Comprensivo "Oddo Bernacchia"
TERMOLI

Lo SFOGLIALIBRO
di SCRITTURA CREATIVA

NUMERO 1 - FEBBRAIO 2021

Raccolta antologica di testi in prosa e in versi
realizzati dagli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado nell'ambito del laboratorio di SCRITTURA CREATIVA

Anno scolastico 2020/2021

Benvenuti!

Giocare con le parole, sviluppare alcune abilità legate all’uso creativo della lingua, arricchire il lessico, apprezzare il vocabolario, cogliere il valore della regola che suggerisce la forma, trovare la soddisfazione del risultato.

Questi gli obiettivi dell’attività laboratoriale OddoLAB, progettata dalle docenti di Lettere dell’Istituto “Bernacchia” di Termoli (CB).

LE NOSTRE DOCENTI

Le pagine di questo Sfoglialibro sono solo alcune delle tante realizzate dagli studenti della nostra scuola nel corso del laboratorio di scrittura creativa programmata per l'anno scolastico 2020/2021.

Tiziana Cucaro, referente del progetto di scrittura creativa

Francesca De Gregorio, docente di italiano della classe 1C e 2C

Maricò Gallo, docente di italiano della classe 2B e 3C

Anna Maria Lalli, docente di italiano della classe 1B e 3B

Mariangela Montazzoli, docente di italiano della classe 2A

Maria Teresa Speranza, docente di italiano della classe 1A

Fabiana Tedeschi, docente di italiano della classe 3A e 2D

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Indice

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La FAVOLA........................................................................................

La FIABA ...........................................................................................

Il RACCONTO di AVVENTURA............................................

Il RACCONTO FANTASTICO e di FANTASCIENZA ...

Il RACCONTO di PAURA .........................................................

Il RACCONTO AUTOBIOGRAFICO ...................................

Il DIARIO ..............................................................................................

La LETTERA ....................................................................................

L'E-MAIL ............................................................................................

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L'INTERVISTA IMMAGINARIA .................................................

La FILASTROCCA ........................................................................

La POESIA .........................................................................................

Il RICALCO POETICO ..................................................................

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Le giornate tematiche

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La GIORNATA della GENTILEZZA .....................................

La GIORNATA contro la VIOLENZA sulle DONNE...

La GIORNATA della DISABILITÀ ..........................................

La GIORNATA della MEMORIA..............................................

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Indice

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L'INTERVISTA IMMAGINARIA .................................................

La FILASTROCCA ........................................................................

La POESIA .........................................................................................

Il RICALCO POETICO ..................................................................

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Le giornate tematiche

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La GIORNATA della GENTILEZZA .....................................

La GIORNATA contro la VIOLENZA sulle DONNE...

La GIORNATA della DISABILITÀ ..........................................

La GIORNATA della MEMORIA..............................................

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La Favola

La favola è un breve racconto fantastico, in versi o in prosa, i cui protagonisti sono perlopiù animali umanizzati, cioè animali che parlano e si comportano come gli uomini.

La favola ha vari scopi: insegnare a distinguere il bene dal male, condannare i vizi, oppure consigliare alcuni comportamenti positivi.

Tale insegnamento viene chiamato morale.

L'asino e la scuola

In una cittadina, dove la popolazione era di soli animali, c'era un asino che era famoso per la sua poca intelligenza e per la poca voglia di andare a scuola. 
Era figlio di due asini che non avevano avuto la possibilità di studiare e lavoravano la maggior parte della giornata per non fargli mancare niente. 
I genitori volevano che diventasse un maestro di matematica. Ma lui non aveva nessun programma per il futuro, voleva solo uscire con gli amici e non studiare. 

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La Favola

di Nicola Martucci, 1A

Iniziò il nuovo anno scolastico. Lui faceva il primo superiore ed era molto più grande dei suoi compagni, visto che era stato bocciato ben tre volte. Aveva 17 anni ed è rimasto sempre lo stesso. 
I suoi professori erano: un gufo che gli insegnava matematica, una volpe che gli insegnava italiano, una gazzella che gli insegnava educazione fisica e un pavone che gli insegnava arte. 
Il suo preferito era il professor gufo perché era saggio e si faceva capire, ma nonostante tutto l'asino si comportava male e portava brutti voti a casa. 
Arrivò il giorno dei colloqui, i professori volpe, pavone e gazzella dissero la stessa cosa - Non si applica, non sta attento e fa baldoria! -, ma il prof gufo rispose diversamente dicendo - Io in suo figlio vedo del potenziale, lui è un genio della matematica, l'ho visto solo vedendo i suoi lavori! Anche non studiando riesce a fare dei lavori perfetti, suo figlio diventerà uno dei più bravi matematici! - 
Il padre corse a casa per dare la notizia alla famiglia e sentendo quelle parole l'asino si motivó e finí la scuola.
Lui diventò un maestro di matematica e fondò una scuola e il suo motto era "la scuola è per tutti". 
In una cittadina c'era un asino famoso per aver fondato una scuola ed essere diventato un maestro
di matematica. 

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La Favola

La pecora nera

C’era una volta un gregge di pecore, tra queste c’era una in particolare che veniva presa in giro per la sua diversità. Era una pecora nera.
Alcune pecore dicevano: ‘‘Guarda, c’è la pecora nera! Che animale originale! Chi crederà mai di essere? Forse non sa che le pecore devono essere tutte uguali, bianche, non nere!’’.
Altre invece dicevano: ‘’Sei una pecora sbagliata, esci dal gregge! Non sei unica ...se vuoi far parte di questo gregge devi essere uguale a noi’’.
Ma c'era un piccolo gruppo di pecore che la ammiravano per la sua diversità, che addirittura volevano essere come lei, diverse. Anche loro venivano prese in giro dalle compagne che dicevano ‘’Volete essere come lei? Bene! Allora dovete tingervi di nero, se volete essere come lei’’.
Un giorno però la pecora decise di separarsi dal gregge e con lei il gruppo che per essere uguale a lei si era tinto di nero. Da quel momento non è più stata presa in giro e con il suo piccolo gregge di pecore nere andò sui monti, dove tutte insieme avrebbero potuto brucare e riposarsi in pace.
Un giorno arrivò una pecora bianca e il piccolo gregge scuro la accolse. Se non lo avessero fatto, si sarebbero comportate come l’antico gregge in cui stavano o anche peggio.

Le pecore, come le persone, sono tutte diverse, i pensieri sono diversi, l'unica somiglianza è il colore, ma è davvero così importante?

di Harold Madera, 1A

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La Favola

La rana e la cicala

Un giorno una rana incontrò una cicala e la voleva mangiare, ma la cicala la fermò dicendo che se non l'avesse mangiata le avrebbe procurato del cibo.
La rana replicò: "E come me lo procuri?". La cicala propose di creare una rock band con la rana, così si misero a comporre musica nel giardino. Ad ogni concerto i fan avrebbero dovuto pagare l'ingresso con un po' di cibo e così la rana avrebbe potuto sfamarsi. Quest'idea della cicala non funzionò. Tutti i fans si stancarono della loro musica e non andarono più ai concerti.
La rana a questo punto tornò all'idea iniziale, quella di mangiare la cicala, ma alcune formiche che stavano assistendo al discorso la fermarono, pregandola di non mangiare la cicala. Le formiche dissero alla rana che avevano bisogno del canto della cicala per non stancarsi mentre lavoravano.
La rana ci pensò, ma rimase con l’intenzione di mangiare la cicala, allora le formiche le proposero di prendere il cibo accumulato nel formicaio, risparmiando la vita alla loro amica.
La rana ci pensò ancora e, mossa dai buoni sentimenti delle formiche, decise di non mangiare la cicala e di allietare il lavoro dell'intero formicaio, intonando una canzone della vecchia rock band proprio insieme alla cicala.

di Stefano Galasso, 1A

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La Fiaba

Quando una storia comincia con l’espressione “C’era una volta...”, ci aspettiamo immediatamente una fiaba, cioè un racconto fantastico, ricco di magie, di incantesimi, di trasformazioni e di personaggi misteriosi.

Le fiabe sono antichi racconti di origine popolare, tramandati oralmente, di generazione in generazione e, infine, negli ultimi secoli, raccolte dalla viva voce del popolo e riportate in forma scritta da studiosi e scrittori.

I bambini ascoltano volentieri le fiabe perché sono affascinati dai momenti di tensione, ma anche perché sanno che c’è sempre un lieto fine.

È per questo motivo che le fiabe hanno un valore educativo: attraverso la finzione della lotta o del superamento delle difficoltà, gli adulti trasmettono ai bambini che la vita va affrontata con coraggio e che tutti i problemi si risolveranno bene.

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