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Leonardo Sciascia e il giorno della civetta

by AURORA RAZIANO

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Leonardo Sciascia: l' opera e l' autore
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Sciascia è uno dei più grandi scrittori contemporanei.
Per lui la letteratura è uno strumento per conoscere la realtà, tutta la sua opera esprime il bisogno di ricercare la verità.
Nei suoi gialli, Sciascia segue un percorso al contrario: all' inizio della storia vi è un apparente quiete, poi questa è violata da avvenimenti delittuosi
Protagonista assoluta delle sue produzioni letterarie è la Sicilia della mafia e del malaffare che può ogni cosa.
e, man mano che si dispiega il racconto dei fatti, si proiettano e si addensano ombre sulla tranquillità e sull' ordinaria routine.
Sciascia non esiterà a denunciare la capacità mafiosa di andare a condizionare politici e governi.
Sciascia parte dalla luce per arrivare all' oscurità.
Il suo scopo principale è quello di denunciare quest' oscurità del potere, delle sue trame occulte, dei suoi inquietanti misteri. Non solo come scrittore ma anche come uomo e giornalista, cercò di svelare le menzogne e seminare dubbi sulle certezze della storia.
Tutta la sua vita e tutta la sua produzione letteraria non sono altro che espressione del suo impegno civile che si manifestò anche in politica. Accettò di concorrere alle elezioni comunali di Palermo con il Partito Comunista Italiano, abbandonandolo per aderire nel 1979 al gruppo del Partito Radicale.
Nei suoi gialli, Sciascia segue un percorso al contrario: all' inizio della storia vi è un apparente quiete, poi questa è violata da avvenimenti delittuosi
e, man mano che si dispiega il racconto dei fatti, si proiettano e si addensano ombre sulla tranquillità e sull' ordinaria routine.
Sciascia parte dalla luce per arrivare all' oscurità.
Il suo scopo principale è quello di denunciare quest' oscurità del potere, delle sue trame occulte, dei suoi inquietanti misteri. Non solo come scrittore ma anche come uomo e giornalista, cercò di svelare le menzogne e seminare dubbi sulle certezze della storia.
Il Giorno Della Civetta
Il giorno della civetta è ispirato a un vero fatto di cronaca: l' omicidio del sindacalista Accursio Miraglia per mano della mafia, avvenuto a Sciacca. L' ispirazione di fatti reali è un elemento tipico dei romanzi di Leonardo Sciascia
Il giorno della civetta esce per la prima volta nel 1960 sulla rivista <<Mondo Nuovo>>pubblicato dalla casa editrice di Einaudi
Il capitano Bellodi ha l' incarico di svolgere l' indagine, ma si scontra con l' omertà. Cerca di rompere il silenzio e l' indifferenza della gente ma con pochi risultati. Il commissario Bellodi interroga i soci di Colasberna e infatti riesce a capire che l' omicidio è legato al fatto che Colasberna con la sua impresa edile non si fosse adattato al sistema della mafia.
La scomparsa di Nicolosi
Titolo del romanzo
Molto curioso è il titolo del romanzo, a causa del suo riferimento ad una civetta. Esso è tratto da un passo dell' Enrico VI di Shakespeare. Sciascia spiega che il riferimento è al fatto che la mafia una volta agiva in segreto, era un animale notturno mentre oggi ha raggiunto ormai un potere grande da agire anche di giorno
Nel frattempo si presenta anche una donna che denuncia la scomparsa del marito Paolo Nicolosi e riferisce al capitano il nome del probabile assassino: Diego Marchica detto Zicchinetta. Diego era già conosciuto dai carabinieri ma non lo avevano mai potuto arrestare a causa di mancanza di prove.
L' omicidio di Colasberna
Il disinteresse della politica
Il romanzo si apre con un omicidio. Mentre sta per salire su un autobus pieno di persone viene ucciso Salvatore Colasberna. Di fronte al cadavere tutte le persone spariscono mentre l' autista e il bigliettaio si mostrano reticenti alle domande dei carabinieri.
Intanto a Roma assistiamo a una conversazione tra due politici, uno dei quali si lamenta dell' indagine che sta facendo Bellodi, evidenziando che gli omicidi su cui sta indagando sono di natura mafiosa e che la politica è disinteressata nel trovare il colpevole, anzi preferirebbe che il caso fosse insabbiato.
Il capitano Bellodi ha l' incarico di svolgere l' indagine, ma si scontra con l' omertà. Cerca di rompere il silenzio e l' indifferenza della gente ma con pochi risultati. Il commissario Bellodi interroga i soci di Colasberna e infatti riesce a capire che l' omicidio è legato al fatto che Colasberna con la sua impresa edile non si fosse adattato al sistema della mafia.
La scomparsa di Nicolosi
Nel frattempo si presenta anche una donna che denuncia la scomparsa del marito Paolo Nicolosi e riferisce al capitano il nome del probabile assassino: Diego Marchica detto Zicchinetta. Diego era già conosciuto dai carabinieri ma non lo avevano mai potuto arrestare a causa di mancanza di prove.
Il disinteresse della politica
Intanto a Roma assistiamo a una conversazione tra due politici, uno dei quali si lamenta dell' indagine che sta facendo Bellodi, evidenziando che gli omicidi su cui sta indagando sono di natura mafiosa e che la politica è disinteressata nel trovare il colpevole, anzi preferirebbe che il caso fosse insabbiato.
Il lavoro andato in fumo
Commento personale sull' opera
Intanto viene interrogato anche Calogero Dibella, soprannominato Parrinieddu, il quale riesce a capire un possibile nome di un mandante dell' omicidio. Però, Paririnieddu verrà ucciso. Bellodi così fa arrestare Pizzucco e il boss mafioso Mariano Arena, ma non riesce ad avere prove per incastrarli e quindi li rilascia. Alcuni giorni dopo, i giornali parlano della notizia dei legami tra Mariano Arena e vari esponenti della politica. Bellodi si licenzierà e ritornerà a Parma, dove poi viene a sapere che il suo lavoro è stato distrutto da un alibi. Cadono anche accuse tra Pizzucco e Arena. Viene infatti negato il carattere mafioso degli omicidi, dal momento che per l' assassinio di Nicolosi viene accusata l' amante della moglie. Infine Bellodi esprime la volontà di tornare in Sicilia e continuare a combattere contro i mali di quella terra.
Ho letto con molto interesse questo romanzo e mi è piaciuto perché parla di un problema, la mafia, argomento molto attuale. Mi è piaciuta tanto perché nel romanzo soltanto pochi credono e ammettono apertamente l' esistenza della mafia, invece molte persone che sono a conoscenza dei fatti per paura non vogliono parlare. Per me questo romanzo è molto importante perché tutti, penso, lo dovremmo conoscere sia perché è una storia vera sia perché il suo scopo è stato quello di denunciare la mafia, cosa che mi è sembrata molto interessante.
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