VIAGGIO ALLA RICERCA DI CASA

“Dove non mi è piaciuto affatto!” rispose il rospo. “Sono stato catturato e messo sotto un vasetto di marmellata. Sono riuscito a fuggire, ma ero lontanissimo da casa. Il mio istinto mi ha portato allo stagno”. Tasso spiegò tutto al rospo, poi aggiunse “Come vedi, ce ne dobbiamo andare, ma dove?”.&nbsp;

Gufo volò verso di loro e si posò su un vecchio ramo.&nbsp; “Quante case abbiamo perso oggi Gufo?” chiese il tasso. “Altre 24 secondo i miei calcoli” rispose tristemente.

Attraversarono il bosco fino al ruscello “Ora che lo stagno è scomparso, questa è la nostra unica fonte d'acqua” disse il coniglio “ed è solo un rivoletto fangoso” borbottò il riccio. &nbsp;Da dietro un cespuglio apparve la volpe “ Le cose non vanno affatto bene vecchio amico Tasso” disse. ” Il problema è così grave che occorre convocare l'assemblea di Bosco Natio”. “Hai ragione!” convenne il tasso.

“Io conosco un posto” disse Rospo “durante il mio viaggio ho visto una riserva naturale chiamata Parco del daino bianco”.&nbsp; Gli animali più piccoli si eccitarono tanto all'idea di Rospo e cominciarono a cantare e a ballare. “Calmatevi adesso!” sbottò Tasso “se siamo tutti d'accordo partiremo per il Parco del daino bianco questa notte stessa”.

Decisero di incontrarsi al tramonto nella tana di Tasso e fu così che la donnola e il gufo passarono il resto della giornata ad avvertire della riunione tutti quelli che potevano trovare. Lo dissero alla famiglia dei criceti,&nbsp;ai ricci e perfino alla vipera. Gli unici che non riuscirono a trovare furono la talpa, che probabilmente stava dormendo, e il rospo che nessuno vedeva da molto tempo.

Tasso, di buona lena, stava ingrandendo la sua tana. “ Attento!” disse la donnola colpita sul muso da un po' di terra.&nbsp;“Renditi utile e raccogli un po' di lucciole”&nbsp;replicò Tasso “e di’ alla vipera di non mangiarsi qualche invitato”. “ Non penserai seriamente che noi uccelli verremo giù in quel buco sporco”&nbsp;disse il gufo sbirciando dall'ingresso. “ La mia tana è assolutamente pulita” rispose il tasso “e tu sarai di esempio agli altri”.

Ad un tratto gli animali rimasero allibiti vedendo il rospo calarsi dal soffitto. “ Ciao amici!” disse saltando sul pavimento. “Dove sei stato tutto questo tempo?” chiesero agli altri in coro.

Gli animali corsero a rintanarsi nel folto del bosco accalcandosi sotto le ultime fronde rimaste. “ Guarda ” disse Tasso alla donnola “ Ci cacciano dalla foresta un po' per giorno”. “ Presto non ci sarà più neanche un posto per nascondersi” aggiunse lei, scuotendo la testa. “ La minaccia si fa sempre più vicina”.&nbsp;&nbsp;

Liberamente tratto dalla serie RAI "Le Avventure del Bosco Piccolo"

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&nbsp;“Non ti preoccupare” replicò Tasso “Noi prometteremo di proteggerci l'un l'altro.&nbsp; Alzate le vostre zampe, o artigli, o ali e pronunciate il giuramento.”&nbsp; Tutti promisero di rispettarsi a vicenda durante tutto il viaggio. “Ci troveremo al grande faggio a mezzanotte”. Tasso invitò gli animali a lasciare ad uno ad uno la tana.&nbsp;

“Rospo sarà il nostro capo!” gridò la talpa eccitata. “ Guida” corresse Tasso. “Come capo ci serve qualcuno che possa provvedere a tutto, qualcuno di astuto e coraggioso.&nbsp;Io propongo Volpe”. “Grazie tante Tasso!” disse la volpe. Lepre invece chiese preoccupata “Ma tu ci proponi come capo uno dei nostri nemici naturali?”

Le ruspe giunsero al bosco ed iniziarono ad abbattere gli alberi. Il giorno dopo vennero abbattuti altri alberi, lo stagno fu riempito di terra e il terreno livellato. Gli animali persero le loro case e l'acqua. Ad un tratto un grande fragore e poi ecco, un altro albero cadde.

Verso sera gli animali cominciarono ad arrivare alla tana del tasso guidati dalle lucciole.&nbsp; “Ci siamo tutti?” Domandò il padrone di casa. “La faccenda è seria” cominciò Tasso, “Presto non avremo un angolo dove vivere, dobbiamo andarcene prima che l'intero bosco venga distrutto!” “ Dove?” chiese la lepre.

Inizia così il viaggio degli animali del bosco per trovare un luogo dove vivere in pace. Chissà quante avventure!!!!!

Vipera fu l'ultima ad andarsene voleva spegnere le “luci”, cioè mangiarsi le lucciole.&nbsp; Dopo averlo fatto si rese conto del buio che si era creato senza la loro lucina così aprì la bocca e le lasciò fuggire. Magari un po' di luce sarebbe servita durante il viaggio.

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