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Le ali della fantasia

by Concetta Zangla

Pages 2 and 3 of 17

Le ali della fantasia attraverso racconti, poesia e musica.....
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LA FAVOLA
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UN NUOVO AMICO
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C'era una volta...


C'era una volta un millepiedi che viveva tranquillo, felice e spensierato. Ma un giorno, un rospo che abitava lì vicino gli fece una domanda molto imbarazzante. "Quando cammini, in che ordine muovi le zampe?" gli chiese. Il millepiedi fu così turbato da quella domanda, che rientrò immediatamente nella sua tana per pensarci su. Ma per quanto si arrovellasse, non trovò la risposta. A forza di interrogarsi, finì per non essere più capace di muovere le zampe e rimase bloccato nella sua tana, dove morì di fame.
IL MILLEPIEDI
IL CONIGLIO E LA LUCERTOLA
NUVOLE
Nuvole

Dall' azzurro immenso cielo
lentamente scende la nuvola.
Altre s'aggiungono a rilento
e ricoprendo la volta celeste
assumendo forme differenti.
Arrivano gocciole di pioggia
su arida superficie terrestre,
e sono gioia e ristoro a tutti.
Al tramonto tutto rasserena
e pigramente si addormenta.

Giulia Santaromita Villa
Classe IC
         

Dall' azzurro immenso cielo
lentamente scende la nuvola.
Altre s'aggiungono a rilento
e ricoprendo la volta celeste
assumendo forme differenti.
Arrivano gocciole di pioggia
su arida superficie terrestre,
e sono gioia e ristoro a tutti.
Al tramonto tutto rasserena
e pigramente si addormenta.


Il bullismo è un fenomeno sociale che prevede comportamenti di tipo violento e intenzionale, sia di natura fisica che psicologica. Tali comportamenti sono ripetuti nel tempo e attuati su persone ritenute deboli, le cosiddette “vittime” da un soggetto prevaricatore definito “bullo”; se tali atti sono compiuti in rete o via social si parla di cyber-bullismo. Questi cattivi comportamenti molto spesso possono comportare atti di odio e di violenza verso il prossimo. Anche la violenza verbale ha importanti conseguenze sul soggetto bullizzato perché le parole hanno un peso e possono ferire anche più dell’aggressione fisica. Ci sono due tipi di bullismo: quello diretto che si manifesta attraverso l’umiliazione e le minacce e quello indiretto che comprende forme più nascoste e sottili quali pettegolezzi, calunnie per isolare la vittima. Il bullo pensa di essere superiore rispetto alla vittima che viene definita debole. Questo non è affatto vero. Dovremmo chiederci perché il bullo deve fare queste azioni spiacevoli. Sicuramente dietro questi comportamenti ci sono delle motivazioni profonde; allora il bullo non è colui che è “forte”, ma è il “debole” della situazione, perché probabilmente ha qualche problema. I suoi comportamenti potrebbero dipendere da maltrattamenti in famiglia e quindi ripete sugli altri ciò che subisce, oppure la mancanza di qualche figura di riferimento in famiglia lo porta ad esprimere la sua aggressività verso gli altri, può anche darsi che abbia bisogno degli amici veri, magari perché quelli del “gruppetto dei bulli” non lo sono veramente, al contrario la vittima è la persona perfetta da deridere. Altro tipo di bullismo è il cyber-bullismo, che si svolge online nel mondo di internet o dei social; questa forma di comportamento è molto “pericolosa” perché non si può conoscere l’identità della persona che si nasconde dietro uno schermo. Il più delle volte si fanno delle “challenge” che inducono la vittima a fare sfide molto rischiose, l’ultima sfida spesso può addirittura indurre la vittima al suicidio. Questo fenomeno sociale deviante è oggetto di studio tra gli esperti delle scienze sociali e della psicologia in particolare ed è importante una riflessione approfondita da parte di tutti i soggetti che si occupano di formazione. Secondo me la famiglia e la scuola devono svolgere un lavoro di informazione e di sensibilizzazione verso questi atteggiamenti per cogliere in tempo i segnali di pericolo in modo da prevenire e nei casi più gravi intervenire in modo tempestivo.
Ho sempre cercato di aiutare le persone in difficoltà perché capisco quanto sia difficile essere isolati e vittime di “bullismo” .
 
IL BULLISMO
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