(copy) Donne che hanno lottato per la libertà_I.C. Giovanni XXIII

Questo e-book è stato possibile grazie alle persone che ci hanno condotto fino a qui. Proviamo a ricordale tutte. Grazie all'A.N.P.I. di Muggiò, ai partigiani e alle partigiane; a Margherita Redetti, a Lina Merlin, a Nilde Iotti, ad Annunziata Verità, a Iris Versari e a Gina Galeotti. Alla loro memoria. Grazie agli alunni e alle alunne delle classi terze dell'Istituto Giovanni XXIII: 3A, 3B, 3C, 3D, 3E e 3F. E agli alunni - di queste classi - che hanno partecipato al Laboratorio di Grafica.

Grazie ai professori e alle professoresse dell'Istituto Giovanni XXIII, che hanno accolto e promosso l'iniziativa e l'hanno avverata con tutti gli sforzi che la loro passione ha reso più leggeri. Grazie a Johannes Buckler e al suo Non esistono piccole storie.Grazie a Nicola Grattieri e Antonio Nicaso e al loro La Costituzione attraverso gli uomini e le donne che l'hanno fatta. Entrambi i volumi sono stati fonte di ispirazione e bacino di citazione per i nostri lavori. Grazie, infine, alla comunità e ai cittadini di Nova Milanese.

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Annunziata Verità, detta Mallì (1926). Antifascista. A soli 14 anni si unisce alla brigata partigiana faentina costituita da Marx Emiliani e Silvio Corbari (il Corbari di Iris). Lotta contro il regime come staffetta e porta-ordini; viene catturata e torturata da un feroce squadrista delle Camicie Nere, che la condanna a morte. Ma lei, Nunziatina, sopravvissuta due volte, è ancora qui con noi per raccontare e ricordare.

In occasione del concorso indetto dall'A.N.P.I. di Muggiò, le classi terze dell'Istituto Giovanni XXIII presentano il loro lavoro di ricerca e riflessione sul ruolo centrale delle donne partigiane nella lotta per la libertà. A partire dalla figura di Margherita Redetti, gli studenti hanno condotto un lavoro di ricerca sulle altre figure

femminili che, come lei, hanno lasciato un'impronta per la Resistenza e si sono distinte in un percorso di conquista e affermazione di quei diritti di cui ancora oggi noi tutti godiamo. Gli studenti ringraziano l'A.N.P.I di Muggiò per l'occasione data e per il contributo che tutt'oggi ispirano.

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Iris Versari (1922-1944). Antifascista. Militò nella resistenza accanto al comandante di brigata Silvio Corbari e morì per salvare lui e i suoi compagni. Si sparò, accerchiata dai soldati nazifascisti, per dare tempo ai compagni per scappare. Decorata con una Medaglia d'Oro al Valore Militare, il suo ricordo e il suo coraggio vivono ancora tra le sue montagne.

Come spesso accade, dal racconto storico e dalle riflessioni sul suo essere stato nascono domande e curiosità sul presente. Il ruolo centrale delle donne partigiane nella lotta per la Resistenza e per i diritti, la grande determinazione nel pensarsi e pensare a un ruolo diverso in cui potessero esprimersi le libertà della donna hanno condotto studenti e studentesse a interrogare il presente.

Perché - come disse Pietro Calamandrei - la Costituzione è in parte ancora un programma, un ideale, una speranza, un impegno, un lavoro da compiere. La Costituzione è il testamento di centomila morti, il lascito unico e importantissimo nel quale rintracciare la libertà e la dignità di ciascuno. A quei morti e a chiunque abbia lottato e lotti per lei e per noi, è dedicato questo spoglio. Grazie. Le classi terze dell'Istituto Giovanni XXIII di Nova Milanese

Ciò che segue è un'indagine statistica condotta sugli abitanti di Nova Milanese che, con entusiasmo e pazienza, hanno risposto alle domande altrettanto entusiaste dei ragazzi e delle ragazze dell'Istituto Giovanni XXIII. Un modo per ricordare a tutti che le libertà sono una conquista. Un modo per raccogliere la memoria di Margherita che, in una lettera di suo pugno, ha invitato attivisti e politici a studiare e cercare di risolvere i problemi veri e concreti.

● creazione del questionario ● campionamento ● raccolta ● elaborazione ● analisi

Se a scuola c'è una netta parità nel considerare il rendimento degli studenti, nel mondo lavorativo l'impegno e le capacità non sembrano altrettanto riconosciuti

L'appartenenza a un genere non determina caratteristiche, attitudini o sbocchi lavorativi specifici. Uomini e donne condividono le stesse possibilità di essere e di lavorare. Salvo un'eccezione: alla guida prima gli uomini.

Il dato permette di riflettere su alcune considerazioni: 1) Solo su uno dei due genitori ricadono le responsabilità della cura parentale; 2) La cura genitoriale viene letta come un sovraccarico sul rendimento lavorativo; 3) Il mondo lavorativo non sembra aver adeguato, o incluso misure in grado di bilanciare il carico delle responsabilità lavorative e genitoriali.

Anche in questo caso, la restituzione statistica presenta diverse letture. Quella che ci appare, tuttavia, come la più plausibile, è una riflessione circa l'esperienza dei nostri intervistati. La genitorialità è vissuta come completamento perché, nelle loro stesse vite, i figli (o i nipoti) sono tali.

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Introduzione Lina Nilde Lia Mallì Iris Vanna Il questionario sulla parità di genere

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Margherita Redetti, detta Vanna (1922-2021). Antifascista. A soli 13 anni iniziò la sua attività di propaganda e volantinaggio clandestino e a 19 anni aderì alla Resistenza. Fu staffetta e porta-ordini del X battaglione della Brigata Garibaldi. Circondata dalle truppe delle SS, con i mitra spianati, visse l'arresto e la deportazione del fratello a Mauthausen.

Conosciamo meglio i nostri intervistati...

... Le interviste sono state effettuate nell'arco di una mattinata e, tra le 9 e le 11, la maggior parte delle persone presenti aveva un'età maggiore di 60 anni.

... La totalità dei lavori di casa appare affidata alle componenti femminili della famiglia, con particolare rilevanza per le pulizie.

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Leonilde Iotti, detta Nilde (1920-1999). Antifascista. Aderì alla Resistenza e lottò da partigiana come staffetta porta-ordini. Fu la prima donna a presiedere la Camera dei deputati, una delle più alte cariche dello Stato.

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Angelina Merlin, detta Lina (1887-1979). Antifascista. Unita alla Resistenza, raccoglie fondi e dona ai partigiani vestiario, strumenti e libri medici. Una tra le prime donne a essere eletta nel Senato della Repubblica, a lei si deve la legge con cui venne abolita la prostituzione legale in Italia.

Lì dove la società si origina e si determina, il messaggio appare chiaro: partire dal centro per insegnare il rispetto e le libertà.

Ci auguriamo che il fuori sappia guardare al meglio a questo dentro, o che il futuro di questo dentro diventi un giusto fuori.

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Gina Galeotti, detta Lia (1913-1945). Antifascista. Staffetta e porta-ordini partigiana, aderì alla Resistenza e partecipò agli scioperi di Milano. Nella giornata di insurrezione nazionale, una scarica di mitra la colpì mentre raggiungeva il quartiere Niguarda. Morirono lei e il bambino di 8 mesi che portava in grembo. Dal Comando Generale della Brigata Garibaldi le fu assegnata la medaglia d'oro alla memoria.