la testata n.2

(...Dalla prima pagina...)Sentendo qualche commento a caldo, è emersa una incredulità riguardante la vittoria del proprio gruppo, altri invece hanno detto che grazie a questo evento sono riusciti a cimentarsi nel mondo della matematica in modo molto diverso e sono riusciti a capire che, anche non essendo molto ferrati in matematica, ci possono comunque provare e avere molte soddisfazioni personali e più autostima. Altri si sono meravigliati che il gioco, quando sbagliavi, ti permetteva di riformulare la tua risposta non lasciandoti indietro e facendoti andare avanti rimanendo allo stesso passo col gruppo.

I concorrenti hanno dato il meglio di sé, anche se secondo alcuni, era poco.
Molti hanno espresso il desiderio di rifare questa esperienza perchè era molto allegra e ti faceva vedere la matematica da un altro punto di vista, non quello noioso e inutile, ma quello divertente e utile.
Altri concorrenti, invece, hanno visto questa attività come un momento di ritrovo di tutte le classi terze che, causa covid, non si erano mai riunite per partecipare a manifestazioni o svolgere attività insieme.
Per tutti è stata un’esperienza bellissima che ricorderanno per sempre.

Scuola Secondaria
CARLUCCIO LUIGI MARZANO ELENA D'ASTORE MARTA DE FILIPPO GAIA PELLEGRINO SIMONE CRUDO SHAYENNE 3B

RIFIUTI E DIFFERENZIAZIONE

Organico (Compostaggio):

Il processo del compostaggio è uno dei processi a cui vengono sottoposti i rifiuti oggi. In realtà, proprio il compostaggio, non è una pratica nuova dei nostri tempi ma, piuttosto, è una replica di quanto facevano un tempo i nostri nonni, solo in quantità molto maggiori: a livelli industriali appunto. In pratica vengono presi gli avanzi alimentari, si triturano e vengono lasciati a depositare per circa un mese. Successivamente dopo apposita valutazione da parte del personale, vengono rimescolati, ritriturati e lasciate altre 3 settimane a depositare. Questa fase, che dura complessivamente 60 giorni, è chiamata “ossidazione”. Al termine di questa fase il prodotto finito è pronto per essere venduto sul mercato sotto forma di “terriccio”, molto utilizzato in agricoltura e in giardinaggio in generale.

Il processo di riciclo dei rifiuti in generale è un atto dovuto da parte dell’uomo nei confronti dell’ambiente che lo circonda, della natura e di tutte le sue specie viventi, nonché del mondo intero del quale l’uomo è solo un ospite.

Vetro:

Il riciclo del vetro è uno dei processi per i quali il risultato finale non perde nulla, rispetto al prodotto di partenza, in termini di qualità e quantità; anche dopo innumerevoli cicli di… riciclaggio.
La fase di riciclaggio del vetro comincia, come per le altre, dalla raccolta, passando poi per una vasta area di deposito dove iniziano le vere e proprie fasi di lavorazione. Prima viene ripulito da materiali estranei per garantirgli un’elevata purezza nella fase del riciclo. La selezione viene effettuata sia in modo meccanico sia manualmente per eliminare eventuali tappi, coperchi di vasetti, lattine, oggetti in plastica, etichette ecc...
Alla fine di queste operazioni il vetro viene frantumato e portato in vetreria, lì il vetro viene ricontrollato e preparato per la fusione nell’altoforno che avviene a 1600 gradi. Dal vetro, dopo la fusione, vengono velocemente prodotte moltissime bottiglie.

Alluminio:

L’alluminio viene portato in una discarica per poi essere trasferito in una fabbrica dotata da diversi forni per la fusione, per creare nuovo alluminio è necessario fondere le leghe che compongono esso. Con lo spettrometro è possibile analizzare un campione del composto fuso per accertarsi che le percentuali siano corrette. In questo processo il composto liquido viene messo in degli stampi dove viene solidificato molto in fretta per poi assumere la forma di L’alluminio viene portato in una discarica per poi essere trasferito in una fabbrica dotata da diversi forni per la fusione, per creare nuovo alluminio è necessario fondere le leghe che compongono esso. Con lo spettrometro è possibile analizzare un campione lingotto di alluminio pronto per la lavorazione.

Plastica:

Dal riciclo di diversi tipi di plastica si ottiene una vasta gamma di prodotti tubi, raccordi, passacavi per il settore edile, contenitori detergenti, tappi, magliette di pail, moquet, interni per auto e fibre per imbottiture

Legno

I rifiuti di imballaggio in legno vengono raccolti in apposite piattaforme e poi avviati agli impianti di riciclaggio. Con il legno riciclato si ottengono pannelli di varie misure che vengono impiegati per la costruzione di rivestimenti interni ed esterni, mobili, sedie e tavoli.

Scuola Secondaria
Patrick Semola I^D

Carta

I rifiuti di imballaggi in carta e cartone, seguono bene o male lo stesso procedimento degli altri materiali. Infatti, vengono raccolti dapprima selezionati sia manualmente che meccanicamente per essere “purificati” da eventuali altri materiali, una volta selezionata poi la carta viene trasformata in apposite balle ed avviata agli impianti di riciclaggio nelle cartiere. Qui le grandi balle di carta da macero vengono inserite in un apposito “frullatore” che provvede a sminuzzare e contemporaneamente a mescolare con acqua le fibre della carta macerata. Successivamente l’impasto ottenuto viene fatto passare in un’altra macchina provvista di rulli ed essiccatore che provvede a ridurre l’impasto in un foglio continuo di spessore vario (a seconda della richiesta di utilizzo), ed avviato così, allo stato di bobina di diverse tonnellate, all’ultimo anello della catena di trasformazione: la Cartotecnica. Essa provvede, attraverso le fustellatrici, a dare la forma finale a quella che sarà poi una nuova scatola e/o contenitore. La carta e il cartone riciclato, sono tra i primi materiali utilizzati nel settore alimentare.

IL CLUB DEI PERDENTI

L’autore di questo libro è Andrew Clements, uno scrittore americano di libri per ragazzi; prima di dedicarsi alla letteratura è stato un insegnante e, spesso, i suoi racconti narrano proprio storie di scuola.
Abbiamo letto Il Club dei perdenti in classe, durante l’ora di narrativa: il protagonista è Alec Spencer, un ragazzo che adora, più di ogni altra cosa, leggere. La cosa negativa è che Alec legge anche durante le lezioni scolastiche, distraendosi. La preside, più volte, lo richiama: da un lato apprezza che lo studente ami leggere ma, dall’altro, sa che Alec deve anche impegnarsi nello studio…
I guai per il protagonista non finiscono qui: viene spesso preso in giro da un compagno di scuola di nome Kent, un tipo molto sportivo e prepotente che Alec conosce fin da quando era piccolo. Kent sa che Alec trascorre molto tempo a leggere da solo e spesso si diverte a chiamarlo topo di biblioteca vicino agli altri compagni; inoltre i conflitti aumentano perché ad entrambi piace la stessa ragazza, Nina, una nuova amica di Alec, anche lei appassionata di libri.
Un giorno, infine, Alec riceve un ultimatum dalla preside Vance: “o stai attento in classe oppure…”.
Il protagonista troverà una soluzione grazie al fatto che i suoi genitori lo iscrivono al tempo continuato: in questo modo pensa di riuscire a trovare il tempo per la lettura… Ma non è facile perché nelle ore extrascolastiche si deve scegliere solo una tra queste attività: svolgere i compiti, entrare a far parte di una squadra sportiva, iscriversi in un club o fondarne uno. Alec si fa venire un’idea, crea il Club dei perdenti, un nome adatto a non far iscrivere nessun altro e potersi dedicare a ciò che ama di più: leggere in solitudine; in fondo leggere non è un gioco di squadra e nessuno si iscriverebbe ad un club che si chiama “dei perdenti”.
Le cose però non vanno come vorrebbe: Alec e il suo club diventano molto popolari e lui pian piano capisce che la lettura è ancora più divertente se fatta con chi condivide la tua stessa passione.
Le avventure di Alec e dei suoi amici ci hanno coinvolti fin dalle prime pagine: il libro è divertente e interessante e nella conclusione c’è un bellissimo colpo di scena. Quando lo finisci vorresti il “secondo atto”, per scoprire come prosegue la storia (sapere che cosa potrebbe succedere con Nina, cioè la ragazza che gli piace; vedere quanti altri libri Alec leggerà…).
Consigliamo questo libro a tutti i ragazzi e auguriamo ai lettori di riuscire a “perdersi” nei libri, lasciare tutto e tutti, farsi trasportare nell’avventura, proprio come accade al protagonista del racconto.

Titolo: Il club dei perdenti
Autore: Andrew Clements
Editore: Rizzoli - aprile 2020
Prezzo (copertina rigida): € 16,90
Pagine: 251
Genere: narrativa

Scuola Secondaria
ALESSIA DE NUZZO 1C
SOFIA IAIA 1B

STORIE DI CLASSE

Allegre, commoventi, profonde o bizzarre…storie da raccontare per tutti i gusti! Inventarle è stata una sfida appassionante per i ragazzi della 1E, che si sono cimentati con la realizzazione di albi illustrati, utilizzando il sito www.storybird.com , una piattaforma che, tra le molteplici opportunità di risorse legate alla lettura e alla scrittura creativa, offre la possibilità di usare dei formati di testi già predisposti per l’impaginazione e un database pressoché infinito non di semplici immagini, ma di vere e proprie bellissime illustrazioni, per inventare racconti.
Scrivere guidati dalle immagini è stato un po’ come sognare ad occhi aperti per questi ragazzi, che hanno davvero messo le ali alla fantasia, producendo piccoli capolavori che hanno saputo emozionare e divertire i professori. Diamo parola alle loro voci:

“Creare un Picture-book ci ha permesso di liberare la nostra fantasia, creando storie coinvolgenti e interessanti”
Giorgia Bianchi

“La cosa che mi è piaciuta di più è stata avere la possibilità di scegliere immagini di ogni tipo, che riuscivano ad ispirare molto”
Alice De Lentinis

“Grazie alla mia professoressa ho scoperto un nuovo metodo di narrazione, i Picture-book. Per mezzo del sito www.storybird.com ho potuto associare i miei pensieri a delle immagini e questo è risultato molto interessante e divertente”
Benedetta Rizzo

“La scrittura di un Picture-book per me è stata un’esperienza indimenticabile e fantastica, perché mi sono sentita capace di inventare con le mie sole forze un racconto, usando delle immagini bellissime”
Nina De Marco

“Scrivere un Picture-book per me è stata un’esperienza nuova, entusiasmante e mi ha incuriosito tantissimo.”
Paolo Ferrari

“Il Picture book per me è stata un’esperienza entusiasmante, perché mentre svolgevo le attività scolastiche imparavo a muovermi sul web”
Esperanza Ferrari

“L’esperienza della creazione di un Picture book è stata bellissima. Il sito proponeva diverse immagini da cui poter prendere l’ispirazione per inventare un albo illustrato”
Federica Romano

“La cosa che mi ha divertito di più nell’usare il sito www.storybird.com è stata immaginare una storia partendo dalle immagini”
Giovanni Marrella