L'inferno oggi

L'Inferno oggi!

Francesca Crestani

Caro diario,

a scuola abbiamo appena finito di studiare la Divina Commedia.

E’ stato un tema abbastanza interessante, ma la parte più divertente è stata sicuramente l’Inferno, soprattutto quando il professore ci ha proposto il gioco di scegliere in quale girone infernale avremmo messo lui e i compagni.

Dante ha strutturato i gironi dell’Inferno basandosi sui peccati che secondo lui c’erano nella società della sua epoca, certamente adesso i tempi sono cambiati parecchio e forse occorrerebbe aggiungere qualche nuovo cerchio per i peccati che nel Trecento non esistevano.

Quali nuovi tipi di dannati e quali nuove pene ci saranno oggi all’Inferno?

Ho pensato, caro diario, di proporti un gioco: io ti descrivo le punizioni e tu devi indovinare chi sono i condannati a cui le ho associate. Iniziamo.

Il primo “girone” è semplice.

I dannati sono costretti a una specie di gioco di Pollyanna che dura per l’eternità: sono obbligati a trovare in ogni situazione un aspetto positivo e se non lo trovano, devono bere un bicchiere di acqua salata come le lacrime.
Che peccatori sono?

Di sicuro l’hai capito subito che sto parlando delle persone tristi, di quelli che non riescono a vedere il lato positivo delle cose, che non riescono a gioire di quello che hanno, ma solo a rattristarsi per quello che manca loro, e che con i loro sospiri rendono tristi anche gli altri.

Un’altra domanda.
Dove li collocheresti? Nell’alto Inferno o nel basso Inferno?

Su questo argomento si potrebbe discutere.
Io li collocherei più o meno al centro. Non troppo in alto, perché una persona quando è triste diventa pessimista, non riesce ad apprezzare il mondo e quindi le opere di Dio che lo circondano. Non li metterei neanche troppo in basso, perché comunque non mi sembra un peccato così grave e poi può capitare a tutti di essere tristi.

Ho voluto anche pensare a un guardiano per questo girone e, dopo avere riflettuto un po’, ho scelto Bacco, dio romano dei festeggiamenti e quindi anche dei divertimenti e della felicità.

Lo sapevi che nel Medioevo la tristezza era considerata l’ottavo vizio capitale?
Hanno poi deciso di toglierlo perché si pensava che non influisse sul mondo, ma io non sono d’accordo perché queste persone rischiano di far credere ai bambini e ai ragazzi che la vita sia solo fatiche e difficoltà e questo non aiuta i giovani a crescere.

Secondo te, dove andrebbero collocate queste persone che danneggiano la natura e che mettono a rischio la sopravvivenza del nostro pianeta?

Io lo considero un peccato piuttosto grave perché non solo non apprezzano tutte le bellezze di cui Dio ci ha circondati e non riescono a gioirne, ma addirittura le danneggiano senza scrupoli e consapevolmente.

Assegnerei loro il settimo girone: che ne dici, sono stata troppo buona?

Passiamo al mio personale secondo “girone” aggiuntivo, anche qui non ti sarà difficile indovinare. In questo caso i dannati devono mangiare dei rifiuti di plastica.
Che peccatori sono?

Non avrai avuto dubbi sul fatto che si tratta delle persone che inquinano, che gettano i rifiuti per terra o nel mare, senza curarsi dell’ambiente e delle altre creature che popolano il mondo, che agiscono come se loro fossero i padroni della Terra e non i suoi ospiti.

Per trovare un guardiano per questi dannati mi ci è voluto parecchio tempo, ho anche fatto delle ricerche su internet, ma alla fine ho scelto: Plinio il Vecchio, perché fu il primo a scrivere un’enciclopedia sulla natura.

Ora ti devo lasciare, torno a studiare,

Spero che impegnandomi a scuola mi possa guadagnare almeno il Purgatorio!

Se mi verranno in mente altre colpe e altre punizioni le condividerò con te.

Per ora posso solamente dirti: "A presto!"

Francesca