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Dolci leggende

by piesse

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Dolci Leggende
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a cura della classe 5ème 
della Sezione Italiana del Collège Les Hauts Grillets
di Saint Germain en Laye.
Ins. Piera Sanna
Introduzione

Per dare spazio alla fantasia, sui dolci che abbiamo scelto da far conoscere ai ragazzi di Morbegno, nostri corrispondenti per il progetto E-twinning, ci siamo immaginati delle brevissime leggende.

Buona lettura
La classe 5ème
IL TORRONE
di Sveva Zilli Romanelli e Lucia Mauri
Verso l’inizio del ‘900, in Piemonte viveva un prete di nome Bruno. Egli era non solo un buon prete, ma anche un ottimo cuoco. Amava tutto quello che fosse costituito essenzialmente di zucchero, per questo, malgrado tutti i suoi sforzi, pesava oltre il quintale.
I fedeli che andavano a messa ogni domenica erano disgustati dall’ostia: essa sapeva di cartone e la gente pur di non mangiarla se la infilava in tasca. Cosi un giorno si mise ai fornelli: prese lo zucchero dal suo ripostiglio segreto, ci aggiunse tanto miele e qualche uova. Visto che il colore era bianco ci aggiunse tre manciate di pistacchi. Ottenne una pasta dura che ricopri d’ostia.
La domenica seguente, durante il rito della comunione, il prete distribuì la sua creazione. Fu un successo: I fedeli trovarono questa nuova ostia eccellente. Molti chiesero la ricetta di questa nuova e saporita specialità e tutti erano curiosi di scoprire il nome di questa nuova ricetta, ma il prete non ci aveva pensato.
Dato che la chiesa contava numerose torri, Don Bruno decise di chiamare il suo dolce “torrone” in loro onore.
Fu cosi che nacque il torrone.
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