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PER NON DIMENTICARE

by Studenti I.C. "Beltrami" Omegna

Cover

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I.C. "F. M. BELTRAMI"
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Anno Scolastico 2020/2021
Indice

- Testimonianze dell'olocausto:
P. Levi, A. Franck, L. Segre... pag.3-4-5
- L'arte al tempo dell'olocausto... pag.6
motivazioni, manifesto visivo, riflessioni d'autore... pag.7-8-9
- Riflessioni d'autore... pag.10-11-12-13
- Cercare la poesia nascosta... pag.14-15-16-17
- Musica nei campi di concentramento... pag.18-19-20
- Simboli del dolore... pag.21
- Disegni... pag.22
- Poesie "mio nonno figlio della guerra"... pag.22-23-24
- Il Jazz nella seconda guerra mondiale... pag.25
- Musica dal vivo... pag.26-27
- Insieme per non dimenticare... pag.28-29
Primo Levi
L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità
da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria.
Primo Levi
Primo Levi è uno scrittore italiano, autore di racconti, memorie, poesie, saggi e romanzi.
Partigiano, antifascista, il 13 dicembre 1943 venne arrestato, mandato in un campo di raccolta e successivamente deportato nel campo di concentramento di Auschwitz in quanto ebreo.
Scampato al lager, tornò in Italia, dove si dedicò al compito di raccontare le atrocità viste e subite.
Anna Frank
Non penso a tutta la miseria ma alla bellezza che rimane ancora.
Anna Frank
Anna Frank è una giovane ebrea tedesca, divenuta simbolo della Shoah per due motivi:
- il suo diario, scritto nel periodo in cui lei e la sua famiglia si nascondevano dai nazisti;
- la tragica morte nel campo di concentramento di Bergen-Belsen.
Visse gran parte della sua vita ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, dove la famiglia si era rifugiata dopo l'ascesa al potere dei nazisti in Germania.
Liliana Segre
L'indifferenza è più colpevole della violenza stessa.
Liliana Segre
Liliana Segre è un'attivista politica italiana, 
superstite dell'olocausto e testimone della Shoah italiana.

Il 19 gennaio 2018 è stata nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per avere illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale.
L'Arte al tempo dell'Olocausto
"motivazioni"
L'arte nel periodo dell'Olocausto è stata il prodotto di tanti artisti che furono coinvolti nelle persecuzioni politiche e razziali messe in atto dalla Germania nazista e dai suoi alleati tra il 1933 e il 1945.
Nei ghetti, nei campi di concentramento, negli accampamenti dei partigiani e nei campi dei rifugiati, l'arte fu un modo per esprimere i contrastanti sentimenti di dolore, sgomento, rivolta, speranza delle vittime.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, è diventata, uno strumento della memoria per le generazioni successive.
Numerosi artisti furono coinvolti nell'Olocausto perché ebrei o a causa delle loro idee politiche. L'arte stessa divenne terreno di scontro, facendosi il nazismo promotore di un proprio stile distintivo che bollava come "arte degenerata" l'espressionismo, l'astrattismo e ogni tendenza artistica anti conformista.
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