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Il tesoro disperso

by Classe I D

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-IL TESORO DISPERSO-
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C'era una volta, un ragazzino di nome Jack. Lui e la sua famiglia vivevano in una catapecchia nel bosco ed essendo poveri e non avendo cibo si sfamavano con il latte che producevano grazie alla loro mucca e con qualche frutto che prendevano nel bosco. Un giorno Jack uscì fuori per mungere la mucca ma non la vide e si accorse che il cancelletto del suo recinto era aperto. Jack andò dunque nel bosco a cercare la sua mucca, ma perlustrandolo non la trovò, notò invece una stranezza in esso. Quel giorno il cielo era molto soleggiato, quindi il bosco era luminoso, eccetto un'unica parte che era oscurata e coperta da rami e foglie, che sembravano piazzati lì di proposito.
Jack attraversò i rami che ostacolavano il percorso e appena poté vedere, rimase a bocca aperta. Davanti ai suoi occhi, per la prima volta in tutta la sua vita, c'era un' enorme nave. Incuriosito, Jack salì su di essa e non appena fece qualche passo, sentì una tegola scricchiolare. Jack l'alzò e vide un sacco, dove dentro trovò uno specchio. Era un semplice specchio come tutti gli altri, con una cornice marrone. Non appena sentì dei passi avvicinarsi sempre di più, Jack rimise subito tutto com'era prima e si nascose dietro dei barili.
C'era una volta, un ragazzino di nome Jack. Lui e la sua famiglia vivevano in una catapecchia nel bosco ed essendo poveri e non avendo cibo si sfamavano con il latte che producevano grazie alla loro mucca e con qualche frutto che prendevano nel bosco. Un giorno Jack uscì fuori per mungere la mucca ma non la vide e si accorse che il cancelletto del suo recinto era aperto. Jack andò dunque nel bosco a cercare la sua mucca, ma perlustrandolo non la trovò, notò invece una stranezza in esso. Quel giorno il cielo era molto soleggiato, quindi il bosco era luminoso, eccetto un'unica parte che era oscurata e coperta da rami e foglie, che sembravano piazzati lì di proposito.
Jack attraversò i rami che ostacolavano il percorso e appena poté vedere, rimase a bocca aperta. Davanti ai suoi occhi, per la prima volta in tutta la sua vita, c'era un' enorme nave. Incuriosito, Jack salì su di essa e non appena fece qualche passo, sentì una tegola scricchiolare. Jack l'alzò e vide un sacco, dove dentro trovò uno specchio. Era un semplice specchio come tutti gli altri, con una cornice marrone. Non appena sentì dei passi avvicinarsi sempre di più, Jack rimise subito tutto com'era prima e si nascose dietro dei barili.
Jack vide salire delle persone sulla nave e sentì loro parlare. Erano le voci di bambini, accompagnate da quella di un signore e di una ragazzina. Armando disse ad uno dei bambini, che faceva parte dei "bambini sperduti" , di prendere lo specchio. Jack si ricordò di esso e pensò che Armando volesse specchiarsi, invece lo vide avvicinarsi al timone della nave e arrivato lì, infilò lo specchio al suo centro. Subito dopo, Armando pronunciò una filastrocca: "Oh... specchio, specchio, delle mie brame permetti a questa nave di poter volare" e sullo specchio apparve una faccia. Ad un certo punto la nave si alzò da terra di circa 3-4 metri e Jack si rese conto di non poter più scendere dalla nave.
Armando andò al timone e ad un certo punto la nave si mosse velocemente e Jack vi scivolò al centro. Armando se ne accorse e disse a Jane di andare al timone e con uno sguardo serio e con voce acuta disse: "Tu chi sei e cosa ci fai qui? "Ho trovato questa nave e..." disse jack. "Ok niente chiacchiere, seguimi!"
Armando portò Jack nella cantina della nave e gli disse di rimanere lì finché lui non fosse tornato e Jack annuì. Passata un'oretta, Jack si annoiò e decise di uscire dalla cantina. Jane era al timone mentre gli altri bambini giocavano ad "acchiapparella". Jack notò che la porta della cabina di Armando era socchiusa e lui origliò, sentì Armando parlare di un tesoro e che li stava sfruttando per arrivare al luogo del tesoro, per poi tenerlo per sé. Jack, convinto di dire agli altri che Armando li stava sfruttando, indietreggiò facendo scricchiolare un'altra tegola. "Tu che fai? Stavi origliando?" "Ehm, io.." disse Jack." Adesso sono davvero stufo di te" Ci penserò io a te"; Armando riportò Jack in cantina stavolta chiudendo la porta a chiave.
Jack vide salire delle persone sulla nave e sentì loro parlare. Erano le voci di bambini, accompagnate da quella di un signore e di una ragazzina. Armando disse ad uno dei bambini, che faceva parte dei "bambini sperduti" , di prendere lo specchio. Jack si ricordò di esso e pensò che Armando volesse specchiarsi, invece lo vide avvicinarsi al timone della nave e arrivato lì, infilò lo specchio al suo centro. Subito dopo, Armando pronunciò una filastrocca: "Oh... specchio, specchio, delle mie brame permetti a questa nave di poter volare" e sullo specchio apparve una faccia. Ad un certo punto la nave si alzò da terra di circa 3-4 metri e Jack si rese conto di non poter più scendere dalla nave.
Armando andò al timone e ad un certo punto la nave si mosse velocemente e Jack vi scivolò al centro. Armando se ne accorse e disse a Jane di andare al timone e con uno sguardo serio e con voce acuta disse: "Tu chi sei e cosa ci fai qui? "Ho trovato questa nave e..." disse jack. "Ok niente chiacchiere, seguimi!"
Armando portò Jack nella cantina della nave e gli disse di rimanere lì finché lui non fosse tornato e Jack annuì. Passata un'oretta, Jack si annoiò e decise di uscire dalla cantina. Jane era al timone mentre gli altri bambini giocavano ad "acchiapparella". Jack notò che la porta della cabina di Armando era socchiusa e lui origliò, sentì Armando parlare di un tesoro e che li stava sfruttando per arrivare al luogo del tesoro, per poi tenerlo per sé. Jack, convinto di dire agli altri che Armando li stava sfruttando, indietreggiò facendo scricchiolare un'altra tegola. "Tu che fai? Stavi origliando?" "Ehm, io.." disse Jack." Adesso sono davvero stufo di te" Ci penserò io a te"; Armando riportò Jack in cantina stavolta chiudendo la porta a chiave.
"Vedremo se adesso uscirai!" Jack rimase lì per qualche oretta, finché uno dei bambini non aprì la porta dicendo: "Oh ciao.." "Finalmente!" esclamò Jack. "Vi sta imbrogliando, non vi darà nulla in cambio." "E ti aspetti che io ti creda?" "Se non mi credi, Armando ha una mappa nel cassetto nella sua cabina." Il bambino andò a controllare ed effettivamente jack aveva ragione. È solo un imbroglione. Il bambino raccontò quello che era successo anche agli altri eccetto ad Armando e tutti decisero dunque di mettersi contro di lui, ma di non farlo notare subito.
Tutti insieme crearono un piano: "derubare Armando". La loro idea era quella di intrufolarsi nella cabina di rubargli la mappa. Questa era però una cosa difficile da fare , dal momento che Armando aveva chiuso la cabina a chiave quindi avrebbero dovuto prendere le chiavi che Armando portava con sé.
Jack riuscì lentamente a prendere le chiavi e ad aprire la porta, prese la mappa e proprio quando stava per uscire e infilarla nella sua borsa, Armando gli venne incontro e gli disse: "Cosa ci facevi nella mia cabina e cosa hai messo nella borsa?", Armando gliela strappò con forza e prese la mappa. Non appena Jack stava per scappare, Armando lo acchiappò dalla maglietta e lo attaccò ad una corda. Un bambino si avvicinò cautamente per aiutarlo a tagliarla, ma Armando lo vide e intrappolò tutti in un'unica grande corda. Jack notò che al suo fianco c'era la spada di legno con cui spesso giocavano i bambini, quindi la passò in mano ad ognuno così da poter tagliare la corda. Da dietro, tutti insieme presero la corda e intrappolarono Armando. Insieme osservarono la mappa, ma proprio quando non se lo aspettavano, Armando si alzò e colpì Jane, che si trovava al timone.
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