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Il gabbiano Salvatore

by I bambini della classe terza della scuola primaria "Bruno Ciari" di Cocomaro di Cona

Pages 2 and 3 of 33

IL GABBIANO SALVATORE
Una storia inventata dai bambini della scuola primaria "Bruno Ciari" di Cocomaro di Cona
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C'era una volta un gabbiano che abitava su una scogliera vicino al mare; questo gabbiano era molto strano, diverso da tutti gli altri perché aveva le ali piccolissime e un becco grande e grosso: per questo non poteva volare però era bravissimo ad aprire le conchiglie per mangiare i molluschi. 
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Era nato così ma i suoi amici lo prendevano in giro perché era brutto e lo chiamavano "Picchiatello" perché assomigliava ad un picchio per via del becco ma anche perché non sembrava normale come gli altri. 
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Tutti i giorni, quando i gabbiani andavano a pescare, lo lasciavano da solo e lui piangeva perché nessuno gli voleva bene. 
Un brutto giorno però venne un uomo cattivo che, con una rete, catturò tutti i gabbiani che stavano pescando perché doveva portarli ad un altro uomo che voleva fare una mostra di uccelli. Picchiatello, che era sulla scogliera, vide tutta la scena da lontano e svenne per la paura e l'emozione.
Mentre stava ancora dormendo, l'uomo cattivo arrivò sulla terraferma, vide Picchiatello che dormiva svenuto e gli sembrò un uccello raro e mai visto; così lo catturò e lo mise in una gabbia a parte. 
Quando Picchiatello si svegliò, si ritrovò in una grande cantina chiuso in una piccola gabbia di legno ed attorno a sé vide tanti uccelli di tutte le specie imprigionati; in lontananza gli sembrò di riconoscere anche i suoi compagni gabbiani rinchiusi in una voliera di legno. Cominciò a piangere disperato perché aveva paura che gli facessero del male ma nessuno lo poteva sentire perché là dentro piangevano tutti. 
Alla notte però gli si accese come una lampadina in testa e si ricordò di avere un becco grande e grosso che era robustissimo così cominciò a beccare le sbarre di legno finché riuscì a romperle e quindi a liberarsi. 
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