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by Classe 3° AI.C. Bassa Sabina
plesso Montopoli
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DICIAMO STOPAL BULLISMO!
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"Ai nostri alunni ......
affinché sappiano guardare la "diversità", con gli occhi di chi la diversità non sa nemmeno cosa voglia dire!
Le Maestre
affinché sappiano guardare la "diversità", con gli occhi di chi la diversità non sa nemmeno cosa voglia dire!
Le Maestre
INTRODUZIONE
PERCHE' PARLARE DI BULLISMO A SCUOLA?
PERCHE' PARLARE DI BULLISMO A SCUOLA?
Il bullismo non racchiude solo episodi isolati come atteggiamenti provocatori o derisioni, ma anche vere e proprie vessazioni: dai maltrattamenti fino ad aggressioni, intenzionali e continuate, che coinvolgono soprattutto la fascia d’ età tra i 7 e i 18 anni. Un atteggiamento che manifesta difficoltà di relazioni sia da parte dei cosiddetti "bulli", che vogliono legittimare la loro presunta superiorità attraverso scontri fisici o verbali su ragazzi più deboli, sia da parte delle "vittime" che per paura spesso sono costrette a subire le persecuzioni, emarginandosi dal gruppo sempre di più.
Il bullismo ha cominciato ad essere analizzato e interpretato come una vera forma di “devianza” solo in tempi abbastanza recenti. Un tempo si tendeva ad inquadrare il problema come inevitabili conflitti infantili o adolescenziali, una sorta di rito di passaggio correlato alla particolare fase di crescita.
Secondo la Dichiarazione internazionale di Kandersteg del 2007, il bullismo è un fenomeno che coinvolge 200 milioni tra bambini e ragazzi.
Più comunemente il bullismo si manifesta nella sua variabile verbale che consiste in minacce, provocazioni, offese e prese in giro ripetute, ma anche in altre forme come l’ esclusione, l’ isolamento intenzionale dal gruppo e la diffusione di informazioni riservate o calunniose sul conto della vittima.
I genitori non vengono quasi mai a conoscenza direttamente dal proprio figlio dei maltrattamenti subiti. Ciò per diversi motivi, che variano da carenze affettive come, all’ opposto, da un desiderio di distacco dai genitori che magari al contrario vorrebbero instaurare un dialogo.
Così, gli adulti ed in particolare gli insegnanti, poichè il bullismo nasce soprattutto nelle scuole, fanno fatica a capire quando ci sono questi problemi.
Il bullismo ha cominciato ad essere analizzato e interpretato come una vera forma di “devianza” solo in tempi abbastanza recenti. Un tempo si tendeva ad inquadrare il problema come inevitabili conflitti infantili o adolescenziali, una sorta di rito di passaggio correlato alla particolare fase di crescita.
Secondo la Dichiarazione internazionale di Kandersteg del 2007, il bullismo è un fenomeno che coinvolge 200 milioni tra bambini e ragazzi.
Più comunemente il bullismo si manifesta nella sua variabile verbale che consiste in minacce, provocazioni, offese e prese in giro ripetute, ma anche in altre forme come l’ esclusione, l’ isolamento intenzionale dal gruppo e la diffusione di informazioni riservate o calunniose sul conto della vittima.
I genitori non vengono quasi mai a conoscenza direttamente dal proprio figlio dei maltrattamenti subiti. Ciò per diversi motivi, che variano da carenze affettive come, all’ opposto, da un desiderio di distacco dai genitori che magari al contrario vorrebbero instaurare un dialogo.
Così, gli adulti ed in particolare gli insegnanti, poichè il bullismo nasce soprattutto nelle scuole, fanno fatica a capire quando ci sono questi problemi.
WARM-UP
Siamo partiti da qui...
Siamo partiti da qui...
Progetto di Nickelodeon, network di intrattenimento per ragazzi, che insieme a Telefono Azzurro, hanno dato vita ad una campagna di sensibilizzazione sul fenomeno del "Bullismo". L'intenzione di questo progetto, sostenuto da "Famiglia Cristiana", e' quello di portare alla luce in maniera decisa questo problema.
dal video al FUMETTO!
Dopo aver visto il video, c'è stato un momento di "brainstorming" sul significato della parola "Bullismo", individuandone le cause e conseguenze. Successivamente, hanno realizzato attraverso la tecnica del Fumetto un libricino con sei scene rappresentative del video, interpretando loro stessi i personaggi, registrando la loro voce.