Book Serena Giarmoleo

CENNI GENERALI SULL'INCLUSIONE SCOLASTICA

L’inclusione scolastica mira a calibrare l’azione della didattica facendo riferimento ad un contesto educativo, attuando una strategia finalizzata alla partecipazione e al coinvolgimento di tutti gli studenti.
Per garantirne il raggiungimento, sarà necessario creare un buon clima di classe, che favorisce un buon apprendimento con sviluppo di senso di appartenenza e interdipendenza positiva.
Avviare processi metacognitivi, con cui accrescere il senso di autoconsapevolezza e del proprio stile di apprendimento, nonché di consapevolezza di sé, aumenta l’autostima e la motivazione da parte di ciascun allievo.
L’alunno deve essere reso protagonista del processo di apprendimento attraverso la costruzione di relazioni empatiche che contribuiscano alla costruzione del sé, alla formazione dei legami interpersonali e ad un buon rapporto con l’ambiente.

L’inclusione degli alunni in situazioni di svantaggio cognitivo, fisico e culturale, è realizzata attraverso percorsi individualizzati, in stretta interazione tra famiglia, scuola e territorio. Nel programmare gli interventi specifici, calibrati sulle esigenze e sulle potenzialità degli alunni, la nostra scuola si orienta verso esperienze didattiche alternative, che mettono in primo piano il ruolo attivo di tutti gli alunni all’interno della classe, per favorire l’apprendimento cooperativo e il tutoring, attraverso strumenti efficaci per lo sviluppo della persona nell’apprendimento, nella comunicazione e nella socializzazione.
La scuola che s’intende realizzare, infatti, è una comunità di stimolo e sostegno per tutti gli allievi, compresi i ragazzi con difficoltà. È nostra convinzione che l’integrazione non si esaurisca con l'inserimento nelle classi dei soggetti diversamente abili, ma è estremamente importante che l'accoglienza faccia rafforzare il senso di appartenenza e contribuisca alla concreta realizzazione del diritto allo studio costituzionalmente garantito.

LA MIA ESPERIENZA COME TIROCINANTE

Nella mia esperienza come tirocinante ho avuto modo di conoscere L., una ragazza che frequenta la quinta classe della sezione C. L. presenta una disabilità intellettiva media.
E' stato un incontro che mi ha arricchito sia professionalmente che umanamente: assieme abbiamo potenziato le sue aree di miglioramento e la sua autonomia personale. Assieme abbiamo creato un ambiente favorevole alla sua concentrazione. L. mi ha dato la possibilità di confermare la mia scelta e vocazione.

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