La fabbrica della fantasia 

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Son maniglia Meraviglia apro la porta di chi mi piglia, son gentile e prudente e non ho neanche un dente. Riccardo

Sono vecchio e scassato perché ho sempre lavorato sia nei campi che nei giardini coi miei denti sopraffini. Non ho un colore definito perché sono quasi arrugginito. Il mio padrone Giovannino mi ha messo a riposo nello stanzino riesco ancora a lavorare spero me lo lascino fare. Noemi M.

METTO NELLE MANI LA FANTASIA PER REALIZZARE UNA MAGIA

Ho comprato un oggetto strano con tre piedi ed una mano. L’ho messo sul comodino per far luce durante il pisolino la sua luce é tutta blu come il cielo lassù Questo oggetto strampalato e un candeliere colorato. Jacopo

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Gianfranco Maretti Tregiardini nasce a Felonica piccolo comune del Mantovano nel 1939 da famiglia contadina. Frequenta le magistrali a Ferrara, dove ha approfondito lo studio e l'ascolto della musica, che coltivò per tutta la sua vita. Dopo il diploma magistrale, iniziò subito ad insegnare alle scuole elementari. Insegna ai bambini ad ascoltare la musica, la natura e se stessi, a disegnare, a leggere e scrivere poesie.

Sono bricco piccolino, e gioco sempre con il cucchiaino salto di qua e salto di là mentre la mamma spolvererà. Porto l'acqua sul tavolo ogni giorno e disseto dopo la pasta al forno. Giada

La lattina di aranciata é sempre affaticata, se non vuole esser toccata ti dá una martellata. Tutta ammaccata la lattina, é finita in cantina. Il povero coperchio l’ha cercata ma un bussolotto di latta è diventata. Mia

Il vecchio staccio con in testa uno straccio rastrella il prato tutto arruffato. Ogni giorno aiuta il contadino a tenere in ordine il giardino. Samira

Prendendo spunto dei componimenti di GIANFRANCO MARETTI gli alunni si cimentano a rivisitare le poesie in maniera originale dandone una loro interpretazione. Lo scopo della raccolta è personificare gli oggetti di uso comune

Sono un piatto e sono più grande di un gatto. Mi piace navigare e per questo voglio nuotare. Incontro forchette, cucchiai e tazzine e anche ciotole carine. Forchetta e coltello sono miei amici pentole e mestoli miei nemici. Amo tanto viaggiare in alto mare con la mia barca spettacolare. Se un giretto con me vuoi fare ti prego non ti spaventare perché l’oceano ti farò incontrare. Carlo

Ho in mano una valigia tutta piena di magia la magia porta via ogni malinconia. Edoardo

Nella cantina di Matteo si nasconde un grande trofeo. Ha quattro gambe affusolate con uno schienale di patate. Si crede un trono dalle gambe d'oro invece è solo un pezzo di legno che lascia il segno. Vuole fare la regina di tutte le cose in cantina. Nada

Son di rosso tutto vestito e mai nessuno ho colpito. Sono rosso fiammeggiante un po’ brighella e po’ importante vivo in piazza Dante e mi usano per chiudere le ante. Aiuto il carpentiere a costruire case e cantiere. Un giorno sul fuoco son finito dentro la pentola col bollito. Nicolò

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La fantasia è magia prima o poi ti porta via. Oggi vi voglio raccontare una storiella da ricordare.... guarda laggiù nel prato erboso un coniglietto strepitoso, sta cercando il suo padrone con la giacca e il pantalone, sulla testa un cappello di paglia e un asino che raglia. Ma il coniglietto si è sbagliato uno spaventapasseri ha trovato.

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Bricco bizzarro ti porto su un carro un carro tutto adornato ma il pazzo del mestolo lo ha rovinato. Emanuele

Bicchieri, bicchierini piccoli e carini cosa fate sul quei ripiani? Sfoggiamo le nostre forme a tutti quanti perché siamo brillanti e accattivanti. Se tu mi sceglierai non te ne pentirai... dentro di noi tutti i liquidi puoi versare e sulla tavola ci puoi portare. Se la mia forma ti piacerà una sorpresa rivelerà. ZOE

Sul mobile della sala c’é il mio amico Kaola tutti pensano che sia un animale strano invece mi procura luce quando sono in piano Le sue braccia sono alte al vento e ai suoi piedi c’è il cemento. Non credevo fosse vero un candeliere amico davvero mi ha regalato un cielo blu ed ora paura non ho più. Andrea Z.

Rosso, il fuoco voleva fare il cuoco, nella pentola ha preparato un buonissimo stufato aglio, cipolla, olio e vino ha messo dentro il pentolino. Il martello che aveva fame, chiese a Rosso: mi dai del pane? Pane non ne ho, ma se vuoi calore ti donerò. Il calore mi riscalda soprattutto ad ora tarda, allora avvicinati alla mia fiamma.... ma stai attento!!! Potresti aver bisogno della mamma. Thomas

Sono alto e grassottino mi vedi pure da vicino. Sono d’oro glitterato e nella vetrina sono piazzato. Sono molto spazioso e mi credo meraviglioso se mi riempi di rose adorno il tavolo delle spose. Se mi tieni sul comodino posso diventare un modellino. Sono d’oro molto pregiato e sono molto emozionato. Federico

La maniglia piglia piglia, sotto la porta c'è una biglia. Una biglia a forma di quaglia che col calor si squaglia Sofia

Ho una valigia grigia ci metto dentro una camicia, un vestito con la frangia un cappello a forma di arancia. Tutti i pensieri mi porto via nella valigia mia. Dalila

Sono mestolo Combinaguai verso il brodo che non piace mai. Sono mestolo Furbettino e sono molto birichino col mio amico Combinaguai ce ne andiamo alle Hawaii Sara

Quattro coperchi suonano e ballano portano allegria a tutta la compagnia. Sono attori, prestigiatori e amano stare sotto i riflettori per allietare gli spettatori. I coperchi ballerini si prodigano in mille inchini. Il capitano della compagnia salta sempre in allegria Giacomo

Chiodo chiodino sei forte col codino. Sei piccolo e carino ti porti sempre un catino. sei vittima dei martelli quando hanno bisogno dei cartelli. Colpo di qua, colpo di là e dolore in quantità. Se facciam la serenata dopo la spaghettata, una sbronza è scontata. E col martellino tutto addormentato chiudiamo l’evento tutto d’un fiato. Marika

Siam coperchi tutti in fila ma non usiamo nessuna pila. Uno piccolo, uno medio e uno grande Insieme formiamo la banda di Serragrande. Nelle piazza ci esibiamo con un mantello e un piano portiamo tanta allegria anche alla gente di periferia. Allo spettacolo tu verrai stai sicuro che di divertirai. Robert

Un piatto a forma di barca galleggiava sull’acqua tra mestoli, pentole e bicchieri lui ci stava volentieri. Ma un giorno poverino ha litigato con lo spazzolino, tutta colpa della mamma perché l’acqua era alta una spanna. La sua testa gli ha grattato ed una crosta gli ha lasciato. il piatto addolorato nel sapone è annegato! Alessandro M.

Sulla bancherella del mercato calici lunghi ho comprato. Il bicchiere col gambo lungo pavoneggia in mezzo al fungo . Il bicchiere col fondo piatto disseta pure il gatto. Tanti bicchieri colorati sembrano fiori in mezzo ai prati. E' arrivato Capodanno quanti bicchieri pieni si alzeranno? Emma

Siamo le carte tricolore e giochiam tutte le ore, carta bianca, carta verde e carta rossa siamo pronte alla riscossa. Carta bianca va in TV per parlare sempre di più. Carta rossa ha un divieto per il pubblico irrequieto. Carta verde lascia passare le idee da far girare. Se con noi vuoi giocare il cappello devi gettare! Diego

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Quattro sorelle girano per casa sembrano regine di una gran casata. La più bella è ta terza che ha la testata come una verza. Si crede una regina si vanta dalla sera alla mattina le sue gambe sono lunghe e alte e forti come due ante. Sul trono vuole stare ma non riesce ad arrivare. Andrea B

Sono lattina Coca Cola, e disseto ogni gola. La mia forma è arrotondata e per questo sono un po’ sbadata. nella pattumiera m’han gettata ma per fortuna son stata riciclata. Mi han dipinto un cuore rosso per amare a più non posso. un bussolotto son diventata e di questo ne sono grata. Alessandro C.

Scintillante tu sei! Lussuoso e pregiato dal colore dorato un vaso d’oro mi han regalato e sul tavolo della sala l’ho posato. Brilla come il brillante ed emana una luce sgargiante. Il tuo valore è molto importante ti custodirò dal furto di un brigante. PHOEBE

Mestolino Giorgino si è bevuto un bel crodino un crodino buono e fresco come i petali di pesco. Panciotto il mestolaccio porta con sé pure il ghiaccio I due mestoli fanno la lotta bevendo un bicchiere dì vodka. Matilde

Tre martelli duri e cocciuti dall’aspetto poco panciuti sono andati a rallegrare il concerto di Carnevale Li ha invitati il cavaliere dalle braghe tutte nere. Gli ha chiesto di suonare per la corte del reame trombe, violìni e tamburi da far scoppiare pure i muri tanto fracasso hanno prodotto che nel finale c’è stato pure il botto. Il corteo dalla piazza ha esultato come una pazza, il concerto dei martelli è finito con il pubblico che ha applaudito. Matteo

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