Book Creator

Il mostro che voleva rubare l'allegria

by rosi tiro

Cover

Loading...
Il mostro che voleva rubare l'allegria

Classe III A I.C Ilaria Alpi
A tutti i bambini a cui il coronavirus ha rubato l’allegria
e a Gianni Rodari, che ha scritto tante storie per noi bambini

con affetto a tutti Voi maestra Rosaria
C’era una volta un allegro paese affacciato sul mare di nome Allegrandia, con tante casette colorate. Le case erano di tanti colori: azzurro, arancione, rosso, blu. Ogni anno i cittadini le ridipingevano affinché risplendessero sempre sotto i raggi del sole. Ogni casetta aveva un giardino con tanti fiori profumati ed alberi di pino molto alti, ciascuno con la propria casetta dalla quale si poteva scendere con uno scivolo. Le strade erano grandi e fatte di sanpietrini: tutte portavano ad una bella piazza dove c’erano giostre e giochi: uno scivolo rosso, delle altalene, un carosello di cavalli a dondolo, una fontana con i pesci e panchine per i genitori, decorate con stupendi disegni. Al centro del paese c’era un grande giardino pieno di fiori colorati: il sindaco ne era molto geloso, per questo aveva messo dei divieti: nessuno doveva calpestare quei meravigliosi fiori. Anche il parcogiochi era bellissimo, tutti se ne prendevano cura e non appena si rompeva un gioco, subito veniva riparato e i bambini erano sempre felici. 
Alle spalle di questo allegro paese c’era un bosco fitto fitto con alberi altissimi, pieno di allegre farfalle che danzavano al vento. I nonni raccontavano ai bambini tante storie ispirate al bosco e loro ne erano spaventati a tal punto da evitare di avvicinarsi. Al centro del paese c’era una piccola chiesetta bianca con un alto campanile, la cui campana suonava allegre note a forma di caramella solo all’ora di pranzo e di cena e allora tutti a casa. Di fronte spiccava una fontana rotonda e intorno minuscole botteghe: sarti, falegnami, sellai, maniscalchi, calzolai, boscaioli, fornai: era un paese ricco di storie e di antiche leggende.
Dallo scivolo del parco si poteva ammirare il mare, sempre calmo e pulito con l’acqua cristallina: al tramonto era ancora più bello e splendente, con la sabbia che sembrava glitterata ai raggi del sole. Da lì si potevano vedere anche le barche dei pescatori che ritornavano a riva con le reti piene di pesci. Oltre a tutte queste bellezze, i bambini avevano sempre caramelle da mangiare ed è proprio dalla loro gioia che il paese aveva preso il suo nome: ALLEGRANDIA. 
PrevNext