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Storia e storie della guerra

by Istituto Maria Ausiliatrice

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STORIA E STORIE DELLA GUERRA
progetto realizzato dalle classi terze dell'Istituto Maria Ausiliatrice
a.s. 2019-2020
In questo particolare momento storico anche noi ragazzi vogliamo contribuire, mostrandoci cittadini attivi e attenti.
Come ogni anno, la nostra scuola ha pensato ad un progetto per coinvolgere i ragazzi di terza, un filo conduttore che ci portasse da settembre fino a giugno. A partire dal programma dell'anno che prevede lo studio del Novecento e delle guerre mondiali, ci siamo orientati a scoprire come è stata vissuta la guerra, in particolare nel nostro territorio, attraverso testimonianze e monumenti.
Tutto è iniziato a settembre: abbiamo scelto come meta del nostro viaggio di istruzione Trieste e abbiamo scoperto quanto il suo territorio sia stato profondamente colpito durante le guerre. Abbiamo visitato le trincee, le foibe, la Risiera...il dramma della guerra non era più solo sui libri di storia, ma prendeva vita sotto i nostri occhi. 
Poi, grazie alla stretta e preziosa collaborazione con l'ANPI di Castellanza, abbiamo potuto conoscere e incontrare tanti testimoni: il signor Castiglioni, la signora Minotti Cerini, il signor Cusaro, la signora Zannini, il signor Roveda, la signora Colombo Passoni...le loro storie e i loro ricordi, che troverete sfogliando questo libro, ci hanno emozionato e coinvolto. 
Abbiamo poi cercato nelle nostre case, nelle nostre città, nelle nostre storie...quante cose abbiamo scoperto! Lettere di nonni e bisnonni, racconti, foto, monumenti e documenti. 
Ci siamo accorti che oltre alla “Storia” ci sono le “storie” fatte di amicizie, fragilità, paure...
Avremmo dovuto e voluto raccontare tutto questo attraverso una mostra e una performance teatrale ma, dato che ormai la scuola è a distanza, speriamo di raggiungervi con questo nostro elaborato. 
Sfogliando le pagine di questo libro troverete il frutto del nostro lavoro e potrete prendere parte alla nostra mostra, leggendo e ascoltando comodamente seduti a casa vostra! 
Certi che non dimenticheremo mai cosa vuol dire diventare “testimoni”, ringraziamo Voi lettori e il Comune di Castellanza per averci aiutato a raggiungervi! 
Buona lettura!
I ragazzi di 3^A e 3^B dell'Istituto Maria Ausiliatrice
Arpano Caterina 3^A
Mia nonna paterna Rosaria è nata e ha vissuto per un periodo della sua vita a Manfredonia (provincia di Foggia) in Puglia.
Durante la seconda guerra mondiale lei aveva 9 anni e il giorno del suo onomastico ci furono i bombardamenti a Foggia . Lei e la sua famiglia dovettero trasferirsi.
Nel periodo in cui stava nella piccola città andava in giro a sistemare le case degli anziani siccome non andava più a scuola (interruppe gli studi in quinta elementare).
Dopo qualche mese, il giorno del suo decimo compleanno, ritornò a Manfredonia che non era stata bombardata, come aveva previsto Padre Pio che l’aveva benedetta.


In questa foto è raffigurata la famiglia di mio nonno paterno nel periodo fascista.
La foto venne scattata quando nacque il decimo figlio Zefferino Arpano.
A quei tempi il duce Benito Mussolini premiava con del denaro le famiglie con almeno 10 figli.
I maschietti di questa foto sono tutti vestiti da Balilla.











Monumento ai caduti a Castellanza
“Castellanza ai suoi figli caduti per la patria” 
Banfi Francesco 3^A
Mia nonna paterna Angela ha vissuto nel periodo della grande guerra, era una piccola ragazza che abitava a Busto Garolfo con i suoi genitori. Mia nonna, durante i bombardamenti che sono stati fatti a Milano, era molto spaventata perché ha sempre pensato che magari una bomba sarebbe finita nella sua città, per fortuna non fu così ma era comunque molto spaventata vedendo sorvolare gli aerei carichi di bombe. Mi ha raccontato del frastuono delle sirene anche se era molto distante da Milano, ogni volta che il megafono suonava Angela aveva molta paura e pregava perché nessuno venisse ucciso dalle bombe. La cosa che più mi ha colpito è il modo con cui mia nonna mi ha raccontato la sua storia, era come se lei fosse nei bunker sotterranei.
Monumento ai carabinieri: Castellanza
Rappresenta i carabinieri caduti durante la guerra
Monumento a Don Carlo Gnocchi: Castellanza
Rappresenta la figura di Don Carlo Gnocchi che durante la seconda guerra mondiale si arruola come cappellano volontario tra gli alpini, con i quali vive la tragica ritirata di Russia. Si salva per miracolo, ed accoglie al rientro gli orfani di guerra e bambini straziati dalle bombe realizzando quell'opera che gli fece guadagnare sul campo il titolo di "padre dei mutilatini".
Monumento ai caduti: Castellanza
E' una lunga fila di pietre dove su ognuna di esse c'è scritto il nome del deceduto tra cui un amico di mia nonna.
Monumento ai caduti: Cimitero di Legnano
Raffigura i caduti per la patria ovvero i morti della prima e della seconda guerra mondiale
Monumento ai caduti: Cimitero di Legnano
Questo è un altro monumento ai caduti che si trova sempre nel cimitero di Legnano e raffigura i caduti e i dispersi nella prima e seconda guerra mondiale
Monumento ai caduti durante le guerre: Cimitero di Legnano
Questo monumento mette in primo piano la scritta che ritrae i caduti che sono morti per amore. In questo periodo è morto mio nonno materno che non so se è morto per guerra.
Bellemo Andrea 3^A
Il Bunker di Marnate è una costruzione militare della Seconda Guerra Mondiale, con lo scopo di essere utilizzato come un bunker industriale, si rivelò nascondiglio dell'oro nazista.
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