Giovan Battista Pergolesi
Stabat Mater
Stabat Mater
In Memoriam
Chiesa Collegiata San Giovanni Battista Ceccano
Sabato 26 febbraio 2022, ore 18:00
Sabato 26 febbraio 2022, ore 18:00
Preghiera per la pace
O MARIA, Regina della pace: fa' che non ci stanchiamo mai di pregare, sperare, operare per la grazia, la pace e la prosperità di tutte le nazioni.
O SIGNORA DI FATIMA: fa' che Occidente e Oriente siano uniti da un ponte di grazia e di fraternità, ponte di unità e pace per la Chiesa e per le Nazioni.
O VERGINE DELLA TENEREZZA di Kiev e di Mosca: aiuta Oriente e Occidente a riscoprire il tesoro nascosto di immenso valore: tesoro di fede cristiana. tesoro di santità e preghiera, tesoro di cattedrali e monasteri, tesoro di bellezza, arte, liturgia, tesoro di fedeltà a Cristo Risorto e a Maria Assunta.
O REGINA DELLA PACE, Prega per noi Amen.
O MARIA, Regina della pace: fa' che non ci stanchiamo mai di pregare, sperare, operare per la grazia, la pace e la prosperità di tutte le nazioni.
O SIGNORA DI FATIMA: fa' che Occidente e Oriente siano uniti da un ponte di grazia e di fraternità, ponte di unità e pace per la Chiesa e per le Nazioni.
O VERGINE DELLA TENEREZZA di Kiev e di Mosca: aiuta Oriente e Occidente a riscoprire il tesoro nascosto di immenso valore: tesoro di fede cristiana. tesoro di santità e preghiera, tesoro di cattedrali e monasteri, tesoro di bellezza, arte, liturgia, tesoro di fedeltà a Cristo Risorto e a Maria Assunta.
O REGINA DELLA PACE, Prega per noi Amen.
Programma
J. S. Bach
Ich ruf zu dir, Herr Jesu Christ
G. B. Pergolesi
Stabat Mater
J. S. Bach
Nun komm, der Heiden Heiland
J. S. Bach
Ich ruf zu dir, Herr Jesu Christ
G. B. Pergolesi
Stabat Mater
J. S. Bach
Nun komm, der Heiden Heiland
organo
Programma
J. S. Bach
Ich ruf zu dir, Herr Jesu Christ
G. B. Pergolesi
Stabat Mater
J. S. Bach
Nun komm, der Heiden Heiland
J. S. Bach
Ich ruf zu dir, Herr Jesu Christ
G. B. Pergolesi
Stabat Mater
J. S. Bach
Nun komm, der Heiden Heiland
organo
per voci femminili ed organo
organo
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I brani d'organo che incorniciano lo Stabat Mater sono entrambi di J.S.Bach Il primo Ich ruf' zu dir, Herr Jesu Christ - Ti invoco Signore Gesù è un corale in trio contenuto nella raccolta Orgelbuchlein. È un brano molto intimo e profondo indicato per elevare l'animo a Dio e rivolgergli la preghiera che ognuno porta nel cuore.
Lo stesso brano ha una versione per pianoforte realizzata da Busoni.
Il secondo brano Nun komm, der Heiden Heiland - Adesso vieni o Salvatore delle genti, è un corale in "organo pleno" e con il canto al pedale. Per l'esecuzione viene usato il registro ad ancia Posaune 16' che ricorda il suono della tromba lunga che suonano gli angeli nelle rappresentazioni del giudizio univeresale.
Stabat Mater
Stabat Mater dolorósa
iuxta crucem lacrimósa,
dum pendébat Fílius.
La Madre addolorata stava
in lacrime presso la Croce
mentre pendeva il Figlio.
Cuius ánimam geméntem,
contristátam et doléntem
pertransívit gládius.
E il suo animo gemente,
contristato e dolente
era trafitto da una spada.
O quam tristis et afflícta
fuit illa benedícta
Mater Unigéniti!
Oh, quanto triste e afflitta
fu la benedetta
Madre dell'Unigenito!
Quae moerébat et dolébat,
Pia Mater dum videbat
nati poenas íncliti.
Come si rattristava, si doleva
la Pia Madre vedendo
le pene del celebre Figlio!
Quis est homo, qui non fleret,
Matrem Christi si vidéret
in tanto supplício?
Chi non piangerebbe
al vedere la Madre di Cristo
in tanto supplizio?
Quis non posset contristári,
Christi Matrem contemplári
doléntem cum Filio?
Chi non si rattristerebbe
al contemplare la pia Madre
dolente accanto al Figlio?
Pro peccátis suae gentis
vidit Jesum in torméntis
et flagéllis sùbditum.
A causa dei peccati del suo popolo
Ella vide Gesù nei tormenti,
sottoposto ai flagelli.
Vidit suum dulcem natum
moriéndo desolátum,
dum emísit spíritum.
Vide il suo dolce Figlio
che moriva abbandonato
mentre esalava lo spirito.
Eia, mater, fons amóris,
me sentíre vim dolóris
fac, ut tecum lúgeam.
Oh, Madre, fonte d'amore,
fammi provare lo stesso dolore
perché possa piangere con te.
Fac, ut árdeat cor meum
in amándo Christum Deum,
ut sibi compláceam.
Fa' che il mio cuore arda
nell'amare Cristo Dio
per fare cosa a lui gradita.
Sancta Mater, istud agas,
crucifíxi fige plagas
cordi meo válide.
Santa Madre, fai questo:
imprimi le piaghe del tuo Figlio crocifisso
fortemente nel mio cuore.
iuxta crucem lacrimósa,
dum pendébat Fílius.
La Madre addolorata stava
in lacrime presso la Croce
mentre pendeva il Figlio.
Cuius ánimam geméntem,
contristátam et doléntem
pertransívit gládius.
E il suo animo gemente,
contristato e dolente
era trafitto da una spada.
O quam tristis et afflícta
fuit illa benedícta
Mater Unigéniti!
Oh, quanto triste e afflitta
fu la benedetta
Madre dell'Unigenito!
Quae moerébat et dolébat,
Pia Mater dum videbat
nati poenas íncliti.
Come si rattristava, si doleva
la Pia Madre vedendo
le pene del celebre Figlio!
Quis est homo, qui non fleret,
Matrem Christi si vidéret
in tanto supplício?
Chi non piangerebbe
al vedere la Madre di Cristo
in tanto supplizio?
Quis non posset contristári,
Christi Matrem contemplári
doléntem cum Filio?
Chi non si rattristerebbe
al contemplare la pia Madre
dolente accanto al Figlio?
Pro peccátis suae gentis
vidit Jesum in torméntis
et flagéllis sùbditum.
A causa dei peccati del suo popolo
Ella vide Gesù nei tormenti,
sottoposto ai flagelli.
Vidit suum dulcem natum
moriéndo desolátum,
dum emísit spíritum.
Vide il suo dolce Figlio
che moriva abbandonato
mentre esalava lo spirito.
Eia, mater, fons amóris,
me sentíre vim dolóris
fac, ut tecum lúgeam.
Oh, Madre, fonte d'amore,
fammi provare lo stesso dolore
perché possa piangere con te.
Fac, ut árdeat cor meum
in amándo Christum Deum,
ut sibi compláceam.
Fa' che il mio cuore arda
nell'amare Cristo Dio
per fare cosa a lui gradita.
Sancta Mater, istud agas,
crucifíxi fige plagas
cordi meo válide.
Santa Madre, fai questo:
imprimi le piaghe del tuo Figlio crocifisso
fortemente nel mio cuore.
Ecce Homo - Caravaggio
Deposizione - Caravaggio
Tui Nati vulneráti,
tam dignáti pro me pati,
poenas mecum dívide.
Del tuo figlio ferito
che si è degnato di patire per me,
dividi con me le pene.
Fac me vere tecum flere,
Crucifíxo condolére
donec ego víxero.
Fammi piangere intensamente con te,
condividendo il dolore del Crocifisso,
finché io vivrò.
Iuxta crucem tecum stare,
Et me tibi sociáre
in planctu desídero.
Accanto alla Croce desidero stare con te,
in tua compagnia,
nel compianto.
Virgo vírginum praeclára,
mihi iam non sis amára,
fac me tecum plángere.
O Vergine gloriosa fra le vergini
non essere aspra con me,
fammi piangere con te.
Fac, ut portem Christi mortem,
passiónis fac consòrtem
et plagas recólere.
Fa' che io porti la morte di Cristo,
fammi avere parte alla sua passione
e fammi ricordare delle sue piaghe.
Fac me plagis vulnerári,
cruce hac inebriári
et cruòre Fílii.
Fa' che sia ferito delle sue ferite,
che mi inebri della Croce
e del sangue del tuo Figlio.
Inflammatus et accensus,
per te, Virgo, sim defénsus
in die iudícii.
Che io non sia bruciato dalle fiamme,
che io sia, o Vergine, da te difeso
nel giorno del giudizio.
Fac me cruce custodíri
morte Christi praemuníri,
confovéri grátia.
Fa' che io sia protetto dalla Croce,
che io sia fortificato dalla morte di Cristo,
consolato dalla grazia.
Quando corpus moriétur,
fac, ut ánimae donétur
paradísi glória.
E quando il mio corpo morirà
fa' che all'anima sia data
la gloria del Paradiso.
Amen.
tam dignáti pro me pati,
poenas mecum dívide.
Del tuo figlio ferito
che si è degnato di patire per me,
dividi con me le pene.
Fac me vere tecum flere,
Crucifíxo condolére
donec ego víxero.
Fammi piangere intensamente con te,
condividendo il dolore del Crocifisso,
finché io vivrò.
Iuxta crucem tecum stare,
Et me tibi sociáre
in planctu desídero.
Accanto alla Croce desidero stare con te,
in tua compagnia,
nel compianto.
Virgo vírginum praeclára,
mihi iam non sis amára,
fac me tecum plángere.
O Vergine gloriosa fra le vergini
non essere aspra con me,
fammi piangere con te.
Fac, ut portem Christi mortem,
passiónis fac consòrtem
et plagas recólere.
Fa' che io porti la morte di Cristo,
fammi avere parte alla sua passione
e fammi ricordare delle sue piaghe.
Fac me plagis vulnerári,
cruce hac inebriári
et cruòre Fílii.
Fa' che sia ferito delle sue ferite,
che mi inebri della Croce
e del sangue del tuo Figlio.
Inflammatus et accensus,
per te, Virgo, sim defénsus
in die iudícii.
Che io non sia bruciato dalle fiamme,
che io sia, o Vergine, da te difeso
nel giorno del giudizio.
Fac me cruce custodíri
morte Christi praemuníri,
confovéri grátia.
Fa' che io sia protetto dalla Croce,
che io sia fortificato dalla morte di Cristo,
consolato dalla grazia.
Quando corpus moriétur,
fac, ut ánimae donétur
paradísi glória.
E quando il mio corpo morirà
fa' che all'anima sia data
la gloria del Paradiso.
Amen.
Stava la Madre
Stabat Mater: Stava la Madre è l’incipit di una delle più struggenti e meditative riflessioni sulla figura di Maria non gioiosa, non coronata di stelle, ma disperata, impotente, davanti la scena che nessuno vorrebbe mai vivere: la morte di un figlio.
La sequenza latina che porta il suo nome è una delle cinque sequenze, rimaste nel Graduale, che veniva cantata o recitata durante la Messa dei Sette Dolori della Madonna il 15 settembre.
Il testo, di varia attribuzione da S. Bernardo a S. Bonaventura, a Gregorio Magno, è stato finalmente ascritto a Jacopone da Todi, che lo compose tra il 1303 e il 1306. Diffuso fin dalla sua stesura tra i fedeli, fu introdotto all’interno della Messa mariana nel XV secolo. Abrogato dal Concilio di Trento, fu reintrodotto nel 1727 da papa Benedetto XIII.
La struttura poetica, che esprime l’umanità della Vergine Maria davanti la morte del figlio, è composta da 20 stanze di tre versi ciascuna, che rimano tra loro nei primi due versi. La descrizione di questo momento così intimo e delicato viene raccontata come un flashback: nelle strofe da 1 a 8 il fedele osserva impotente le emozioni e la compostezza di una Madre di fronte la morte del suo unico figlio. Dalle strofe 9 a 20, il fedele si unisce al suo dolore per sostenerla, per aiutarla a portare il peso di tanto dolore e per non lasciarla sola in un momento di tanta solitudine.
La contemplazione della figura di Maria e la sua grande umanità, racchiusa in questo piccolo testo, ha ispirato diversi compositori come Giovan Battista Pergolesi, che, nel 1735 su commissione della confraternita napoletana dei Cavalieri delle Vergine dei Dolori di San Luigi al Palazzo, per officiare la Settimana Santa, compose lo Stabat Mater, terminato pochi giorni prima della morte nel 1736 e consegnato nelle mani del suo amico Francesco Feo.