La biodiversità in Aspromonte

La Volpe in Aspromonte di Calabria

Il lupo in Aspromonte di Calabria

"Volpe" deriva dal latino vulpes, di origine ignota. C’era una volta una volpe: bastano queste parole per sapere che, in qualche modo, c’entrera' l’astuzia.

LA VOLPE

IL LUPO

Il termine "lupo" deriva dal latino lupus, a sua volta proveniente da una radice indoeuropea wlkwos, e ha mantenuto una forma simile in molte lingue indoeuropee, riflettendo l'importanza storica e culturale di questo animale.

La volpe e' un animale di medie dimensioni con muso affusolato ed allungato, ha le zampe corte e agili e una folta e soffice pelliccia dal colore fulvo tendente al rosso che muta a seconda delle stagioni.
Il suo carattere distintivo per eccellenza e' la coda, lunga e con pelame folto. La volpe ha un mantello rossiccio su dorso, testa e coda, mentre spalle, base delle orecchie e lati del corpo appaiono grigiastri per la presenza di peli neri e bianchi. Le parti inferiori del corpo e la pettorina sono bianche, mentre la coda, lunga e folta, è rossastra con l'estremità candida.

A differenza della maggior parte dei mammiferi predatori, le volpi cacciano sia di giorno che di notte. Le pupille a fessura possono essere chiuse piu' strettamente delle pupille rotonde per schermare la luce in eccesso di giorno e possono aprirsi piu' ampiamente delle pupille rotonde per far entrare piu' luce di notte.

Per loro natura le volpi non si avvicinano all'uomo. Non sono aggressive e quindi non attaccano le persone. In casi eccezionali giovani volpi o volpi semi-addomesticate possono diventare invadenti. Solitamente anche questi animali si lasciano pero' scacciare facilmente e non sono aggressivi. Spesso ci si fa guidare da un istinto protettivo e non si pensa al fatto che nutrire un selvatico in salute, e quindi in grado di procurarsi il cibo in autonomia, non giova in alcun modo all'animale.
In realtà esse sono di indole generalmente guardinga, sospettosa e dotate di olfatto e di udito acutissimi, nonché di vista buona; ma sotto gli stimoli della fame o dell'amore e nello spavento per sorpresa, perdono, forse più facilmente di altri predatori, il controllo delle proprie azioni.

La volpe e' un animale molto versatile. E' solitaria e notturna e durante il giorno si ripara sotto i cespugli, in piccoli fossi, nelle tane scavate da lei stessa o in tane di tasso abbandonate. Ha un'alimentazione molto variabile. Ama andare a caccia di notte per scovare topi, lepri, conigli, uccelli e piccoli rettili. Inoltre, come risaputo, spesso fa stragi anche nei pollai proprio durante la notte.
Possono essere avvistate anche di giorno, ma prediligono l'oscurità per cacciare ed esplorare l'ambiente. Le volpi mugolano di gioia, talvolta ululano per noia o inquietudine, squittiscono per richiamo, rarissimamente urlano per dolore, ben raramente emettono suoni che rammentano l'abbaiare di un cane.

Il peso del lupo oscilla tra i 25 e i 35 kg, per una lunghezza complessiva di circa 140 cm, oltre la coda, in genere lunga circa 40 cm. Un esemplare vive in media 10 anni, ma in cattivita' alcuni esemplari sono arrivati anche a 16 anni. I lupi si riproducono in pieno inverno tra gennaio e marzo. Dopo una gestazione di 64 giorni la femmina mette al mondo una cucciolata composta da 4 a 6 lupacchiotti. I cuccioli aprono gli occhi a 20 giorni di vita, ma iniziano a seguire il branco solo al compimento al primo anno d' età.
Un esemplare adulto in un solo giorno può spostarsi su una distanza compresa tra 1 ai 10 km, riuscendo a resistere alla fame fino a 17 giorni, all' occorrenza può ingerire fino a 9 kg di carne ( in genere tra 1,5 e 4,5 kg al giorno).

La forma della testa del lupo si presenta piu' larga rispetto al cane, con una struttura più massiccia. Gli occhi sono in posizione obliqua e le orecchie sempre rette di forma triangolare, il muso è appuntito. Un'altra caratteristica morfologica tipica del lupo sono gli occhi gialli.

Il lupo a volte attacca il bestiame degli allevatori.
Altre volte, invece, e' soggetto a bracconaggio.
Negli anni in Aspromonte, purtroppo, si sono registrati alcuni casi. L'ultimo nel 2023, in localita' Monte Scapparrone.

Il grosso esemplare era riverso su una strada sterrata e presentava un solo foro di proiettile all’altezza del cuore. Era già successo nel 2013, quando una lupa, presa al laccio e poi finita a colpi di fucile, era stata fatta ritrovare su una panchina di Brancaleone e nel 2014 quando un lupo, sempre sparato, fu fatto ritrovare con un fiocco rosso al collo sulla 106 a Condofuri. Inoltre un intero branco di lupi sarebbe stato sterminato nell’inverno 2019 nella valle dell’Amendolea nel corso di una battuta abusiva al cinghiale. (Gazzetta del Sud On line, 30 gennaio 2023).