La musica per raccontare e... raccontarsi

Kopile Kopile moj kopile Ç’ è mè llambarisin ,ohl Si bora ndata mala Zèmra ime moj jè ti Ti jè e me losin Garoffiliqi&nbsp;i kuq Ç’u bjite ndata mala ,oh Aduri mu amo vjen Zemra&nbsp;ime moj&nbsp;je ti Oj bukurezè. Me losa misht e zèimir &nbsp; E m’ le vetim ashtin oh Oj si llunazè birllandi Zèmira ime moje ti U t’mbanje tek gjishti

Fanciulla Fanciulla mia fanciulla Che mi splendi, oh Come la neve su quei monti Il mio cuore ora sei tu Tu mi stai sciogliendo. Garofanino rosso, che sei spuntato su quei monti, oh! il tuo profumo a me viene , il mio cuore ora sei tu, oh! bellezza. Mi hai sciolto la carne ed il cuore E mi hai lasciato solo l’osso, oh! Oh, come un anello di brillanti Il mio cuore sei tu Io ti tengo al dito

Bashkè ndè dejtit&nbsp; &nbsp;Sa i bukur o dejti kur ng'ò mosnjari Sa i bukur o kur jemi u e ti Sa a bukur o henza kur osht e na run e na run E sa a bukur osht kur ndir sit do t'na shkrun E shkrun nj'fjale e a shkrun pa kullur E omri kesaj fiale ja thon amùr. E tura ecur na shkojiti kjò nat Ruj dilli si ngrohet e u bo xha menat. Na vemi pir doria e ruhemi ndèr si Nani ç'u le dilli e jemi u e ti.

Insieme al mare &nbsp; Quant'è bello il mare quando non c'è alcuno Quant'è bello il mare quando siamo io e te &nbsp; Quant'è bella la luna quando ci guarda E quant'è bella quando ci scrive negli occhi &nbsp; E scrive una parola e la scrive senza colore E il nome di queste parole si chiama amore. &nbsp; E camminando ci trascorse questa notte Guarda il sole come sorge ed è già mattino. &nbsp; Noi camminiamo per mano e ci guardiamo negli occhi, ora che il sole è sorto e siamo io e te.

<a href="https://youtu.be/25ihujHSXmI">Video Vallja</a>

<a href="https://youtu.be/8L6idrIU9qM">Bukur Piçilia</a>

<a href="https://youtu.be/dqhXfhNCI3c">Video "La Sposa"</a>

<a href="https://youtu.be/ugjEiVJc2WE">Preparando ... la sposa</a>

Paper stack border

Classe 3A sec I grado Santa Caterina Albanese (Joggi)

"La musica per raccontare e…raccontarsi"

Dei canti popolari giunti fino a noi, quelli più antichi (fine anni ‘600 inizi ‘700) si eseguono a due voci: una voce canta la melodia e l’altra l’accompagnamento, che non è una seconda voce, ma serve da base armonica, come uno strumento che produce suoni gravi, più radi rispetto alla melodia.

In seguito la pratica vocale si è evoluta: una voce ripete il verso e l’altra improvvisa cantando.

In tutta la tradizione albanese cantare o anche recitare le poesie prevedeva l’accompagnamento di strumenti musicali a corde.&nbsp;

La poesia più antica, chiamata melica, dal greco melos = canto, costituisce le origini del canto greco-bizantino, che si diffuse nelle aree del Mediterraneo, per celebrare varie circostanze: le&nbsp;nozze (epitalami), i canti di lode (encomi ), i canti funebri ( treni).&nbsp;

I canti dei treni (i lamenti), venivano eseguiti anche nel giorno del Venerdi&nbsp;Santo, per ricordare la morte di&nbsp;Cristo. A Santa Caterina Albanese, tali canti si denominavano&nbsp;vaitimet, oggi lamient.&nbsp;

La Vallja è una danza popolare eseguita nel tradizionale costume: i giovani formano una catena per mezzo di fazzoletti e, guidati all’estremità da due figure, si snodano per le vie del paese eseguendo canti e rapsodie tradizionali

La polivocalità è adottata nei canti arbërësh, di cui la forma più diffusa è il “Viersh” di contenuto principalmente amoroso, viene eseguito in ogni occasione: serenate, fidanzamento, riti legati al matrimonio, ed anche nei molteplici momenti della vita sociale.

Viene eseguito sia da voci maschili che femminili, ed In gruppi misti. Questi repertori costituiscono una notevole fonte di Aggregazione sociale&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;e&nbsp;&nbsp;&nbsp;rafforzano&nbsp;&nbsp;&nbsp;lo&nbsp;&nbsp;&nbsp;spirito Comunicativo.&nbsp;

Lule e lule&nbsp; Ku vata moti&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Moj ç’ish nje herè Kur u e ti vashz Duliishim shumè mirè E lule e lule E lule e lule mace mace Se u pir ti Se u pir tji dall paçe E dalla paçe E dalla paç e oshitE virteta E zomra ima E zomra ima je ti vetam Ku vate moti Moj ç’ish nj’e herè Kur u e ti vashz Duh’shum shumè mirè&nbsp;

Fiori e fiori Dov’è andato il tempo Che c’era una volta Quando io e te, ragazza Ci volevamo molto bene. E fiori e fiori E fiori e fiori, mazzi mazzi Che io per te Che io per te sono uscito pazzo E sono uscito pazzo E sono uscito pazzo per davvero E il mio cuore E il mio cuore sei solo tu Dov’è andato il tempo Che c’era una volta Quando io e te ragazza Ci volevamo molto bene&nbsp;&nbsp;

Fjuturela ç vullari Fjiuturela ç’vullarin Thujma ti, ku veta puthara? Ku veta&nbsp;&nbsp;puthara? Ku veta e rri? Thujma se u dua t’a di N’jdara ng’a di diventarinj nj pa U pir tij ng’ a bonj mo. Veta e fjo ma ng’adorment Pse p’nzonj sembri tij. Du’t tufaram mbronda Kushillin Ku veta lanj tondin Kushin. Ti t’thom tij: Oh biri in bello.

FARFALLA CHE VOLI Farfalla che voli… Dimmelo tu, dove vai a posarti? Dove vai a posarti? Dove vai a stare? Dimmelo che lo voglio sapere &nbsp; Se non lo so, divento pazzo. Io per te non ce la faccio piu. Vado a dormire e non mi addormento Perché penso sempre a te. &nbsp; Vorrei tuffarmi nel Coscile Dove vai a lavare il tuo cuscino Per dire a te: Oh bene mio

La musica popolare albanese ha mantenuto intatte le sue caratteristiche e le sue forme fino alla fine dell’800.

La semplicità del canto e della poesia e la loro struttura molto lineare li rendono facili da esprimere e memorizzare.&nbsp;

Suldati Manat u kam partiram, Kam veta moj suldat, Me zomir t'ima t'lo U&nbsp;tij moj kit ritrat; Rirati ç' ti m'dhe mua A mbanj shtringuer ket zomra , Kta lot' ç'nxir ka sit Moi jan dreq si kulondra. I vo ket skamandili ç ti me rigallarta, E me kta dur shen Merie pir mua e rigomarta; Kit skamandil me lot A mbanj sembri t' shtringur, Vet ti pir mua je, oi, i madhi amour. E ktij ritrat tond U ktij lodhan maj t'i runj. Mar giakun t'ima U e llitrat tij t'i shktunj; Ma ti m' japin licenxin E mbjatu vinj e t' gionj. Kta si t' u bo&nbsp;t' kuqa Moi tura nxèrnur lot, Kam kem na paçenx. Moi pir t' shkonj kta mot.

Soldato Domani io devo partire Devo andare a fare il soldato E ti lascio il mio cuore E anche questa fotografia. La fotografia che tu mi hai dato La tengo sul cuore Queste lacrime che escono dagli occhi son proprio come confetti Li metto nel fazzoletto che tu mi hai regalato E che con queste mani di Madonna Per me hai ricamato. Questa tua fotografia io non mi scordo mai di guardare Ma il mio cuore tu sciogli E le lettere a te scrivo. Amore sempre ti penso E la notte pure ti sogno Ora devo andare Ma ti lascio il cuore. E appena mi daranno la licenza E subito vengo a trovarti Dobbiamo fare un grande sforzo Per salutarci Ma appena finirò il soldato Noi subito ci sposeremo.

L’organetto si è diffuso partire dalla seconda metà dell’Ottocento. A differenza della fisarmonica, l’organetto ha una doppia Intonazione: ad ogni tasto corrispondente due note, a seconda che venga premuto in apertura o in chiusura del mantice.

E’ uno strumento facile da usarsi ed anche più commerciale

Gli strumenti usati sono generalmente comuni in tutto il territorio della Calabria Settentrionale. I più importanti sono la Karramunxa (zampogna) e l’Arganeti (organetto).

Nelle serenate si usava il mandolino, sostituito successivamente dalla chitarra. La zampogna, che veniva usata soprattutto durante le processioni, è stata sostituita nel tempo dall’organetto, per la sua più facile tecnica di esecuzione e la possibilità di acquistarlo anche in un negozio. La zampogna è di costruzione esclusivamente artigianale; è quindi più preziosa e difficile da trovare.

Tutti i canti, comprese le serenate, che in genere sono dedicate alle donne di cui si è innamorati, molto spesso vengono eseguiti per contesti completamente diversi, che hanno il senso della festa e del gioire insieme.

Nel canto d’amore, molto spesso accanto alle Espressioni affettuose si trovano elementi di sdegno, quindi si perde la funzione specifica del canto stesso.

I canti tradizionali non sono riferibili ad autori determinati e quasi tutti gli elementi melodici risultano identici in molte comunità: &nbsp;questo è un segnale dell’esistenza di stretti&nbsp;legami dell’intera area albanofona.

I canti vengono tramandati oralmente, per cui la struttura si presenta facile da memorizzare ma risulta difficile da trascrivere perché nella struttura musicale occidentale, attualmente in uso non esistono segni che indicano intervalli melodici propri della cultura musicale dell’oriente.

La zampogna si compone in un numero variabile di canne di legno (generalmente quattro: due per la melodia e due per il sostegno armonico), infisse in un ceppo tronco-conico comunicante con l’internodi un otre di pelle (di capra o di pecora rivolta, che ne mantiene la forma), che funge da serbatoio di aria, per l’alimentazione continua delle canne.

Rina e zoti Tangthi tangthi kambanieli Rina bonaj vanareli Si blica ka autori Zoti veta funxunar Akortu burra akortu gr Akortu se korbi ju ha Se ka shkon, ulku Prifti’ e dhiadoma bon ka gjitonia e a bori dreq se zogu Ç’ bori bile e i le ka shtògu. e a bori dreq&nbsp;se zogu ç’bori bile e i le ka shtògu Arri arri çu e bu vata macja pir dru Çupti çapti e maràpti &nbsp;kanullinat bin kalarti. E lluri llurà Macja e miu vata ra Valla valla trikusalla leu Krishti ndir Natàlla. Tirfirì tirfirì Vata moma pir lathì E na sul dì stupefa Fjuturomi’ ma ata pela

Rina e il prete Tanghi, tanghi&nbsp;il campanello&nbsp;&nbsp; Rina faceva la mocciosa Come la bellezza all’ altare Il prete la funzione va a celebre Attenti uomini attente donne Attenti che il corvo vi mangia Perché dove passa il lupo Il prete e la capra provocano danni al vicitinato ha fatto come l’uccello che ha fatto i figli e li ha lasciati sul sambuco Arri arri, çu e bu La gatta va a fare legna ciupti ciapti e maràpti I confetti cadono dall’alto E luri e lurà La gatta e il topo sono inciampati Vallja vallja intrecciata Cristo è nato a Natale Tirfirì tirfirì Mamma è andata a raccogliere nocciole E ci ha portato 2/8 di tomolo Voliamo con quella giumenta.

Name

Safari may block some audio or video from playing automatically and ‘read to me’ will skip these. You can configure this in Safari’s preferences.