Carpe Diem_Edizione Speciale

Ritorna Carpe Diem. A quasi due anni e mezzo di distanza dall'ultimo numero, rieccoci con un'edizione speciale dedicata alla Legalità. Si riparte da una data precisa, che ha segnato una sorta di confine tra due ere. Il 21 febbraio 2020, infatti, la Barolini ha ospitato l'avvocato Giovanni Chinnici, figlio del magistrato assassinato dalla mafia nel 1983, firmando una protocollo d'intesa che l'ha fatta diventare Scuola della Legalità. Nessuno avrebbe pensato che sarebbe stato l'ultimo giorno "in presenza" dell'anno scolastico, visto che di lì a poco sarebbe iniziata la pandemia causata dal Covid-19. Una lunga intervista alla nostra Dirigente scolastica ed il resoconto di quell'incontro indimenticabile da parte degli alunni dell'attuale 3B aprono questo numero, che prosegue con un altro evento memorabile per la città di Vicenza. La mostra dedicata a Giovanni Falcone e Borsellino all'Università commentata dalla presidente della Commissione Cultura del Comune di Vicenza Caterina Soprana. .

Presentazione

Si prosegue con un'intervista immaginaria a Chinnici ed a Falcone, estrapolando le risposte da documenti ufficiali. Nella seconda parte di Carpe Diem troverete invece gli acrostici sul tema realizzati dagli alunni della 2D ed un approfondimento sui beni confiscati alla mafia. Legalità significa anche rispettare le regole imposte nell'ultimo anno e mezzo dall'emergenza Covid. E di questo parleremo nelle pagine finali realizzate dalla 2A.
Insomma, un numero tutto da leggere e da condividere online. Con l'appuntamento già fissato per il prossimo!

Carpe Diem

Direttore
Andrea Lazzari

Realizzazione grafica
Biagio Piemontese

Contenuti
Barbara Barban
Annapaola Campesato
Sonia Casarotto
Cosetta Mucciolo

Redazione
2A
2B (un alunno)
2C
2D
3 B
3C (un'alunna)

Il 21 febbraio 2021 è stata una data importante per l'Istituto Comprensivo 4 di Vicenza che ha stipulato il Protocollo d’Intesa con la Fondazione Chinnici. Sentiamo dalla voce della Dirigente, dott.ssa Incoronata D'Ambrosio, di cosa si tratta

Con quali motivazioni la Barolini ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Fondazione Rocco Chinnici, diventando una “scuola della legalità”?

L’Istituto Comprensivo Vicenza 4 vanta da anni azioni rivolte ai ragazzi inerenti le tematiche della legalità. Al mio arrivo il 1 settembre 2019 ho pensato di rendere strutturale quanto già realizzato in precedenza, dando organicità e programmaticità alle molteplici iniziative e attività che hanno come obiettivo la cura delle nuove generazioni nell’ottica dell’impegno civile, del rispetto della diversità in ogni sua forma e della diffusione della cultura della legalità.

Rispetto della diversità in ogni sua forma e diffusione della cultura della legalità.

Considerando che è in atto un ampio processo di riforme che poggia sulla consapevolezza del ruolo primario della scuola e della cultura nello sviluppo della società civile, il 21 febbraio 2021 è stato stipulato il Protocollo d’Intesa con la Fondazione Chinnici, un sodalizio che impegna in azioni di sostegno alla partecipazione democratica, alla diffusione della cultura della legalità, alla progettazione di momenti formativi e informativi, incontri con personalità, all’attivazione di momenti permanenti che coinvolgono studenti e docenti.

Come mai ha scelto proprio la figura di Rocco Chinnici?

Il giudice Rocco Chinnici nella sua grandezza sapeva parlare ai giovani con semplicità, sapeva arrivare ai loro cuori. La sua figura inoltre è emblema di due archetipi “l’uomo e il giusto”. L’uomo: come ci racconta sempre negli incontri suo figlio Giovanni, era un padre amorevole e questa sua essenza umana, tanto vicina al quotidiano di ognuno di noi, ci insegna che tutti possiamo fare

La figura di Chinnici è emblema di due archetipi: “l’uomo e il giusto”.

cose straordinarie pur conducendo una vita semplice. Il giusto: ci insegna a scegliere, anche a costo di rinunce e sacrifici, la strada più difficile per il bene comune, la strada della giustizia e del rispetto dell’altro. Rocco Chinnici ha scelto la giustizia a costo della propria vita.

Quando ha conosciuto il figlio Giovanni?

Ho conosciuto l’avvocato Giovanni qualche anno fa. Erede di un importante impegno di sensibilizzazione delle nuove generazioni volto alla diffusione della cultura della legalità si prodiga in progettazioni con istituzioni Scolastiche ed enti. Incontra gli studenti, come faceva suo padre, e continua trasmette l’importante messaggio del giudice: “Sono i giovani che dovranno prendere domani in pugno le sorti della società”.

Cosa comporta questo progetto della legalità?
Promuovere la cultura della legalità in realtà, è lavorare su un vasto campo, molto ampio.

"Sono i giovani che dovranno prendere domani in pugno le sorti della società"

La legalità, trasversale per sua natura, investe diverse aree e momenti di vita delle persone. L’attenzione al concetto di “legalità” è il primo passo per una maggiore consapevolezza del concetto di regole e di rispetto. Sottende, quindi, alla necessità che la “educazione alla legalità” diventi materia indispensabile al processo di insegnamento/apprendimento da svilupparsi organicamente nella scuola, e con il contributo delle altre istituzioni locali.
L’IC Vicenza 4 inizia ad affrontare il tema della legalità, o se vogliamo dell’illegalità, come problema culturale, da sempre.

Legalità è rispetto delle istituzioni, rispetto della diversità, lavorare per diffonderne la cultura è importante; gli alunni trovano nella scuola il luogo e un terreno fertile per sviluppare le Life Skills, le competenze per la vita, cioè quella gamma di abilità cognitive, emotive e relazionali di base, che consentono alle persone di operare con competenza sia sul piano individuale che su quello sociale.

Il rispetto della diversità in ogni sua forma e la diffusione della cultura della legalità.

In altre parole, quelle abilità e capacità che permettono di acquisire un comportamento versatile e positivo, grazie al quale è possibile affrontare efficacemente le richieste e le sfide della vita quotidiana: per esempio, la consapevolezza di sé, la comunicazione e le relazioni efficaci, l’empatia, il pensiero critico, ma soprattutto il rispetto delle regole e dell’altro.

In tal senso l’Istituto Comprensivo investe molte risorse per una progettazione volta a potenziare: la cittadinanza attiva e l’inclusione di tutti gli alunni e studenti.

Ben inteso che la scuola da sempre ha dato, e continua a dare, il suo prezioso contributo formativo allo sviluppo dei valori di cittadinanza, convivenza, pace, solidarietà, disagio, marginalità, discriminazione, non violenza, ambiente, territorio, ed altro., in quanto già materie di didattica generale, disciplinare e interdisciplinare. Quindi educazione alla legalità per trasferire ai giovani il sapere delle specifiche regole, ma soprattutto

Cittadinanza attiva ed inclusione

l’abilità dell’esperienza e della competenza di vivere l’altro con rispetto e con l’altro con impegno sociale. Leggiamo, in un importante fondamento normativo riguardo a Scuola ed Educazione alla legalità, la “Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione”, nella parte dedicata ai diritti sociali, scuola, istituzione, informazione: “l’insegnamento è diretto alla formazione della persona e promuove la conoscenza dei diritti fondamentali e l’educazione alla legalità, le relazioni amichevoli tra gli uomini, il rispetto e la benevolenza verso ogni forma di vita esistente”.

Ancora promuovere azioni di cittadinanza globale sono fra i maggiori contenuti dei goals dell’AGENDA 2030. Gli interventi normativi suddetti, a cui si sono aggiunti anche molte altre iniziative delle amministrazioni regionali, locali e di associazionismo, concorrono a far riappropriare la Scuola della sua più antica accezione pedagogica, soprattutto classica,

Legalità è rispetto e benevolenza per ogni forma di vita

dell’educazione finalizzata alla formazione del cittadino, prepararlo alla vita di uomo libero all’interno di una libera comunità, ponendo così il valore della legalità tra i valori assiologici della filosofia dell’educazione.
Tutto questo è il fulcro dell’impegno che l’IC Vicenza 4 profonde per disseminare la cultura della legalità, impegnandosi in tutti i contesti di vita dei ragazzi nella riflessione di ciò che è legale e ciò che non lo è.
Tante sono le iniziative e i progetti che ci vedono impegnati come Istituto, dalla riflessione sulle mafie con gli incontri con l’Avvocato Giovanni, alle giornate della memoria, dalla settimana della valorizzazione della lingua madre di ogni nostro studente e studentessa all’impegno per il supporto alla disabilità, dal rispetto della cultura di origine (pensiamo al progetto “Valigie di Carta”) all’impegno per il contrasto del Bullismo e Cyberbullismo del progetto che ci ha visto partecipi come protagonisti del WEBdoc “Basta un gesto, una Parola, un click…” dell’Ufficio scolastico Ambito VIII di Vicenza e ULSS 8 BERICA e Polizia di Stato.

Partecipi e protagonisti del Web Doc "Basta un gesto, una parola... un click"

Legalità è... rispetto per la cultura d'origine (Progetto "Valigie di carta")