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Libro per Gioele

by ANNUNZIATA MAIONE

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Concorso nazionale ROTARY "Legalità e Cultura dell'Etica 2021"

Emergenza sanitaria ed economica tra diritti, libertà sospese, solidarietà e interessi comuni: il ruolo delle istituzioni e dei cittadini.

Elaborato di Gioele Braca (II E)

Secondo classificato
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2021: Coronavirus nello spazio. Contagiamoci di solidarietà

«Questa pandemia forse non è un vero male» dicono alcuni, «Il 2020 è l’anno più brutto di tutti i tempi!» dicono altri; voi prendete le parti di chi volete, io sono neutrale. 
Analizziamo le due tesi: Mr. “Questa pandemia non è un vero male” evidentemente non ha tenuto conto delle migliaia di morti al giorno; d’altro canto, Mrs. “Il 2020 è l’anno più brutto di tutti i tempi” forse non ricorda la Peste di Giustiniano del 536 d.C. che, alleandosi con una mini-glaciazione temporanea, eliminò metà della popolazione dell’Impero bizantino. Certo, il numero dei morti è molto simile alle vittime dovute al Covid, ma in rapporto alla popolazione è stato come se dal mondo fosse scomparsa la Cina odierna.
Il nostro Mr. evidentemente ha notato che questa crisi globale ha evidenziato da un lato le incapacità dei governi di molti Paesi, resi inermi dalla stessa incompetenza di chi sta ai vertici, e, dall’altro, la brutalità del regime dell’unico Paese (la Cina) riuscito a fronteggiare in fretta la crisi.
La nostra Mrs. ha capito come questa crisi abbia rafforzato e abbia creato nuove disuguaglianze sociali: ha distrutto artisti come attori e artigiani, ha favorito le lobby delle multinazionali giganti e degli e-commerce, per non parlare del devastante impatto che ha avuto sui bambini e sui ragazzini che, come me, sono stati rinchiusi in casa e costretti a interagire con gli altri tramite uno schermo.
Mr. & Mrs., vi prego di mettervi d’accordo su una cosa: questa situazione è un bene perché ci esorta al miglioramento o la più grande catastrofe che ci sia mai stata nella storia dell’intero Universo? Io penso sempre che la verità sia nel mezzo.
Questa crisi ha mostrato a tutto il mondo l’enorme incompetenza di molti Paesi a gestirla, dagli Stati Uniti alla Cina. In Italia abbiamo agito senza un piano pandemico: ci hanno chiusi in casa all’improvviso, a marzo dell’anno scorso, per poi riaprire le discoteche in estate; negli ultimi mesi del 2020 ci hanno trasformati in una tela per i loro miscugli di colori… e nessuno oggi capisce ancora i colori quali sono e a che cosa servono! All’inizio non c’erano gli strumenti necessari ad affrontare una situazione di questo tipo e si sono fatti sentire tutti gli innumerevoli tagli fatti alla sanità italiana negli ultimi decenni. Abbiamo agito come scriteriati. Perché lo siamo. Non aggiornavamo il piano pandemico da quattordici anni e, per questa piccolissima svista, il Governo si è mosso in maniera completamente casuale, concludendo solo di aver fatto serpeggiare la confusione tra i cittadini. Due settimane prima delle feste di Natale 2020 ci hanno chiusi di nuovo in casa, per poi darci briglia sciolta, e ora si lamentano dei contagi che stanno aumentando.
E alla fine, a pagarne le conseguenze, sono sempre i soliti “fessi” che rispettano le regole.
Abbiamo visto che questa pandemia è una delle più spaventose crisi che la Storia abbia mai raccontato, ma sappiamo che, da sempre, nella Storia si susseguono periodi prosperi e periodi negativi. Se guardiamo la realtà da un altro punto di vista, ci accorgeremo che in fondo questo virus ci ha anche insegnato a goderci la “vera” vita e a viverla attimo per attimo. 
Se siamo fortunati e soprattutto affrontiamo responsabilmente questo periodo, potremo sperare in un futuro prospero, se non per noi, almeno per i nostri figli! Quindi, anziché lamentarci di quanto questa sia una catastrofe universale o, peggio, restare indifferenti, dobbiamo fare ciascuno la propria parte, ognuno secondo il proprio ruolo...
Cominciamo dallo Stato: in pratica, dovrebbe prendere esempio da Batman. L’Italia, se non il mondo, non necessita di regole che ”piacciano”: ha urgenza, invece, di avere regole di cui ha bisogno. Non l’eroe col sorriso a trentadue denti e che fa l’occhiolino ai cittadini, ma l’eroe giusto. Il Governo dovrebbe agire nel modo che ritiene giusto, non nel modo che fa ottenere voti. Ed è qui che Cittadini e Governo devono incontrarsi: i Cittadini non devono vedere le istituzioni come una cosa da repellere e che non ne fa mai una buona, e il Governo non deve considerare i Cittadini come “macchine per ottenere voti”.
E noi? Siamo in una situazione di crisi, non possiamo prendercela con nessuno, e questo ci ha sconvolti. Ci siamo chiesti, quasi disperandoci, come affrontare questo “qualcosa” che non conoscevamo; le nostre risorse (le armi, le manifestazioni, i congressi...) ci sono risultate vane e abbiamo avuto paura... 
Lasciamo da parte il pessimismo da un lato e il carpe diem dall’altro, e invece mettiamo al primo posto la ragione, quella che ha portato alle grandi scoperte e alle vere vittorie dell’umanità. Se continuiamo a vivere nella paura, vedremo ancora scene prive di senso come le manifestazioni di ragazzi e insegnanti per la riapertura a prescindere delle scuole (un virus non si impietosisce se vede dei ragazzini in piazza che vogliono tornare a scuola!).
Cerchiamo di affrontare la realtà in modo più coscienzioso.
Ora che siamo nel 2021, stiamo a casa, non usciamo per cose superflue, rispettiamo le regole di distanziamento sociale e di uso della mascherina. Se per qualche altro mese facciamo così, eviteremo di farlo per qualche altro anno… Ovviamente, riconosco che la situazione è dura, e non sempre ci va a genio il pensiero di essere chiusi in casa (tra un po’ festeggeremo l’anniversario del lockdown), specialmente per me che sono un ragazzino, ma dobbiamo resistere se vogliamo andare avanti, e dobbiamo fare tutto il possibile per evitare di favorire il contagio: a partire dalle nostre abitudini.
Noi, come un soldato morente che si strappa a forza dal dolce tepore dell’eterno riposo per sferrare un ultimo, glorioso colpo a favore della sua patria e dei suoi principi, dobbiamo risvegliarci e concentrare tutte le nostre energie sul vivere bene con e per gli altri. Dobbiamo ricordarci che siamo in guerra: una guerra terribile, contro un nemico implacabile che rappresenta la suprema sfida del nostro tempo, ma non c’è un esercito al fronte, c’è qualcosa di molto più insidioso.
Ecco, ognuno di noi può essere quel soldato morente, se scegliamo di svegliarci dal torpore, di riprenderci, di tendere un ultimo attacco. Abbiamo capito i danni portati dall’egoismo, della vanità e della superficialità, ma ora dal basso vediamo meglio le stelle. Ognuno di noi cerchi di fare del suo meglio, fino a che non riusciremo a uscire da questa situazione e a risorgere… insieme!
Bravo Gioele!!!!

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