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Diversi ma uguali

by Valeria Tagni

Pages 2 and 3 of 61

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Era una giornata piovosa di Aprile e a me non dispiaceva affatto, anzi non aspettavo altro per correre sul prato bagnato e sentire l’acqua scivolare sul mio volto.
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Lo facevo spesso perché mi ricordava l’odore di terra bagnata del Brasile oltre che regalarmi una sensazione di libertà e spensieratezza.
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Ad un tratto, i miei piedi che si rincorrevano l’un l’altro fradici e inzuppati d’acqua e i miei occhi proiettati verso il cielo plumbeo si fermarono, il suono delle campane mi riportò alla realtà; guardai l’orologio e mi accorsi che erano già le 17.00. Dovevo tornare a casa per cambiarmi, prendere il regalo e andare di corsa alla festa di compleanno della mia migliore amica Chiara.