I MODELLI ATOMICI E LA STRUTTURA DELL' ATOMO
I modelli atomici da Democrito a Schrödinger
DEMOCRITO 460 a.C.
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Sin dall’antichità si credeva che la materia fosse costituita da particelle piccolissime indivisibili. Il primo a sostenerlo fu il filosofo Democrito (460 a.C. – 370 a.C.) che chiamò queste particelle piccolissime atomi, dalla parola greca "atomos" che significa indivisibile. Loading...
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THOMSON 1897Loading...
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Thomson scoprì l’esistenza dell’elettrone mediante l’esperimento del tubo catodico ed ipotizzò un modello atomico a forma di sfera dotata di una carica positiva diffusa, al cui interno erano distribuiti uniformemente gli elettroni. Il modello di Thomson è detto “modello a panettone” dove la pasta gialla del panettone è la carica positiva, mentre l’uvetta e i canditi sono le cariche negative.
Thomson
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IL MODELLO ATOMICO A PANETTONE DI THOMSON
Il modello di Thomson è detto “modello a panettone” dove la pasta gialla del panettone è la carica positiva, mentre l’uvetta e i canditi sono le cariche negative.
RUTHERFORD 1912
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Rutherford scoprì più tardi mediante l’esperimento della lamina d’oro che all’interno dell’atomo vi fosse un nucleo. Il modello planetario di Rutherford sostiene che l’atomo al centro ha un nucleo, costituito da un certo numero di protoni (solo più tardi si scoprì che nel nucleo c’erano anche i neutroni) e intorno al nucleo ci sono gli elettroni in movimento su orbite circolari. Ogni elettrone è sottoposto alla forza elettronica attrattiva che lo tiene vincolato al nucleo e alla forza centrifuga che impedisce ad esso di cadere sul nucleo.
Rutherford