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#LaGabelliNonSiFerma

by Istituto Comprensivo A. Gabelli - Misterbianco (CT)

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#LaGabelliNonSiFerma
#LaScuolaNonSiFerma
#DistantiMaUniti
#Misterbianco
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Il servizio solidale degli alunni
dell'IC A. Gabelli di Misterbianco
a favore della comunità locale
ai tempi del Coronavirus
Aprile 2020
PREMESSA
L’emergenza Covid-19 si è abbattuta sul nostro paese in modo così repentino da stravolgere ogni certezza o punto di riferimento, proiettandoci all’interno di uno scenario surreale. I ritmi e le abitudini di vita di tutti, senz’alcuna distinzione sociale, hanno subito un brusco cambiamento. Abbiamo sovvertito il nostro modo di vedere le cose, il modo di relazionarci con gli altri, la nostra gestione e percezione del tempo, acquisendo sempre maggiore consapevolezza del fatto che, nel bene o nel male, niente sarà più come prima.
La scuola, che di fatto riflette la società, non può non tener conto di quanto stia avvenendo intorno a noi. Di contro, pur dall’isolamento delle nostre case, il senso di comunità, la voglia di fare gruppo per andare oltre le difficoltà ha acquisito un ruolo prioritario all’interno della nostra scala dei valori. La chiusura totale ha aperto nuovi orizzonti e mondi da esplorare per abbattere le barriere dell’isolamento e il senso d'inquietudine, anche all’interno del mondo scolastico. Ci siamo ritrovati d’improvviso dentro al futuro, con la tecnologia digitale al centro della nostra quotidianità per adempiere ai bisogni educativi, ma soprattutto emotivi, dei nostri alunni.
Con la Didattica a Distanza, si è reso necessario ripensare le modalità di insegnamento/apprendimento, mettendo finalmente da parte la didattica trasmissiva a favore di una didattica per competenze che induca gli studenti ad utilizzare attivamente quanto appreso in aula (reale o virtuale) per risolvere problemi e rispondere così ai bisogni della realtà contingente. Alla luce della situazione attuale, fare scuola può dunque assumere un significato diverso, forse ancor più rilevante rispetto al consueto: educare gli alunni alla responsabilità civica, a prendersi cura di se stessi e degli altri perseguendo il bene comune...ma come riuscire a veicolare, in tempo relativamente breve e in modo efficace, questo nuovo sistema di fare scuola?
“Il Service Learning rappresenta un’interpretazione del rapporto tra dentro e fuori la scuola; consiste in un approccio che permette di realizzare percorsi di apprendimento in contesti di vita reale, finalizzati allo sviluppo di competenze disciplinari, trasversali, professionali e volti alla partecipazione attiva degli studenti” (Fiorin, 2016). Nasce da qui, verso metà marzo, l’idea del concorso #LaGabelliNonSiFerma. In un periodo di fragilità “sociale” come quello che stiamo vivendo, empatia, solidarietà, collaborazione sono tutte soft skills che è possibile sviluppare e affinare tramite questa interessante proposta pedagogica diffusa su scala mondiale e portata avanti da qualche anno in Italia soprattutto da Avanguardie Educative di INDIRE. Oltre che da alcuni elementi centrali del Service Learning, siamo stati ispirati anche dal Phenomenon-Based Learning, approccio interdisciplinare che abbiamo imparato a conoscere qualche mese fa grazie alla nostra esperienza di sviluppo professionale in Finlandia ed Estonia, in cui l’apprendimento incentrato sugli studenti parte dall’osservazione di un “fenomeno” del mondo reale. Quale “migliore” occasione, dunque, per mettere in moto la creatività dei nostri studenti partendo dall’emergenza sanitaria attuale al fine di realizzare una didattica solidale
Con questo progetto concreto, trasversale alle discipline e ai tre ordini di scuola (infanzia, primaria e scuola secondaria di I grado), abbiamo chiesto ai nostri alunni di mettere le proprie competenze al servizio della comunità locale attraverso canali virtuali. Agire concretamente, aggrappandosi alle competenze in proprio possesso per convertire il disagio, la solitudine, lo sconforto in opportunità per sentirsi distanti ma uniti all’interno della comunità locale. Perché la scuola ruota intorno alla comunità, ma anche la scuola può e deve essere un punto di riferimento per la comunità.

Le finalità del nostro progetto sono state le seguenti:
- permettere agli alunni di esternare la propria vicinanza alla comunità̀ locale, pur divisi dalla distanza, condividendo impressioni, sensazioni e speranze di questo particolare momento vissuto dal nostro paese;
sensibilizzare la comunità locale alla prevenzione contro la diffusione del Coronavirus;
- cambiare la percezione del ruolo dei giovani da fruitori a possibili protagonisti attivi del cambiamento e diffondere un messaggio positivo alla comunità;

- far acquisire agli alunni conoscenze e strumenti necessari al fine di adottare comportamenti di prevenzione e di adattamento in caso di emergenze e dar loro l'opportunità di essere dei moltiplicatori sociali, diffondendo tali saperi tra coetanei, famiglie, comunità locale...
Partendo dalle domande “Come possiamo sconfiggere insieme il nemico che per ora ci obbliga a stare a casa? Come vedi la tua casa, la tua scuola, la tua città, il nostro paese, quando tutto questo sarà finito?", in meno di un mese (19 marzo-13 aprile) abbiamo ricevuto oltre 200 elaborati...video, disegni, foto, poster, poesie, fumetti, filastrocche e racconti grazie a cui i nostri alunni sono riusciti a farci riflettere, commuovere, sorridere, dando prova di grande sensibilità. Questo è uno dei più bei modi che abbiamo trovato per costruire qualcosa insieme, grandi e piccoli, ed il risultato è stato davvero sorprendente. Visionandoli, ci auguriamo che possiate trovarvi speranza, conforto, gioia, tenacia, sorrisi e umanità.
Un grazie particolare va a tutti noi per averci creduto…alla nostra Dirigente Scolastica, Dott.ssa Adriana Battaglia, sempre pronta a supportare con passione e competenza nuove idee e proposte didattiche; ai docenti, che hanno veicolato il concorso tramite lezioni e le classi virtuali; a genitori, parenti, amici e all’intera comunità locale, che hanno sostenuto i ragazzi interagendo con i nostri canali social per tutta la durata del concorso; a Centro Sicilia, che ha deciso di sponsorizzare il concorso offrendo dei buoni acquisto ai primi 3 classificati per ogni ordine di scuola. Il grazie più grande, infine, va ai ragazzi, i veri protagonisti dell’iniziativa, che hanno partecipato con tanto calore ed entusiasmo rendendo le nostre giornate meno tristi e monotone. 

Questo prodotto finale, che raccoglie tutti gli elaborati in concorso, vuole essere un “dono” alla città di Misterbianco da parte della comunità scolastica dell’IC A. Gabelli, per conservare la memoria storica di un evento che ha cambiato il nostro modo di essere ma ha anche gettato il seme per migliorare la realtà e affrontare meglio insieme, con spirito di "servizio", le nuove sfide che di certo ci riserverà il futuro.
Riferimenti pedagogici
Fiorin, I. (2016). Otre l’aula. La pedagogia del Service. Milano: Mondadori
http://innovazione.indire.it/avanguardieeducative/service-learninghttps://eis.lumsa.it/
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