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Viaggio nell'AmoreLoading...
Classi Seconde a.s. 2022/2023
Durante di Alighiero degli Alighieri, da tutti conosciuto come Dante Alighieri, nato a Firenze nel 1265 e morto a Ravenna nel 1321, è stato uno degli scrittori più importanti della letteratura italiana.
Al poeta è stata dedicata una giornata particolare: il 25 Marzo.
Perché il Dantedì?
Perché questo giorno?
Dante Alighieri non solo fu un poeta di straordinario talento - tra i massimi esponenti del Dolce Stil Novo medievale - ma è considerato da tutti il padre della lingua italiana insieme agli illustri "colleghi" Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio.
Nel 2020 il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro Dario Franceschini, istituì la giornata nazionale dedicata a Dante e fu scelta la data del 25 marzo. Secondo i dantisti, il 25 marzo è il giorno in cui Dante cominciò il viaggio allegorico attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso descritto nella Commedia. Tale data è stata individuata grazie agli "indizi" lasciati dallo stesso Dante nel corso del poema.
Dante e Beatrice, una storia d’amore che in tutto il mondo conoscono.
L’amore tra Dante e Beatrice è un amore mai sbocciato, ma tanto tanto forte.
Beatrice è un nome scelto per il suo significato: letteralmente, significa “colei che rende beati”. Il vero nome dell’amata di Dante, era in realtà Bice.
L’amore tra Dante e Beatrice è un amore mai sbocciato, ma tanto tanto forte.
Beatrice è un nome scelto per il suo significato: letteralmente, significa “colei che rende beati”. Il vero nome dell’amata di Dante, era in realtà Bice.
Beatrice è il cuore del viaggio di Dante, dall’umano al divino, è la donna attraverso la quale egli realizza il suo viaggio.
Beatrice è la possibilità per Dante di scoprire la bellezza e la luce dell’amore assoluto
Beatrice è la possibilità per Dante di scoprire la bellezza e la luce dell’amore assoluto
Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta
e gli occhi no l’ardiscon di guardare.
LA SELVA OSCURA
L'incipit del viaggio immaginario scritto da Dante comincia con la selva oscura, l'allegoria di ogni peccato che, attraversandola la condurrà il poeta dinanzi alle scritte incise sulla parete della porta dell'inferno.
Dante apre la Divina Commedia raccontando l'inizio del suo viaggio in seguito allo smarrimento in una "selva oscura", simbolo del peccato.
Causa dello smarrimento è stato il sonno della ragione, cioè la momentanea crisi o sospensione della razionalità, che lo ha fatto deviare dalla strada maestra del bene.
Causa dello smarrimento è stato il sonno della ragione, cioè la momentanea crisi o sospensione della razionalità, che lo ha fatto deviare dalla strada maestra del bene.
Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
chè la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
Tant'è amara che poco è più morte;
ma per trattar del bene ch'i' vi trovai,
dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.
Io non so ben ridir com'i' v'intrai,
tant'era pien di sonno a quel punto
che la verace via abbandonai
mi ritrovai per una selva oscura,
chè la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
Tant'è amara che poco è più morte;
ma per trattar del bene ch'i' vi trovai,
dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.
Io non so ben ridir com'i' v'intrai,
tant'era pien di sonno a quel punto
che la verace via abbandonai