Book Creator

Il nostro primo libro sul bullismo

by Carolina D'Auria

Pages 4 and 5 of 72

Loading...
…….e il cyberbullismo?
Con la diffusione della comunicazione elettronica e online e dei social network anche tra i giovanissimi, il bullismo ha assunto le forme subdole e pericolose del cyberbullismo.
In questo caso, le offese e le prese in giro non vengono comunicate di persona, ma in modo virtuale attraverso smartphone, email, chat, etc.
Le prepotenze, nel mondo virtuale, presentano delle caratteristiche peculiari che rendono il fenomeno ancora più pericoloso. In primo luogo la rete garantisce anonimato al bullo, ne facilita la disinibizione e gli permette di sottrarsi alle restrizioni previste per la tutela dei diritti delle persone. In secondo luogo, l’assenza di relazioni faccia a faccia annulla l’interazione sociale mediata dal contatto visivo e dal tono della voce, influenzando negativamente la comunicazione: nel web si riduce la percezione di gravità delle proprie azioni, così come l’empatia e la comprensione delle conseguenze di ciò che si fa. In ultimo, l’assenza di limiti di spazio e di tempo propria del mondo virtuale fa sí che il cyberbullismo, potenzialmente, si consumi ovunque e in ogni istante. Foto, video e messaggi usati per ferire la vittima rimangono in rete a disposizione di chiunque ed è molto difficile eliminarli. Il bullismo, tanto nelle sue forme tradizionali quanto nelle più recenti manifestazioni cyber, ha conseguenze devastanti sui soggetti coinvolti, tanto nel breve quanto nel lungo periodo. Il rischio maggiore per i bulli è quello di consolidare condotte devianti o criminali; nelle vittime si evidenziano effetti dannosi sul piano fisico e psicologico, con conseguenze negative importanti sulla qualità di vita e sulle prospettive di benessere.


Loading...
Cosa fare contro il bullismo?
Parlarne. Non minimizzare. Portare alla luce dinamiche denigratorie di prepotenza e prevaricazione. Dare voce e accoglienza alle vittime. Sensibilizzare bambini, ragazzi, genitori e insegnanti all’importanza di utilizzare stili relazionali che rispettino la dignità dell’altro, le sue fragilità e debolezze. Promuovere una cultura della cooperazione, della differenza come ricchezza, dei limiti come punti di forza.

Contro il bullismo l’unione fa la forza !!!