Brevi storie ideate e illustrate dagli alunni di classe seconda.

Storie di primavera

Mentre Gino stava lì, arrivò un bruco di nome Marco e insieme mangiarono due pezzi di fungo, finché non furono pieni.

La fantastica giornata della farfalla Viola

Una bella mattina di primavera le genzianelle blu aprirono il loro cuore al sole. Il sole osservò incantato, poi cominciò a riscaldare le genzianelle.

L'ape Rina sentì molto molto caldo e, siccome aveva fatto tanta strada, arrivò stanca al suo albero. 

Un giorno passò di lì un boscaiolo che vide la pianta di corbezzolo piena di ragnatele e decise di proteggerla e potarla. I ragni caddero giù e la festa si dovette interrompere.

Con l'aiuto degli altri millepiedi portò via i frutti, ma Valerio non sapeva che alcuni frutti nascondevano un segreto. 

Testi e illustrazioni: alunni di 2 A Coordinamento progetto: ins. Fantini Elena Prima ed. aprile 2023

Testi e illustrazioni: alunni di seconda A Coordinamento attività: ins. Fantini Elena Prima ed. aprile 2023

In una calda giornata di fine primavera un rododendro sbocciò nel prato. In quel prato c'erano anche tante piante, tanti bei fiori e un bel lago. Laura la farfalla osservò lo spettacolo e rimase colpita.

Quando ritornò per l'ennesima volta, Laura vide che il prato non c'era più: al posto del parco c'erano una casa, delle strade e un cortile. La farfalla pianse a lungo, perché avrebbe voluto riavere il lago, gli alberi e il bei rododendri rosa.

Dopo alcuni giorni la farfalla ritornò nello stesso prato e vide che il lago si era prosciugato. La farfalla volò ancora un po' e si accorse che non c'erano più i bei rododendri che aveva visto qualche giorno prima.

Un caldo pomeriggio di maggio, sul bianco cappello di un fungo prataiolo si sposò un bruco di nome Gino. 

Una mattina di maggio il piccolo geranio aprì i suoi petali per salutare il sole; subito l'ape Rina si posò sul bordo argentato del fiore. 

Dopo un po' i bozzoli rimasti nell'albero si aprirono e diventarono farfalle; anche i bozzoli che avevano preso i millepiedi si aprirono e loro rimasero delusi e a pancia vuota!

Un mattino, nel prato spuntarono dei liliastri bianchi con lunghi pistilli odorosi. Un bruco si avvicinò curioso e incantato.

Nei giorni seguenti il boscaiolo innaffiò la pianta, le ragnatele sparirono e il corbezzolo rinacque con un vestito ancora più bello. 

L'ape Rina piano piano prese il nettare con fatica e sudore, poi se ne andò dal fiore e volò sotto al sole. 

Una calda mattina di primavera, un millepiedi notò piccole palline bianche e gonfie che si muovevano al vento. Il borsolo aveva maturato i primi frutti e il millepiedi Valerio chiamò i suoi amici per portare via quei frutti.

Il bruco Ginny salì sulla foglia del liliastro e la mangiò poi, siccome aveva ancora fame, ne mangiò anche un'altra. Mentre Ginny mangiava le foglie, le api prendevano il polline e lavoravano intensamente.

Poi i due bruchi andarono via e la festa finì e finì anche la loro amicizia, perché non salirono mai più su quel fungo e non si incontrarono mai più.

Alla fine della giornata Viola era felice, perché aveva preso tanto polline e aveva conosciuto tanti fiori. 

L'ape arrivò all'albero e vide le sue compagne che non stavano lavorando e quindi si arrabbiò. Rina le mandò in punizione le fece lavorare per tre settimane senza pause.

Il ragno saltimbanco e la pianta di corbezzolo

Il corbezzolo si vestì di piccoli fiori bianchi con sfumature rosa. Un ragno si avvicinò per rovinare il bel vestito, perché voleva fare una una festa in quel bel posto.

Tutti i testi sono stati tradotti in CAA e corredati di immagini. Abbiamo così creato una piccola biblioteca inclusiva... per far leggere tutti!

Si ringrazia l'ins. Visone Roberta per la supervisione del lavoro di traduzione in CAA.

Un'ora dopo una farfalla di nome Viola vide le genzianelle blu e voleva prendere un po' di polline. Viola si posò sul fiore, prese tanto polline, poi lo fece cadere in un'altra genzianella blu.

Viola, invece di fermarsi solo sulle genzianelle, decise di andare su altri fiori e si sporcò di tutti i tipi di polline. 

Il bruco Ginny se e andò quella notte e le api volarono via, perché avevano lavorato tutto il giorno tra i fiori bianchi del liliastro. Quella sera il bruco riposò sul letto con la pancia piena e le api dormirono felici, perché sapevano che avevano lavorato bene per il loro alveare.

Dopo qualche giorno di duro lavoro, tutta la pianta era coperta di fitte ragnatele. Il ragno Saltimbanco invitò i suoi amici ragni per fare una festa e per mangiare del cibo che era rimasto impigliato tra le ragnatele.

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