Lavoro collaborativo di Religione Cattolica, scuola secondaria di primo grado, classe seconda.

2^D Michelangelo - I Giusti tra le Nazioni

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Il nostro giardino virtuale dei Giusti tra le Nazioni

I.C. Marconi-Michelangelo - Laterza (TA) A.S. 2023-2024 Classe 2^D

DON ARMANDO ALESSANDRINI

Don Armando Alessandrini è stato infatti il fondatore dell'oratorio Don Bosco di Latina e, quando fu trasferito a Roma, salvò più di 70 bambini ebrei dalla deportazione nazista. Questa opera gli valse l'onorificenza di Giusto tra le Nazioni.

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GIOVANNI PALATUCCI Giovanni Palatucci è stato un poliziotto italiano conosciuto per il suo intervento di salvataggio del marzo 1939 di circa 800 ebrei che dovevano entro poche ore essere consegnati alla Gestapo. Palatucci avvisò tempestivamente Monsignor Isidoro Sain, Vescovo di Fiume (attualmente in Croazia) che, a sua volta, nascose i profughi nella vicina località di Abbazia sotto la protezione del Vescovado. Il 13 settembre 1944 il funzionario di polizia viene arrestato e portato nel carcere di Trieste prima, e trasferito nel campo di sterminio di Dachau poi, dove muore il 10 febbraio 1945, pochi giorni prima della Liberazione, a soli 36 anni. Nel 1990 lo Yad Vashem di Gerusalemme lo giudica “Giusto tra le Nazioni” e nel 1995 lo Stato italiano gli attribuisce la Medaglia d'Oro al Merito Civile.

GIORGIO PERLASCA

Giorgio Perlasca è un uomo che, pressoché da solo, nell’inverno del 1944-1945 a Budapest riuscì a salvare dallo sterminio nazista migliaia di ungheresi di religione ebraica inventandosi un ruolo, quello di Console spagnolo, lui che non era né diplomatico né spagnolo. Ancora in vita, Perlasca ricevette per la sua opera numerose medaglie e riconoscimenti. Il 23 settembre 1989 fu insignito da Israele del riconoscimento di Giusto tra le Nazioni.

FOSCO ANNONI

Fosco Annoni è stato un valoroso militare dell'esercito italiano, di stanza a Leopoli (città Ucraina, all'epoca appartenente alla Polonia) durante la seconda guerra mondiale. Fosco Annoni, il quale aveva sfruttato il proprio ruolo di militare con lo scopo di salvare Klara dai rastrellamenti, per il suo coraggio nel 1993 ricevette il titolo di Giusto tra le Nazioni.

"Giusti fra le Nazioni" è una terminologia che, dalla fine della seconda guerra mondiale, indica i non-ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista della Shoah. Dal 1962 è anche un'onorificenza ufficiale conferita dallo Yad Vashem, ovvero l'Ente nazionale per la Memoria della Shoah dello Stato di Israele, a tutti i non ebrei riconosciuti come "Giusti".

Yad Vashem è l'Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Gerusalemme, istituito per documentare e tramandare la storia del popolo ebraico durante la Shoah. Il suo scopo è di preservare la memoria di ognuna delle sei milioni di vittime, nonché per ricordare e celebrare i non ebrei di diverse nazioni che rischiarono le loro vite per aiutare gli ebrei durante la Shoah. La Giornata europea dei Giusti si celebra tutti gli anni il 6 marzo. Questa data ricorda la scomparsa di Bejski, un magistrato israeliano, superstite dell'Olocausto, Presidente della Commissione dei Giusti tra le Nazioni di "Yad Vashem".

RINALDO ARNALDI

Rinaldo Arnaldi è stato un militare e partigiano italiano, annoverato a Giusto tra le Nazioni per aver aiutato gli ebrei a scappare dalle guardie tedesche e dai campi di concentramento durante l'olocausto.

GIACOMO AVENIA Giacomo Avenia era carabiniere, fu imprigionato, deportato in Germania e sopravvissuto. Nel 1999 ha ottenuto il riconoscimento poiché prese parte al salvataggio della famiglia Mattei, ebrei profughi da Fiume, a cui diede rifugio nascondendoli. E' ritenuto Giusto tra le Nazioni perché ha aiutato questi ebrei, che sarebbero morti nei campi di concentramento, e ha avuto il coraggio di salvarli rischiando la propria vita.

ARTURO GATTI

ARTURO GATTI è stato un ufficiale medico dell'esercito Italiano. Ha aiutato una famiglia e dei suoi parenti ad uscire dalla Jugoslavia, fornendo loro dei documenti falsi e trasportandoli in una ambulanza. E' stato riconosciuto come “Giusto tra le Nazioni” il 25 giugno 1991.

BENEDETTO DE BENI Capitano d’artiglieria, nato a Cosermano, nel 1903, prestava servizio in Ucraina, quando arrivarono i tedeschi. A seguito delle persecuzioni naziste, gli italiani diedero rifugio nella loro base alle sorelle Turok, che impiegate nella cucina, seguirono l’Esercito Italiano fino alla linea del fronte. Nella primavera del 1943 aggregate alle truppe italiane, per volere del Generale Giglio, riuscirono a entrare in Italia. Arrivate qui, le sorelle Sara e Rachel Turok, grazie a una lettera del Capitano De Beni, trovarono ospitalità, vicino Bergamo, presso la sua famiglia. Il Capitano deportato in un campo di concentramento tedesco e rientrato in Italia solo a fine guerra è stato riconosciuto “Giusto tra le Nazioni”.

GINO BARTALI

Gino Bartali, ciclista entrato nella leggenda dello sport italiano, si è anche reso protagonista nel corso della sua vita di alcune azioni molto pericolose per la sua stessa vita, per salvare quella di molti ebrei perseguitati a Firenze, durante la Seconda Guerra Mondiale. Gino è nato a Ponte a Ema nel 1914 ed è morto a Firenze il 5 maggio nel 2000. Proprio per queste sue imprese extra sportive, ma altrettanto eroiche, nel 2013 gli è stato riconosciuto dallo Stato d'Israele il titolo di Giusto tra le Nazioni. In particolare Gino Bartali tra il 1943 e il 1944 ha fatto numerose volte da corriere tra l'Arcivescovado di Firenze e il convento di San Francesco ad Assisi, per consegnare i documenti, nascosti nel telaio della propria bicicletta o nelle tasche posteriori della maglia, con i quali si forniva una nuova identità ai perseguitati, dandogli una possibilità di rimanere in vita ed essere liberi.

VIRGINIA BADETTI Virginia Badetti era una suora e si prodigò per salvare la vita a ben 187 persone in pericolo, tra cui ebrei, disertori, partigiani e antifascisti, insieme a Emilia Benedetti nel convento di Nostra Signora Di Sion. Le prime famiglie erano state inviate da monsignor Giovanni Battista Montini, futuro Paolo VI. Nel convento, nel 1943, le suore, per non essere perseguite dalle SS appesero fuori dall’edificio un cartello con la scritta «zona extraterritoriale», e, in ogni caso, in quel periodo, a ogni suono del campanello del cancello esterno, seguiva il tocco di una seconda campana all’interno che faceva sparire tutti.

GIORGIO PERLASCA Giorgio Perlasca è stato un commerciante italiano. Egli è ritenuto "Giusto tra le Nazioni" perché nel corso della seconda guerra mondiale, nell'inverno del 1944, fingendosi Console Generale spagnolo, salvò la vita di oltre cinquemila ebrei ungheresi, strappandoli alla deportazione nazista e alla Shoah. Purtroppo, la vicenda non può essere raccontata dai "Giusti" ma solo da persone terze, essenzialmente i salvati.

GIORGIO PERLASCA

La storia di Giorgio Perlasca è la straordinaria vicenda di un Uomo Giusto che, pressoché da solo, nell’inverno del 1944-1945 a Budapest riuscì a salvare dallo sterminio nazista migliaia di ungheresi di religione ebraica inventandosi un ruolo, quello di Console spagnolo, trattando con i nazisti per salvare le loro vite. Una storia bella, profonda, un esempio e un monito per tutti in momenti bui dell’umanità, raccontata al teatro Don Bosco di Macerata attraverso un’intervista dallo stesso Giorgio Perlasca e dalle immagini di quegli anni drammatici nel documentario di Piero Angela “La storia maestra di vita – L’esempio di Giorgio Perlasca” e raccontata in prima persona dal figlio Franco e da sua moglie Luciana Amadio a una platea gremita di studenti.

Gino Bartali, ciclista toscano, rischiò la sua vita per salvare quella dei perseguitati dai campi di concentramento. Usando la sua bicicletta per nascondere documenti falsi. I suoi sforzi contribuirono a salvare centinaia di Ebrei in fuga da altre nazioni Europee. Per il suo contributo, nel 2013 l'organizzazione Yad Vashem ha assegnato a Gino Bartali il titolo di “Giusto fra le Nazioni.”

GINO BARTALI

Nato a Firenze nel 1914 è stato un campione di ciclismo vincendo il Giro d'Italia nel 1936, 1937 e nel 1946 e due Tour de France 1938 e 1948. Con la sua azione, Bartali ha contribuito al salvataggio di 800 persone fra il settembre 1943 e il giugno 1944. Già medaglia d'oro al merito civile nel 2005, Gino Bartali è stato riconosciuto come Giusto tra le Nazioni da Yad Vashem il 23 settembre 2013.

LIDA BASSO Lida Basso Frisini nacque l’1 Ottobre 1919 all’ospedale di Pescia dove viene abbandonata, appena nata e subito affidata ad un’altra mamma. Essa fu una maestra e una benefattrice italiana. Lida fu nominata come “Giusta tra le Nazioni”, perché fu molto coraggiosa per aver ospitato una famiglia ebrea proveniente dalla Francia tormentata dai nazisti. Nell’estate del 1943 vide, mentre rientrava dal lavatoio con la mamma, cinque persone con delle valigie in mano. Un uomo le se avvicinò dicendole che scappavano dalla Francia perché invasa dai tedeschi e avevano molta paura essendo ebrei. La ragazza non esitò neanche un secondo ad aiutarli, si presentò e li ospitò a casa sua con l’approvazione della mamma; essa ha offerto protezione, insegnò loro l’italiano, dato che erano di un altro Paese. Offrì il suo massimo aiuto anche quando si aggiunse un’altra famiglia, gli zii con il figlio di Renato (l’uomo che aveva accolto); riuscì a gestire la situazione grazie a due sue amiche che la aiutarono ad ospitare le famiglie. Arrivò l’8 Settembre, quando ci fu l’armistizio, Lida era molto preoccupata così chiese al parroco don Angelo Unti di ospitare in un convento a Capannori le famiglie, perché erano sospetti. Il parroco accettò e Lida continuò a prestare il suo aiuto. La mattina del 16 agosto 1944 un grave episodio sconvolge il paese cioè che i tedeschi arrestarono don Angelo Unti, il suo vice don Giorgio Bigongiari e nove giovani che non avevano più fatto ritorno. Renato e il fratello Giacomino salirono su una corriera diretti al convento dei Carmelitani e Lida andò a Vellano dai suoi parenti.

GABRIELE NISSIM NASCITA: 1950, Milano ETA’: 74 anni. COSA HA FATTO? ha fondato nel 1982 l’Ottavo Giorno, una rivista sul tema del dissenso nei paesi dell’Est europeo. Giornalista per il Giornale, il Corriere della Sera e Il Mondo, ha realizzato documentari per il Canale 5 e la televisione della Svizzera italiana sull’opposizione clandestina ai regimi comunisti, sui problemi del post-comunismo e sulla condizione ebraica nei paesi dell’Est.

GIUSEPPE AZZALI

GIUSEPPE AZZALI Nato a Parma nel 1891, laureatosi al Politecnico di Torino in Ingegneria Idraulica, è stato Colonnello dell’Esercito Italiano. Insieme alla sorella Corinna, ha salvato Serenella e Amalia Foà, figlie del compagno di studi Aldo, dandogli ospitalità e presentandole come sfollate da Napoli. E' stato riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” il 2 giugno 2003.

ANGELO DE FIORE

L'8 luglio 1969 Angelo De Fiore fu proclamato “Giusto tra le Nazioni". Il suo nome è scolpito sulla stele del Giardini dei "Giusti" a Gerusalemme, il massimo riconoscimento conferito a non-ebrei che, rischiarono la loro vita , da eroi, per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista. Lui è stato un poliziotto, che durante la seconda guerra mondiale salvò la vita di centinaia di ebrei.

GINO BARTALI

Gino Bartali è stato un ciclista su strada e dirigente sportivo italiano, professionista dal 1934 al 1954. Veniva soprannominato ginettaccio per via del suo carattere. Nel 2013 fu nominato Giusto tra le Nazioni dallo stato di Israele per le sue imprese extrasportive ma anche eroiche. Questo titolo viene conferito ai non ebrei che hanno contribuito a salvare gli ebrei durante lo sterminio nazista.

CARLO ANGELA

Carlo Angela è nato il 9 gennaio 1875 ed è morto a Torino il 3 giugno 1949. E'  stato un medico, un politico e un antifascista italiano. Carlo Angela fu il padre del divulgatore scientifico, giornalista e scrittore Piero Angela ed il nonno paterno del divulgatore scientifico Alberto Angela. Il 29 agosto 2001 gli fu conferito il titolo di Giusto tra le Nazioni per aver aiutato, a rischio della propria vita, molti ebrei. All'interno dell'ospedale in cui lavorava salvò molte persone dalla deportazione nei campi di concentramento. Stilava diagnosi errate e manipolava cartelle cliniche, "trasformava" ebrei in "ariani" e persone sane in pazienti psichiatrici. 

GIORGIO PERLASCA

Giorgio era un commerciante italiano che durante la seconda guerra mondiale riuscì a salvare oltre 5000 ebrei ungheresi salvandoli dalla deportazione dei nazisti e della Shoah. Giorgio nacque a Como nel 1910 e, durante la seconda guerra mondiale, a Budapest, fingendosi un console spagnolo riuscì a salvare oltre 5000 ebrei di origine ungherese rilasciando migliaia di finti salvacondotti (documenti) che davano la cittadinanza spagnola a intere famiglie ebree che stavano per essere deportati dai tedeschi nei campi di concentramento.

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