Lavoro collaborativo di Religione Cattolica, scuola secondaria di primo grado, classe seconda.

2^C Michelangelo - I Giusti tra le Nazioni 

Paper texture

IRENA SENDLER

Nata a Varsavia il 15 febbraio 1910, ha lavorato attivamente per salvare i bambini ebrei durante l'occupazione nazista. Attraverso la sua rete clandestina, Sendler ha organizzato il salvataggio di circa 2.500 bambini, nascondendoli in famiglie adottive o in istituti per bambini abbandonati. Arrestata e torturata dalla Gestapo nell'autunno del 1943, è stata condannata a morte ma è stata salvata da Żegota (il Consiglio per l'aiuto agli ebrei). Nel 1965, Irena Sendler venne riconosciuta dallo Yad Vashem di Gerusalemme come una dei "Giusti tra le Nazioni.

GIOVANNI BORROMEO

Giovanni Borromeo è stato un medico italiano che ha ottenuto il titolo di "Giusto tra le Nazioni" per aver salvato la vita a numerosi ebrei romani inventando, per ricoverarli, una malattia infettiva inesistente, che ha chiamato, con spirito ironico, MORBO DI K.

HANS CALMEYER

Il dottor Hans Calmeyer, figlio di un giudice, era conosciuto nella sua città natale di Osnabrück come eminente avvocato. Non identificato con alcun partito politico in particolare, gestiva uno studio privato con solo due dipendenti, una delle quali era una donna ebrea. Durante la seconda guerra mondiale ha lavorato come dipendente pubblico nei Paesi Bassi e ha salvato circa 3700 vite tra il febbraio 1941 e il settembre 1944 approvando gli avvisi di opposizione che affermavano che non erano ebrei.

Il nostro giardino virtuale

dei "Giusti tra le Nazioni"

I.C. Marconi-Michelangelo - Laterza (TA) A.S. 2023-2024 Classe 2^C

GIORGIO PERLASCA

Giorgio Perlasca è stato un commerciante italiano che nell’inverno del 1944, nel corso della seconda guerra mondiale, fingendosi console generale spagnolo salvò la vita a più di 5000 ebrei ungheresi, strappandoli alla deportazione nazista e alla Shoah.

LORENZO SPADA Lorenzo Spada era un partigiano che sottrasse alla deportazione una famiglia di ebrei. Era ricercato dalle Brigate Nere di Cuneo e, siccome per un infortunio aveva un piede ingessato, si era nascosto nell'ospedale di Demonte; ma venne trovato, arrestato, torturato e poi impiccato. Fu lasciato appeso per tre giorni nella piazza che nel dopoguerra è stata a lui intitolata. Per il suo impegno di solidarietà nei confronti degli ebrei perseguitati, il 4 novembre 1974, l'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha conferito a Lorenzo Spada il riconoscimento di Giusto tra le Nazioni.

GINO BARTALI

Gino Bartali, nato a Firenze nel 1914, è stato un campione di ciclismo, ma anche conosciuto come colui che trasportava documenti falsi nel manubrio e nella sella della sua bicicletta, e poi li consegnava alle famiglie dei perseguitati ebrei tra Firenze e Assisi. Quando veniva fermato e perquisito, chiedeva espressamente che la bicicletta non venisse toccata. Ricercato dalla polizia fascista, Bartali sfollò a Città di Castello, dove rimase cinque mesi, nascosto da parenti e amici. Con la sua azione, Bartali ha contribuito al salvataggio di 800 persone fra il settembre 1943 e il giugno 1944. Già medaglia d’oro al merito civile nel 2005, Gino Bartali è stato riconosciuto come Giusto tra le Nazioni da Yad Vashem il 23 settembre 2013.

"Giusti fra le Nazioni" è una terminologia che, dalla fine della seconda guerra mondiale, indica i non-ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista della Shoah. Dal 1962 è anche un riconoscimento ufficiale conferito dallo Yad Vashem, ovvero l'Ente nazionale per la Memoria della Shoah dello Stato di Israele, a tutti i non ebrei riconosciuti come "Giusti".

Yad Vashem è l'Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Gerusalemme, istituito per documentare e tramandare la storia del popolo ebraico durante la Shoah. Il suo scopo è di preservare la memoria di ognuna delle sei milioni di vittime, nonché per ricordare e celebrare i non ebrei di diverse nazioni che rischiarono le loro vite per aiutare gli ebrei durante la Shoah. La Giornata europea dei Giusti si celebra tutti gli anni il 6 marzo. Questa data ricorda la scomparsa di Bejski, un magistrato israeliano, superstite dell'Olocausto, Presidente della Commissione dei Giusti tra le Nazioni di "Yad Vashem".

CARLO ANGELA

Nel Giorno della Memoria si ricordano anche i “Giusti tra le Nazioni”, tutti i non ebrei che, a rischio della propria vita, hanno salvato gli ebrei dalla Shoah. Carlo Angela è uno di questi: è stato un medico, politico e antifascista italiano. Durante il periodo della dittatura fascista Angela rinunciò ad incarichi politici e si trasferì a San Maurizio Canavese, con l'incarico di medico della casa di cura per malattie mentali "Villa Turina Amione". Fu qui che Angela offrì rifugio a numerosi antifascisti ed ebrei, falsificando le cartelle cliniche per giustificarne il ricovero. Il 29 agosto 2001 gli fu conferito il titolo di "Giusto tra le Nazioni" da Yad Vashem.

Il ciclista toscano rischiò la vita per salvare quella di quasi mille ebrei perseguitati dai nazisti nei campi di concentramento. Usando la sua bicicletta per nascondere documenti falsi, il campione salvò circa ottocento persone. Israele ha riconosciuto il suo impegno e lo ha nominato "Giusto tra le Nazioni".

GINO BARTALI

Gino Bartali era un ciclista italiano che partecipò e vinse più volte al Giro d'Italia e, nel 1938 e nel 1948, vinse il Tour De France. Lui aveva salvato 800 ebrei dallo sterminio di Adolf Hitler nascondendoli nella sua cantina. Il 23 Settembre 2013 è stato nominato Giusto Tra Le Nazioni dallo Yad Vashem.

BENEDETTO DE BENI

Quando arrivarono i tedeschi, il 17 luglio 1942, gli italiani diedero rifugio nella loro base alle sorelle Turok, che impiegate nella cucina, seguirono l’Esercito Italiano fino alla linea del fronte. Nella primavera del 1943 aggregate alle truppe italiane, per volere del Generale Giglio, riuscirono a entrare in Italia. Arrivate qui, le sorelle Sara e Rachel Turok, grazie a una lettera del Capitano De Beni, trovarono ospitalità, presso la sua casa. Il Capitano, deportato in un campo di concentramento tedesco e rientrato in Italia solo a fine della guerra, è stato riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” l’8 settembre del 1996.

ANGELO ROTTA

Angelo Rotta è stato un arcivescovo cattolico italiano. Il 20 marzo 1930 venne nominato nunzio apostolico in Ungheria, a Budapest. Durante la seconda guerra mondiale Monsignor Rotta non solo elevò proteste contro la deportazione degli ebrei, ma si attivò in modo concreto per assicurare la salvezza degli ebrei perseguitati. Distribuì ben quindicimila carte di protezione, che ponevano i relativi portatori direttamente sotto la protezione dello Stato della Città del Vaticano, oltre alla produzione di innumerevoli falsi certificati di battesimo. È stato riconosciuto Giusto tra le Nazioni dallo Yad Vashem per il suo eccezionale impegno nel sottrarre gli ebrei all'Olocausto.

GITTA MALLASZ

E’ nata a Lubiana (Slovenia) il 21 giugno 1907 da una famiglia austroungarica. Verso gli anni '40 Gitta decise di lavorare in un’atelier di Hanna Dallos e suo marito Joseph Kreutzer, entrambi ebrei. Quando però la seconda guerra mondiale iniziò, i due dovettero chiudere il loro atelier per rifugiarsi a Budapest, dove viveva Gitta Mallasz. Purtroppo il 3 giugno del 1944, Joseph fu deportato e dopo qualche mese, il 2 dicembre dello stesso anno, anche Hanna e Lili Strausz furono deportate a Ravensbrück, il campo di concentramento femminile più grande. Nonostante non sia riuscita a salvare la loro vita, Gitta Mallasz ne salvò altre, soprattutto un centinaio di donne e bambini. Le fu dato il riconoscimento di “Giusto tra le Nazioni” nel 2011.

GIUSEPPE MOREALI

Giuseppe Moreali è stato un medico e scrittore italiano, antifascista attivo nella Resistenza e dichiarato Giusto tra le Nazioni dallo Yad Vashem per aver assistito e salvato durante la seconda guerra mondiale un gruppo di settantatré bambini ebrei rifugiatisi a Villa Emma, a Nonantola. Al termine della guerra, per il suo ruolo nella Resistenza fu chiamato a prendere parte alle operazioni che effettuarono il passaggio alla vita democratica. Nel dopoguerra si dedicò alla professione medica e, nel tempo libero, a musica, poesia e storia, pubblicando alcuni volumi e periodici locali. Il riconoscimento a Giusto tra le nazioni giunse nel 1964.

ARTURO GATTI

Era un ufficiale medico, con il grado di Maggiore, di stanza a Karlovac nell’ex Jugoslavia. Uno dei tanti “Giusti tra le Nazioni” per aver salvato tante famiglie e persone dalla strage della Shoah durante la seconda guerra mondiale. In tale veste, portò soccorso a numerosi ebrei che tentavano di valicare il confine tra lo Stato indipendente di Croazia e la zona occupata dall’Esercito Italiano, prestando, inoltre, cure mediche gratuite agli ebrei che ne avevano bisogno. Salvò una famiglia ebrea di Karlovac fornendo loro falsi documenti e trasportandone alcuni a Trieste su un'ambulanza militare.

OSKAR SCHINDLER

Oskar Schindler, nato il 28 aprile 1908, durante&nbsp; la seconda guerra mondiale è diventato noto per aver&nbsp; salvato la vita di oltre 1.200 ebrei polacchi, impiegandoli nella sua&nbsp; fabbrica di utensili a Cracovia e successivamente nella fabbrica di&nbsp; munizioni in Cecoslovacchia.&nbsp; Schindler è entrato a far parte del Partito Nazista per motivi&nbsp; economici e ha sfruttato la sua posizione per proteggere gli ebrei&nbsp; dalle deportazioni nei campi di concentramento. Ha corrotto&nbsp; funzionari nazisti e si è impegnato a garantire la sicurezza e la&nbsp; sopravvivenza dei suoi lavoratori ebrei.&nbsp;&nbsp;Dopo la guerra, Schindler ha trascorso alcuni anni in Argentina&nbsp; e successivamente è tornato in Germania. Nel 1962, è stato&nbsp; riconosciuto come "Giusto tra le Nazioni" dallo Yad Vashem. È morto il 9 ottobre 1974&nbsp; ad Amburgo, in Germania.

GIOVANNI PALATUCCI

Nato a Montella, in provincia di Avellino. Dopo la maturità classica svolse nel 1930 il servizio militare a Moncalieri come allievo ufficiale di complemento. Iscritto al Partito Nazionale Fascista, nel 1932 si laureò in giurisprudenza all'Università di Torino, discutendo una tesi in diritto penale sul rapporto di causalità. Nel 1936 giurò come volontario vice commissario di pubblica sicurezza e inviato alla questura di Genova. Nel 1937 venne trasferito alla questura di Fiume come responsabile dell'ufficio stranieri e poi come commissario di polizia. Dopo l'8 settembre 1943 aderì alla Repubblica Sociale Italiana. Nella sua posizione ebbe modo di conoscere l'impatto delle leggi razziali sulla popolazione ebraica. In quel contesto cercò di fare quello che la sua posizione gli permetteva, creando attraverso una rete di amici una strada per salvare molti ebrei dai campi di sterminio. Un calcolo approssimativo stima in più di 5.000 il numero di persone che Giovanni Palatucci aiutò a salvarsi durante la sua permanenza a Fiume. Nel 1990 lo Yad Vashem di Gerusalemme, il Memoriale ufficiale di Israele delle vittime ebree dell'Olocausto, ha insignito Palatucci del riconoscimento di 'Giusto tra le nazioni'.

FOSCO ANNONI

Fosco Annoni è stato un valoroso militare dell’Esercito italiano, di stanza a Leopoli durante la seconda guerra mondiale. La sua storia ha assunto particolare importanza nel maggio 1943, pochi mesi dopo l’inizio dei rastrellamenti di persone di fede ebraica nella regione. Tra i perseguitati, figurava Klara Rosenfeld, una giovane ebrea che aveva trovato lavoro insieme alla sorella Cilli a Palazzo Sheptytski, sede delle truppe italiane che avevano occupato Leopoli. Annoni ed alcuni suoi commilitoni avevano deciso di nascondere Klara in una soffitta e solo successivamente in uno dei magazzini del palazzo-caserma, fornendole un importante primo rifugio nel tentativo di salvaguardarla dai crimini commessi dalle truppe occupanti. Il coraggio di Fosco Annoni, il quale aveva sfruttato il proprio ruolo di militare con lo scopo di salvare Klara dai rastrellamenti, non è passato inosservato: nel 1993, infatti, Fosco e sua sorella Tina sono stati fregiati del titolo di "Giusti tra le Nazioni".

È stato un imprenditore tedesco ricordato per aver salvato più di 1000 ebrei dallo sterminio della Shoah, durante la seconda guerra mondiale. Nonostante non se ne conosca il numero esatto, secondo alcune fonti furono tra i 1200 e i 1300, Schindler utilizzò il pretesto di impiegarli come personale necessario allo sforzo bellico presso la sua fabbrica di utensili, la D.E.F. (Deutsche Emaillewaren-Fabrik), situata in Polonia.

Name

Safari may block some audio or video from playing automatically and ‘read to me’ will skip these. You can configure this in Safari’s preferences.