PLATONE
e il mito della caverna
Platone nasce ad Atene nel 428 a.C. da una famiglia ricca e nobile.
Inizialmente era un seguace di Cratilo ma poi circa intorno ai suoi 20 anni diventa allievo di Socrate.
Il suo vero nome però è Aristocle, Platone è solamente il suo soprannome, presumibilmente attribuitogli per l’ampiezza delle sue spalle.
Inizialmente era un seguace di Cratilo ma poi circa intorno ai suoi 20 anni diventa allievo di Socrate.
Il suo vero nome però è Aristocle, Platone è solamente il suo soprannome, presumibilmente attribuitogli per l’ampiezza delle sue spalle.
vita di Platone
Socrate influenzò molto Platone, ma poi viene accusato di corruzione e viene ucciso. La Morte di Socrate, come scelta politica di alcuni democratici del tempo, cambia i piani nella vita di Platone, perché se prima voleva diventare lui stesso un politico, a causa della sua morte condanna tutto quel mondo che fino a quel momento aveva tanto amato.
Un altro fattore di crisi di Platone è il declino della grande potenza della città di Atene. Entrambe sono motivo di credere, per il filosofo, che stia avvenendo una crisi esistenziale dell'uomo, perciò si dedica completamente alla filosofia ritenendola "l'unico mezzo per condurre l'uomo e la comunità alla giustizia". (tesi relativa al fatto che secondo lui la morte di Socrate era stata un'ingiustizia)
Malgrado i molti viaggi, Platone non lascia Atene e fonda la sua accademia, nella quale rimane fino alla sua morte nel 347 a.C.
la scuola di Platone ha le sue radici nella scienza e nel metodo da essa derivato, la dialettica: per questo motivo l'insegnamento si svolge attraverso dibattiti, a cui partecipano gli stessi allievi.
la scuola di Platone ha le sue radici nella scienza e nel metodo da essa derivato, la dialettica: per questo motivo l'insegnamento si svolge attraverso dibattiti, a cui partecipano gli stessi allievi.
accademia
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IL MITO DELLA CAVERNALoading...
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maestro, mi racconta uno dei suoi miti?
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certo! oggi ti narrero' il mito della caverna, in modo che tu possa comprendere meglio la mia teoria della conoscenza
"IMMAGINA FANCIULLI IN CATENE CAPACI DI GUARDARE SOLAMENTE DAVANTI A SE'..."
IMMAGINA...
"IMMAGINA UNA STRADA TRA FUOCO E PRIGIONIERI LUNGO LA QUALE SI TROVA UN MURICCIOLO..."
cHE COSA STRANA!!!
iNVECE SONO SIMILI A NOI!
INFATTI, SECONDO TE, VEDONO ALTRO, OLTRE ALLE OMBRE PROIETTATE DAL FUOCO?
iMPOSSIBILE, ESSENDO OBBLIGATI A VEDERE SOLO DAVANTI A SE'!
QUINDI, CONOSCEREBBERO LA REALTA' ESCLUSIVAMENTE COME CIò CHE VEDONO
e OGNI VOLTA CHE UNO DEI PASSANTI PROFERIRA' PAROLA, ESSI CREDERANNO CHE A PARLARE SIA STATA L'OMBRA CHE PASSA
RITERREBBERO CHE IL VERO NON POSSA ESSERE ALTRO SE NON LE OMBRE!
!!!!!!!!!!!
"SE UN UOMO VENISSE LIBERATO, OBBLIGATO A MUOVERSI E INCAPACE DI RICONOSCERE PER IL BAGLIORE DELLA LUCE LE COSE DI CUI PRIMA VEDEVA SOLTANTO L'OMBRA..."
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COsa credi che risponderebbe quest'uomo alla domanda "che cos'e'?" se gli venisse detto che prima vedeva solo delle ombre, mentre adesso puo' vedere la realta' delle cose?
C'e' troppa luce!! meglio tornare nella caverna
egli si troverebbe in dubbio e considererebbe le cose che ha sempre visto nella caverna piu' reali di cio' che sta guardando adesso!
qui sto molto meglio con le cose che conosco!
ehi tu!!!!
sii uomo!! hai forse paura? vai a vedere oltre la luce