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SULLE TRACCE DEGLI ANTENATI...alla scoperta dell'evoluzione dell'uomoLoading...
Ti sei mai immaginato di fare un viaggio nel tempo e di tornare a 3 milioni di anni fa, in un luogo caldo e arido?
Questa storia parla di due bambini, Anita e Giulio, alla ricerca delle tracce dei loro antenati. Anita e Giulio, come tutti noi, appartengono al genere Homo Sapiens. Quando la maestra l'ha detto a scuola, si sono incuriositi.
-Maestra, ma se andiamo indietro nel tempo, chi c'era prima di noi?-
La maestra subito risponde: -Sono vissute altre specie umane prima di noi e sono tutti nostri cugini. Ciò significa che noi e loro abbiamo degli antenati in comune che non esistono più perché si sono estinti.-
- Come mi piacerebbe conoscere un po' meglio questi antenati!- dice Giulio.
- Dai, andiamo a cercarli, proviamo a fare un viaggio nel tempo alla ricerca delle loro tracce.- Risponde Anita.
Questa storia parla di due bambini, Anita e Giulio, alla ricerca delle tracce dei loro antenati. Anita e Giulio, come tutti noi, appartengono al genere Homo Sapiens. Quando la maestra l'ha detto a scuola, si sono incuriositi.
-Maestra, ma se andiamo indietro nel tempo, chi c'era prima di noi?-
La maestra subito risponde: -Sono vissute altre specie umane prima di noi e sono tutti nostri cugini. Ciò significa che noi e loro abbiamo degli antenati in comune che non esistono più perché si sono estinti.-
- Come mi piacerebbe conoscere un po' meglio questi antenati!- dice Giulio.
- Dai, andiamo a cercarli, proviamo a fare un viaggio nel tempo alla ricerca delle loro tracce.- Risponde Anita.
-Guarda Giulio, vedo un uomo alto circa un metro e settanta, ma mi sembra forte robusto. Ha la pelle chiara e i capelli rossicci, braccia e gambe corte ma robuste. Guarda il suo viso! Ha narici grandi, forse per riscaldare l'aria. Mi sembra un Homo Neanderthalensis. -
- Ciao Neanderthal, sei davvero tu? Come sei umano... non pensavamo di trovarti così somigliante.
Ci chiamiamo Giulio e Anita e abbiamo intrapreso un lungo viaggio per trovare i nostri antenati, anzi gli antenati di tutta l'umanità. Tu potresti aiutarci? In fin dei conti sei un nostro antenato anche tu oppure no?-
-D'accordo bambini, fatemi delle domande.
-In che epoca vivi?
.-Tra i 300 mila e 30 mila anni fa.
-Cosa fai durante il giorno?
- Sono cacciatore solitario di prede piccole e medie. Inoltre caccio in gruppo prede di medio grandi dimensioni.
Sono anche un raccoglitore e selezionatore di piante per uso alimentare e medicinale.
- Cosa mangi?
-Sono onnivoro, mangio carne, vegetali, tuberi e frutta. Uso abilmente il fuoco e cucino.
-Com'è l'ambiente in cui abiti?
- Preferisco le ampie vallate fluviali con un clima temperato in Europa e in Asia ma posso sopravvivere anche vicino ai ghiacci e nelle zone più calde e secche.
- Cosa sai costruire?
- So costruire oggetti, strumenti e armi utilizzando i materiali che trovo nel mio ambiente: pietra, legno e osso e pelli di animali. Con i ramoscelli e con i tendini degli animali costruisco corde e legacci.
- Ciao Neanderthal, sei davvero tu? Come sei umano... non pensavamo di trovarti così somigliante.
Ci chiamiamo Giulio e Anita e abbiamo intrapreso un lungo viaggio per trovare i nostri antenati, anzi gli antenati di tutta l'umanità. Tu potresti aiutarci? In fin dei conti sei un nostro antenato anche tu oppure no?-
-D'accordo bambini, fatemi delle domande.
-In che epoca vivi?
.-Tra i 300 mila e 30 mila anni fa.
-Cosa fai durante il giorno?
- Sono cacciatore solitario di prede piccole e medie. Inoltre caccio in gruppo prede di medio grandi dimensioni.
Sono anche un raccoglitore e selezionatore di piante per uso alimentare e medicinale.
- Cosa mangi?
-Sono onnivoro, mangio carne, vegetali, tuberi e frutta. Uso abilmente il fuoco e cucino.
-Com'è l'ambiente in cui abiti?
- Preferisco le ampie vallate fluviali con un clima temperato in Europa e in Asia ma posso sopravvivere anche vicino ai ghiacci e nelle zone più calde e secche.
- Cosa sai costruire?
- So costruire oggetti, strumenti e armi utilizzando i materiali che trovo nel mio ambiente: pietra, legno e osso e pelli di animali. Con i ramoscelli e con i tendini degli animali costruisco corde e legacci.
Siamo a circa 2 milioni di anni fa. Giulio e Anita stanno finalmente entrando nel continente di origine dell'umanità: l'Africa.
- Dai Giulio, iniziamo a cercare il primo uomo africano, il grande camminatore come lo hanno chiamato i suoi discendenti.
Dopo qualche ora di attesa e di avvistamento I bambini sentono avvicinarsi dei passi. E' un ragazzo che ha l'aspetto un po' scimmiesco e sta correndo.
- Ehi dove corri, fermati un attimo... abbiamo bisogno di parlarti- grida Giulio.
-Se volete parlarmi seguitemi.- risponde lo strano ragazzo.
-Ma come facciamo? Sei troppo veloce aspettaci! . grida affannata Anita
-Ho ferito un'antilope insieme ai miei compagni e adesso la sto seguendo; non la mollo più finché non le mancheranno le forze e potrò raggiungerla. Se riesco a catturarla potrò portarla all' accampamento e sarà una grande festa.
-Certo hai un fisico notevole- aggiunge Anita- Però sei tutto gambe.
Il ragazzo risponde:- Sì hai ragione, sono tutto gambe. Ho un'andatura completamente bipede, sono quasi completamente privo di pelo proprio come voi Sapiens. Sono alto un metro e sessanta, ma i miei fratelli maggiori arrivano anche a un metro e ottanta. Il nostro cervello è di dimensioni modeste.
-Ma avete già scoperto il fuoco?- chiede Giulio interessato
- Non c'è bisogno di scoprirlo il fuoco, qui divampano spesso incendi e dovreste vedere che fiammate quando prendono gli alberi e le sterpaglie secche. Il segreto sta nel prendere qualche ramoscello ancora infuocato, portarlo all'accampamento e cercare di conservarlo. Il fuoco ci serve per abbrustolire e cuocere la carne ma anche i tuberi.
- Come le rompete? Con i denti?
- Noi usiamo le Selci lavorate e scheggiate da un lato.
La carne ci ha fornito proteine animali grazie alle quali il nostro cervello ha cominciato a crescere.
- Dai Giulio, iniziamo a cercare il primo uomo africano, il grande camminatore come lo hanno chiamato i suoi discendenti.
Dopo qualche ora di attesa e di avvistamento I bambini sentono avvicinarsi dei passi. E' un ragazzo che ha l'aspetto un po' scimmiesco e sta correndo.
- Ehi dove corri, fermati un attimo... abbiamo bisogno di parlarti- grida Giulio.
-Se volete parlarmi seguitemi.- risponde lo strano ragazzo.
-Ma come facciamo? Sei troppo veloce aspettaci! . grida affannata Anita
-Ho ferito un'antilope insieme ai miei compagni e adesso la sto seguendo; non la mollo più finché non le mancheranno le forze e potrò raggiungerla. Se riesco a catturarla potrò portarla all' accampamento e sarà una grande festa.
-Certo hai un fisico notevole- aggiunge Anita- Però sei tutto gambe.
Il ragazzo risponde:- Sì hai ragione, sono tutto gambe. Ho un'andatura completamente bipede, sono quasi completamente privo di pelo proprio come voi Sapiens. Sono alto un metro e sessanta, ma i miei fratelli maggiori arrivano anche a un metro e ottanta. Il nostro cervello è di dimensioni modeste.
-Ma avete già scoperto il fuoco?- chiede Giulio interessato
- Non c'è bisogno di scoprirlo il fuoco, qui divampano spesso incendi e dovreste vedere che fiammate quando prendono gli alberi e le sterpaglie secche. Il segreto sta nel prendere qualche ramoscello ancora infuocato, portarlo all'accampamento e cercare di conservarlo. Il fuoco ci serve per abbrustolire e cuocere la carne ma anche i tuberi.
- Come le rompete? Con i denti?
- Noi usiamo le Selci lavorate e scheggiate da un lato.
La carne ci ha fornito proteine animali grazie alle quali il nostro cervello ha cominciato a crescere.