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L' entroterra siciliano: un territorio da scoprire

by 3A Scuola Secondaria di I Grado G. Garibaldi Villalba

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Scuola Secondaria di I grado "G.Garibaldi" - Villalba
Classe III A
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L' ENTROTERRA SICILIANO :
UN TERRITORIO DA SCOPRIRE
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L'entroterra
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Siciliano :
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UN TERRITORIO DA SCOPRIRE
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Riserva naturale: Lago sfondato
Cenni storici e caratteristiche geologiche

Nel novembre del 1907 è accaduto nello interno di Sicilia, tra Marianopoli e Santa Caterina di Villarmosa, un fatto meritevole di non essere trascurato. Nella località Mimiani (alla quale si perviene da Marianopoli in circa tre quarti d’ora cavalcando al passo), si sprofondò a un tratto una cospicua zona di terreno tra il fiume che scorre tra Mimiani e Trabona, in una pendice ubertosa, di proprietà del Barone Lo Monaco. Lo sprofondamento
della parte alta fu di circa 30 metri; della bassa circa 20 metri. Si formò un laghetto che le di cui sponde hanno una larghezza di circa 100 metri. La parte fonda del lago ha un diametro di circa 30 metri, oltre il quale il fondo viene gradatamente in su a montare sino alle sponde che formano un cerchio di circa cento metri di diametro.” (Marchese A. De Gregorio, Formazione di un nuovo lago minuscolo a Mimiani, Il Naturalista Siciliano 1910). Questo è uno trai primi scritti relativi alla formazione del Lago Sfondato, piccolo bacino, situato alle pendici del Monte Pertichino, in contrada Mimiani vicino Marianopoli (CL), ad un’altitudine di 370 metri sul livello del mare. Qui sorge la Riserva Naturale Integrale Lago Sfondato , istituita dalla Regione Siciliana nel 1997 e affidata in gestione a Legambiente allo scopo di tutelare un;area di notevole interesse geologico e studiare la morfologia carsica del lago. Le motivazioni iniziali si sono rilevate riduttive rispetto alle valenze naturalistiche del territorio.
L’area, infatti, è stata proposta come Sito di Importanza Comunitaria ai sensi della direttiva europea 92/43 in quanto “lago eutrofico naturale con vegetazione del tipo Magnopotamion o Hydrocharition”. Nel 2004 sono state quindi ampliate la superficie della riserva e le finalità istitutive che oggi contemplano pure la conservazione dell’ecosistema lacustre e delle particolari formazioni vegetali caratteristiche degli affioramenti rocciosi
gessosi. Il Lago Sfondato, che ha una superficie di 3404 metri quadrati e una profondità massima di 13,50 metri nei periodi di piena, è al secondo posto tra i laghi siciliani per profondità. Sorge su terreni della serie gessoso-solfifera miocenica, formati da arenarie tenere, strati argillosi (spesso salati) e banchi di gesso, ed ha origine carsica.
L'azione erosiva delle acque infatti, ha formato una grotta carsica sotterranea. Il crollo del suo tetto ha poi provocato lo scivolamento degli strati sovrastanti formando un bacino lacustre che non è altro che una conca di sprofondamento originata dal crollo dei banchi di gesso. Tale evento, avvenuto nel novembre del 1907, fu descritto dal marchese A. De Gregorio sulle pagine della rivista ;Il Naturalista Siciliano; del 1910. Non si esclude che il perdurare di questanea possa causare altri crolli in futuro.
La Riserva, estesa complessivamente per 13,62 ettari, è divisa in due aree distinte a differente destinazione: la zona A che comprende lo specchio d'acqua, l'intera conca di sprofondamento e alcuni tratti del corso del Torrente Stretto e del Vallone Formicai; la zona B di pre-riserva, caratterizzata prevalentemente da colture cerealicole, pascoli e fortemente antropizzata.
Molto interessante dal punto di vista naturalistico è tutto il comprensorio della riserva con Monte Mimiani, Monte Trabona, il Fiume Salito e il Vallone Formicai e dal punto di vista etno- antropologico caratteristici sono i tipici; pagliari; e le antiche masserie (Trabona e Mimiani). Il lago le cui acque sono di colore verde bruno e torbide, è un bacino chiuso, alimentato esclusivamente da acque piovane e da una sorgente sub-lacustre perenne.
La sua superficie infatti, si trova alcuni metri sotto il piano della campagna e non ha alcun tipo di relazione con il sistema idrografico superficiale. La morfologia della parte emersa della conca presenta delle fiancate ripide con gli strati di gesso fortemente contorti che hanno un notevole valore paesaggistico e scientifico dato che su di esse è possibile ;leggere; l';andamento degli strati geologici e studiare la morfologia e l'idrologia carsica. E' opinione diffusa, ma infondata, che lo sprofondamento e la formazione del Lago Sfondato sia stato causato dagli scavi effettuati alla
fine del 1800 per costruire la galleria ferroviaria di Marianopoli che, ancora oggi, è la più lunga dell' intera regione. Una leggenda popolare narra inoltre che il lago, vista la sua profondità, sia in collegamento diretto con il mare e che nelle sue acque viva un enorme mostro con le sembianze di una biscia.
La sua superficie infatti, si trova alcuni metri sotto il piano della campagna e non ha alcun tipo di relazione con il sistema idrografico superficiale. La morfologia della parte emersa della conca presenta delle fiancate ripide con gli strati di gesso fortemente contorti che hanno un notevole valore paesaggistico e scientifico dato che su di esse è possibile ;leggere; l';andamento degli strati geologici e studiare la morfologia e l'idrologia carsica. E' opinione diffusa, ma infondata, che lo sprofondamento e la formazione del Lago Sfondato sia stato causato dagli scavi effettuati alla
fine del 1800 per costruire la galleria ferroviaria di Marianopoli che, ancora oggi, è la più lunga dell' intera regione. Una leggenda popolare narra inoltre che il lago, vista la sua profondità, sia in collegamento diretto con il mare e che nelle sue acque viva un enorme mostro con le sembianze di una biscia.
La Flora e la Fauna della Riserva
La flora

L’ecosistema del lago svolge un ruolo cruciale per la diversificazione della flora, ospitando un numero significativo di alofite (piante che si insediano su terreni salini o alcalini) e garantendo ai terreni limitrofi l’umidità necessaria per lo sviluppo di lembi di vegetazione erbacea e arbustiva. Intorno al lago è presente un canneto che contribuisce a rendere l’ambiente ricco di paludi. Sono presenti più di 300 tipi di piante alcune molto rare e ben 39 specie di orchidee selvatiche. E’presente anche un’erba velenosa, la Mandragola, alla cui radice sono state attribuite in passato virtù magiche
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