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La Costituzione

by Marina Buttitta

Pages 2 and 3 of 45

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La nascita della Costituzione italiana in un breve video:
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La Costituzione italiana e i primi 12 articoli:

ARTICOLO 1
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Che cosa significa? Il primo articolo della Costituzione definisce innanzitutto la forma dello Stato: l’Italia è una repubblica e non una monarchia, com’era invece stata dall’Unità (nel 1861) fino alla fine della Seconda guerra mondiale. Nel 1946 un referendum sulla forma dello Stato fu vinto infatti dai sostenitori della repubblica e la famiglia reale, i Savoia, abbandonò l’Italia.
Dato che l’Italia è una Repubblica democratica, la sovranità, ossia il potere fondamentale dello Stato, quello da cui derivano tutti gli altri, appartiene agli stessi Italiani. Come si esercita? Su questo tema la Costituzione rimanda ad altri articoli che riguardano in particolare la formazione del Parlamento, l’esercizio del diritto di voto e il referendum.
Un passaggio del primo articolo può sorprendere: “fondata sul lavoro”.
Art. 2 Costituzione
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. 
https://www.senato.it/1025?sezione=118&articolo_numero_articolo=2
Principio di uguaglianza formale e sostanziale art. 3 Cost.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua , di religione , di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Che cosa significa? L’articolo assume il principio di uguaglianza tra tutti i cittadini come un diritto fondamentale. L’uguaglianza è innanzitutto un’uguaglianza formale, cioè l’uguaglianza di fronte alla legge: per esempio che un cittadino sia cattolico, ebreo, musulmano o ateo, per la legge non cambia nulla e i suoi diritti restano i medesimi. L’art. 3 indica quali sono le differenze che non incidono sull’uguaglianza perché ciascuna di esse è stata in passato una ragione di discriminazione: basti pensare al fatto che le donne per secoli non hanno avuto gli stessi diritti degli uomini.La seconda parte dell’articolo, però, assegna alla Repubblica il compito di favorire l’uguaglianza sostanziale, ossia l’uguaglianza effettiva: la povertà, la provenienza da un ambiente degradato, la scarsa istruzione ecc. sono fattori che possono determinare tra i cittadini una disuguaglianza tale da impedire l’esercizio dei diritti fondamentali. 
Ma perché...? Il principio di uguaglianza è molto radicato nella nostra società, anche se periodicamente episodi di razzismo e di intolleranza sembrano metterlo in discussione. Secondo questo principio gli uomini sono uguali per natura, non nel senso che sono identici come se fossero fotocopie o che devono diventarlo, ma nel senso che hanno gli stessi diritti. Razza, sesso, opinioni politiche ecc. determinano importanti differenze tra i cittadini, ma non tali da rendere alcuni superiori e altri inferiori dal punto di vista dei diritti. Fanno parte delle loro caratteristiche naturali (come il sesso), culturali (come la lingua) o personali (come le opinioni politiche). Conoscere e frequentare persone diverse da noi arricchisce la nostra conoscenza del mondo, aiuta a modificare o a consolidare le nostre opinioni. In una società democratica la diversità non è solo un dato di fatto, ma una caratteristica essenziale, senza la quale la democrazia si trasformerebbe (come è avvenuto in passato) in un regime.
Personalmente penso che questo articolo sia il più importante di tutti, poiché racchiude tutte le cose essenziali di un individuo. Mi fa pensare il fatto che l'articolo debba specificare "senza distinzione di razza, di sesso, di religione ecc" perché un tempo soprattutto le donne erano considerato lo scarto della società, così come le persone di etnie diverse ecc... Penso che grazie questo articolo ad oggi ci siano meno discriminazioni.
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