Gli strumenti dell’amanuense

Fig. 0

Autori: Ugo Mattia, Riccardo, Lorenzo, Francesco e Giorgio

Gli strumenti dell’amanuense

Introduzione

In questo libro troverai tante informazioni storiche sugli amanuensi e gli utensili che usavano per scrivere. Hai problemi di lettura ?
Non ti preoccupare, ci sono gli audio !

Indice

Pag. 1 copertina
Pag. 2 introduzione
Pag.3 indice
Pag.4-5 penna d’oca
Pag.6-11 inchiostro
Pag.12-19 posizione dell’amanuense
Pag.20-21 quiz
Pag.22-23 risposte
Pag.24-27 fumetto
Pag.28-29 fine
Pag.30-31 sitografia

Loading...

Capitolo 1 penna d oca

Loading...

Per una buona scrittura su pergamena o su carta, le penne migliori si ricavavano da oche o cigni. Per un copista destro erano più confortevoli se prese dall’ala sinistra del cigno, perché avevano una naturale curvatura che si adattava allo scrittore. Le piume per essere rese più dure, venivano fatte essiccare al sole per qualche mese, mettendole in acqua e poi venivano messe in sabbia incandescente. In seguito si tagliava la punta sui due lati a forma di pennino e lo strato di grasso esterno e il midollo venivano rimossi.

Loading...

Loading...

Loading...

Loading...

Loading...

Fig.1

Loading...

Capitolo 2 : l’inchiostro

Negli antichi scriptoria, i luoghi dedicati alla scrittura a mano, l’ inchiostro era contenuto in un calamaio ricavato da un corno inserito in un buco operato in un contenitore simile a un porta lampada posto accanto al piano di lavoro. Ne esistevano anche di portatili, dotati di un tappo a vite e legati una cordicella all’ astuccio in cui si custodivano penne e calamine.

Fig.2

In ogni biblioteca le ricette per la fabbricazione degli inchiostri sono numerose, e così anche nella biblioteca Guarneriana, se ne conservano diverse. La più diffusa era a base di un’ escrescenza prodotta in alcune piante da un parassita, mescolata a una soluzione di acido e solfato di ferro. Vi si aggiungeva poi gomma arabica, ovvero resina di acacia, che serviva come addensante.

Fig.3

Il colore di questo tipo di inchiostro era marroncino scuro, destinato a scurirsi sempre più nel tempo per ossidazione. Nei manoscritti sono frequenti scritte colore in rosso. Le si ritrova nei titoli, nelle glosse, spesso nei calendari , o nei breviari liturgici a sottolineare le parti formulari. Il vermiglio si otteneva dal solfati di mercurio mescolato con albume e gomma arabica.