Gli alunni della classe 2H, dell'IC Gianni Rodari di Roma, anno scolastico 2021-2022, hanno intervistato i nonni chiedendo di raccontare un episodio significativo del loro passato.

"Intervista ai nonni: generazioni a confronto... abbattiamo, con il ricordo, le differenze generazionali".

I magici nipoti della 2° H &nbsp; Generazioni a confronto

SOFIA F. Mia nonna Daniela è nata a Roma, nel 1957. Racconta sempre che era una brava giocatrice di pallavolo e ha fatto anche la selezione per la nazionale. All'età di 14 anni, ad una festa di compleanno, 🎁 ha incontrato di nuovo un ragazzino, nonno, che quando era più piccolo le portava la spesa a casa e sua nonna le diceva sempre di prendere esempio da quel bambino che andava a scuola 🏫 e lavorava. Quando si sono fidanzati, sua madre lo ha presentato alla nonna dicendo che si era portata a casa direttamente l'esempio. E ben dopo 43 anni di matrimonio... sono i miei super nonni!

Nonno Lino è nato a San Severo il 2 agosto del 1954, mi ha detto che i giorni più belli sono quelli in cui sono nati i figli. In particolare però, il giorno che gli ha cambiato la vita è stato quello in cui è nata mia mamma, il 31 maggio 1980, perché nello stesso giorno lo hanno assunto alle ferrovie.

BUSSOLA Introduzione Generazioni a confronto Luca B. Jacopo Luca C. Gabriele Damiano Sofia F. Davide Kristina Martin Aurora Mattia Christian Samuele Camilla Sofia S. Ludovica Sara Ringraziamenti

Mio nonno Martino è nato in Albania, nel 1962. Mi ha raccontato l'episodio che le ha cambiato la sua vita: "Avevo 30 anni quando decisi di trasferirmi in Italia. Sulla nave incontrai una ragazza molto bella che mi colpì tanto... da quel giorno non ci siamo più separati ❤️".

MARTIN Nonno Pino e nonna Marilena entrambi romani (1956 e 1961), hanno sempre abitato a Roma e si sono sposati nel 1982. La loro vita matrimoniale zoppicava un po’ perché erano giovani e poco responsabili infatti fumavano entrambi e nonno Pino passava le serate a giocare a carte con gli amici. Finché un giorno, mentre nonno Pino lavorava come calzolaio un fornitore, testimone di Geova, gli fece leggere dalla Sacra Bibbia e ciò che Dio dice riguardo il matrimonio e al rispetto della vita. Così tornò a casa e ne parlò con nonna che accettò di approfondire il discorso così, continuando a studiare, fecero cambiamenti radicali, smisero di fumare e divennero testimoni di Geova. Dopo 40 anni sono ancora sposati hanno avuto due figli e ora hanno anche due nipoti. Questo è l'episodio più importante della loro vita perché l'ha cambiata in meglio, salvando la loro salute e il loro matrimonio.

GENERAZIONI A CONFRONTO &nbsp; &nbsp; C’è un luogo dove tutto è plausibile, dove la creatività e le possibilità non hanno limiti, dove esiste il concetto di infinito, benché non faccia parte della nostra esperienza, dove tutto può essere trasformato in qualcos’altro... all’istante, dove esistono mondi che nessuno ha mai esplorato e mondi che possiamo esplorare solo noi. Un luogo dove è possibile anche abbattere le differenze generazionali. Quel luogo è la nostra fantastica mente: uno strumento così sofisticato da permetterci di riprovare emozioni che credevamo essere smarrite, chissà in quale parte della nostra esistenza! I bambini hanno intervistato i loro nonni, si sono fatti raccontare un episodio del passato che avesse potuto riaccendere in loro un’emozione ormai dimenticata. Aver modo di raccontare le loro storie ai nipoti fa sognare i piccoli, fa capire che i nonni non sono sempre stati anziani ma sono stati anche loro bambini, anche pestiferi, combinando qualche guaio come fanno loro oggi. Questo incontro ha dato modo ai miei alunni di essere protagonisti di una grande

LUDOVICA Nonna Cinzia è nata il 27 giugno del 1963, a Roma e mi ha raccontato che i suoi momenti magici sono stati la nascita dei suoi due figli, Siriana, mia zia e Andrea, il mio papà e ancora più magico è stato avere i suoi tre nipotini Ludovica, che sono io, Leonardo, il mio cuginetto e la piccola Chloe, mia sorella... nonna ci ama tantissimo ♥️

SARA Mio nonno Antonio è nato a Frosinone e aveva solo 10 anni quando, a Roma, il suo papà Mario, nonché mio bisnonno, di ritorno dell'Abruzzo, riportò a casa una capretta che le era stata regalata in cambio di un lavoro svolto. Mio nonno Antonio inizialmente fu felice di ricevere questo regalo ma l'animale era impegnativo e belava a più non posso, anche di notte. Ogni giorno mio nonno la portava a spasso per il quartiere Alessandrino e tutto il vicinato si incuriosiva. Quante nottate passate insonni e quanta fatica per accudire l'animale! Ma che avventura simpatica!

Mia nonna si chiama Francesca Camilla, da qui il mio nome. E' nata a Sapri il 12 aprile 1938. Il ricordo più felice che lei ha è la data del trasferimento di suo papà, che lavorava in ferrovia, da Sapri a Reggio Calabria perchè è coinciso con la&nbsp;fine della guerra! A Sapri lei non poteva mai uscire e aveva tanta paura del rumore degli aerei. Dice che in Calabria, c'era tanta miseria e distruzione ma lei era felice perché poteva uscire ogni giorno con i suoi cugini e lì sentiva solo il rumore delle onde del mare.

SOFIA S. Ho chiesto a nonna Anna, nata a Polistena, il 22 novembre del 1954, l'episodio che le ha cambiato la vita e, senza esitare, lei ha risposto che il ricordo più bello è stato quando ha conosciuto nonno Marcello, nella fabbrica dove lavoravano insieme. Da quel giorno non si sono più separati. Si sono sposati e dal loro amore sono nati la mamma e suo fratello.❤️🌈

&nbsp;“Quant'è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza.” (Lorenzo Il Magnifico)

LUCA B. Ho i nonni paterni che vivono qui vicino, che vedo molto spesso e i nonni materni che vivono in Puglia, che vedo tutte le volte che mi è possibile ed in particolare durante l'estate. Ho chiesto a nonno Beniamino, nonno paterno, nato a Napoli nel 1945, di raccontarmi l'episodio che gli ha cambiato al vita. Lui mi ha raccontato di quando, molto giovane, aveva 20 anni, è andato a lavorare nel deserto. Ha lavorato in Libia per 10 anni.

INTRODUZIONE Spesso si sente dire che la società attuale sia priva di strutture, di elementi solidi e di certezze. Zygmunt Bauman, un famoso sociologo, afferma con il suo concetto di “Società liquida”, che i giovani hanno bisogno di punti di riferimento fissi, quelli che hanno caratterizzato la vita dei loro genitori; delle persone su cui contare e dalle quali dipende la loro stabilità emotiva. E’ vero che noi mamme siamo sempre più impegnate, che i padri sono costretti a rinnovarsi e a trovare nuovi sbocchi professionali e che i bambini, spesso, sono lasciati a figure che ruotano come le baby sitter, che sono, di frequente, presenti nelle case solo per brevi periodi di tempo, ma è anche vero che nelle famiglie di oggi, spesso allargate, sono presenti più nonni, rispetto a quelle del passato. La vita media è aumentata e con essa il benessere fisico e la cultura. I nonni di oggi sono giovanili, acculturati e pronti a dare una mano ai figli, con la loro preziosa presenza. Sono forse loro quel faro, quell’elemento solido, la guida di cui hanno bisogno i giovani?

La saggezza dei nonni, è una risorsa veramente importante a cui affidare i propri figli. I nonni hanno un ruolo fondamentale nella società attuale; i loro racconti nostalgici, le loro esperienze, riempiono quel luogo fantastico che sempre più è emarginato dagli stimoli visivi che caratterizzano le esperienze odierne. I nonni ci ricordano di avere rispetto per la fragilità dell’essere umano, che le rughe faranno parte della vita di ognuno di noi. Ci ricordano che il tempo sulla terra è limitato e che dobbiamo avere cura di tutti i doni che la natura e il corpo ci offrono. Essere nonni significa essere le radici che offrono la linfa vitale alla famiglia, significa dare forza e un senso alla storia di ognuno, poter guardare avanti sapendo da dove si è partiti. E’ come vivere una seconda giovinezza ma avendo più tempo a disposizione e riscoprire il mondo attraverso gli occhi dei propri nipoti, rivivere quelle sensazioni che oramai si credevano perdute o addirittura dimenticate.

GABRIELE Eccomi qui con il racconto di nonno Sergio nato a Roma il 5 ottobre 1945. “Avevo 19 anni quando, un giorno, mi invitarono ad andare ad una festa, non mi andava tanto ma poi mi decisi e andai! Fu proprio lì che incontrai una ragazza, mi colpì... aveva un vestito con 23 roselline 🌹 ricamate sopra come se fosse una collana. Iniziammo a parlare e ballare e da quel giorno non ci separammo più!! Sai chi era quella ragazza ? Era nonna Isa !"❤️😍

DAMIANO Mia nonna paterna si chiama Beatrice. È nata a Paganico Sabino, in provincia di Rieti, il 29 gennaio 1955. L'episodio che le ha dato tanta felicità e che ancora adesso ricorda con gioia, è avvenuto nel suo piccolo paese. "Da piccola, essendo vissuta a Milano per tanti anni perché il papà lavorava lì, in estate tornavamo al paese per le vacanze. Ed è stato proprio d'estate al paese che ho avuto la fortuna di conoscere delle bambine della mia età con le quali siamo diventate amiche del cuore. Loro sono state davvero importanti per me, sia in quel periodo vissuto fuori casa, dove mi sentivo sola perché non avevo modo di conoscere molte persone, sia ancora oggi. Con loro sono cresciuta, mi hanno aiutato ad aprirmi al mondo perché a Milano mi ero chiusa tanto in me stessa e con molta difficoltà facevo amicizia. Ad oggi io sono convinta che è grazie alla loro amicizia che sono diventata la donna che sono oggi e che voi nipoti potete amare".

Mio nonno si chiama Franco ed è il papà della mia mamma. Vive in un paesino dell’Abruzzo che si chiama Celenza Sul Trigno, dove io trascorro le mie vacanze estive. Mio nonno è nato a Roma, è il fratello maggiore di 4 fratelli e 2 sorelle. Mi ha raccontato che da piccolino uno sei suoi fratelli, Pietro, lo prendeva sempre in giro dicendogli che non era capace di fare le cose. Un giorno, mentre giocavano nella piazzetta del quartiere, il fratello si allontanò da lui e gli disse: "Fammi vedere se sei capace a tirare fin qui un sassolino", lui ci provo’ e involontariamente lo colpì in testa facendogli molto male. Da allora capì che non doveva dare più retta a quello che diceva. Oltre a giocare in piazzetta con i suoi amici ai giochi di una volta come nascondino e cavalletta, a mio nonno piaceva andare a caccia di passerotti con la fionda e a pesca nel fiume. Quando sono con mio nonno e il mio cane Macchia mi diverto sempre.

LUCA C. Nonna Stefania mi ha raccontato un episodio che le sta molto a cuore, è nata 70 anni fa in un paesino della Pianura Padana. Viveva in un casale molto grande, con tutti i suoi zii e cugini e con l'amato nonno Francesco. Ognuno aveva la sua casa ma all'interno di una specie di corte. Il nonno era il portalettere del paese, tutti lo conoscevano. Dopo il lavoro, andava sempre a giocare a carte con gli amici in un circolo. Quando si faceva sera, la zia Eugenia, da cui viene il nome della mamma, chiedeva alla nipotina preferita, che era nonna Stefania, di andare a chiamare il nonno per la cena. Lei era orgogliosa e faceva questo servizio sempre molto volentieri, perché in questo modo passava del tempo con il suo amato nonno. In giro per il paese, per mano con il nonno, si sentiva la bambina più fortunata del mondo. Il nonno era alto e portava un mantello blu che lo faceva sembrare ancora più grande e lei si sentiva protetta. Tutti li salutavano per strada perché il nonno Francesco era benvoluto.

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&nbsp;Monica Stefanucci e I magici nipoti della 2° H IC Gianni Rodari, Centroni

"Intervista ai nonni: generazioni a confronto... abbattiamo, con il ricordo, le differenze generazionali"

CHRISTIAN Mia nonna Carla è nata a Roma, nel 1956. Mi ha raccontato che un giorno, quando aveva la mia età, andò con suo padre a fare le castagne nei boschi di Ronciglione e, mentre camminavano, videro una scatola con dentro un cucciolo di cane bianchissimo. Lei aveva sempre desiderato di averne uno e, dopo tanta insistenza, convinse il papà a portarlo a casa. La chiamò Neve e si prese cura di lei, da subito erano inseparabili. Ogni volta che tornava da scuola, Neve l'aspettava dietro la porta per farle tante feste. Finché un brutto giorno si è addormentata ed è andata nel paradiso dei cani. Ha avuto altri cagnolini portando però sempre nel suo cuore Neve❤️

SAMUELE I nonni materni mi hanno raccontato un episodio della loro vita di quando erano molto giovani e che ricordano con nostalgia e tenerezza. Nonna Tiziana, ha vissuto a Napoli fino all'adolescenza e le piaceva molto andare alla Villa Comunale da dove poteva vedere il mare. Nonno Sante invece viveva in campagna e da piccolo aveva un agnellino a cui era molto affezionato, ma quando crebbe dovettero darlo via e questo gli dispiacque molto.

RINGRAZIAMENTI &nbsp; Ringrazio tutti i nonni dei magici alunni della 2H per aver condiviso un ricordo lontano, per averci fatto emozionare e sorridere. Buona Vita! Maestra Monica Stefanucci

I miei nonni paterni si chiamano Maria Luisa, nata a Roma il 7 marzo del 1953 e Giuseppe, nato a Roma il 29 gennaio del 1949. Nonna mi ha raccontato che nel 1975 si è sposata e nello stesso anno ha avuto la bella notizia di aspettare la sua prima figlia e, dopo qualche anno, è nato il mio papà. Un'altra emozione è stata la loro prima volta in aereo. I nonni materni si chiamano Elena, nata a Roma il 18 febbraio 1966 e Mauro, nato ad Alatri il 26 gennaio. Il fatto che gli ha cambiato la vita è quando si sono sposati e dopo 10 giorni è nata mia mamma. Erano giovani ed incoscienti, secondo molti, ma con il risultato di essere contentissimi di aver costruito una bellissima famiglia e di essere diventati nonni giovani, con sette bellissimi nipoti.

MATTIA Mio nonno si chiama Vito ed è nato il 4 aprile del 1948. L'episodio della sua vita che ricorda con amore è quando è andato ad una festa a Catania. Lui è di Roma ma faceva il marinaio ed ha conosciuto nonna Sara, che è di Catania. Ha pensato che con quella bellissima ragazza si sarebbe sposato ed avrebbe fatto tanti figli❤, infatti ne hanno fatti 3😚. Ora vivono insieme a Roma e nonna Sara ricorda con amore la nascita dei suoi 3 figli tra cui mamma❤.