ERBAR-IO

PROPRIETA' La maggiorana ha le seguenti proprietà: antinfiammatorie, antibatteriche, digestive, antispastiche, carminative (che promuovono l’espulsione di gas da stomaco e intestino), antispasmodiche, toniche, sedative, balsamiche, rilassanti CARATTERISTICHE La maggiorana dolce o bianca ha consistenza erbacea, uno sviluppo ridotto e le foglie con fitta peluria. E’ una pianta che viene tratta come annuale, in quanto non resiste al gelo. La maggiorana comune o nera è più vigorosa e rustica della specie precedente, ha steli quasi lignificati e foglie vellutate di color verde-pallido. Resiste meglio al gelo e per questo motivo viene coltivata come perenne.

PROPRIETA' Le virtù del timo sono legate alla presenza di un particolare fenolo: il&nbsp;timolo, potente&nbsp;antisettico, antispasmodico e vermifugo. Le sue&nbsp;proprietà antisettiche&nbsp;sono conosciute sin dall'antichità e nell'”Herbario novo”, un saggio rinascimentale sulle piante medicinali, il timo veniva consigliato, cotto nel vino, per combattere l'asma&nbsp;e le infezioni della vescica. Potente&nbsp;digestivo e carminativo, è efficace contro le&nbsp;infezioni alle vie urinarie&nbsp;e le&nbsp;infiammazioni dell'apparato respiratorio per le sue proprietà balsamiche e fluidificanti. Le caratteristiche aromatiche del timo sono utili per contrastare il mal di testa. E’ un buon&nbsp;disinfettante della pelle&nbsp;ed è molto efficace anche nel&nbsp;trattamento dei capelli particolarmente grassi.

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ORIGINE DEL NOME Il nome thymus deriva da un antico nome greco, il cui significato è forza, coraggio. Teofrasto (371 a.C. – Atene, 287 a.C.), filosofo e botanico greco antico, fu il primo a utilizzare questo nome. HABITAT Il timo cresce spontaneo in area mediterranea sulle zone rocciose, aride e calde, ma anche nelle praterie rase, nei prati e nei pascoli aridi dal piano collinare a quello montano. In genere predilige terreni leggeri, calcarei, drenanti e soleggiati. ASPETTO Il timo è un arbusto perenne che può raggiungere anche i cinquanta centimetri di altezza. Si presenta con l'aspetto di un cespuglio con parti legnose evidenti e resistenti, con parti nodose che si sviluppano verso l'alto dove sono presenti le foglie.

USO E CONSUMO Il timo è un ottimo rimedio contro la tosse e raffreddore per le sue proprietà balsamiche, contro il mal di testa per le sue caratteristiche aromatiche, per disinfettare la pelle e per il trattamento dei capelli grassi. Vengono preparati infusi di timo per pulire piccole ferite e tisane in caso di tosse e per favorire la digestione. Per preparare una tisana di timo basta lasciare infusione 2 grammi di foglie di timo essiccate in 200 ml di acqua bollente per 10 minuti. In cucina il timo si usa con carne arrosto o in umido, pesce, verdure, funghi, oli o aceti aromatici e per preparare liquori e miele.&nbsp;&nbsp;

ORIGINE DEL NOME Il nome alloro deriva dal latino laus, che significa “lode”. Il nome volgare dell’alloro si pensa che derivi dal nome celtico “lawur”, che significa verdeggiante. HABITAT La pianta cresce spontaneamente nelle regioni mediterranee. Le sue radici possono resistere al freddo, mentre le foglie tendono a morire. Cresce in quasi tutti i Paesi del Mediterraneo, sia in pianura e in collina, sia nei boschi e nelle foreste. Viene utilizzato anche per decorare giardini o parchi anche per il profumo che emana. ASPETTO L’alloro può assumere la forma di un cespuglio o di un albero e può arrivare a 10 o 12 metri di altezza. Il tronco è normalmente liscio con rami sottili e fitti e la corteccia è di colore nerastro.

USO E CONSUMO La maggiorana ha un aroma che ricorda molto quello&nbsp;dell’origano ma rispetto all’origano ha un sapore più dolce. Perfetta per insaporire carne, pesce, verdure e minestre. Le foglie, fresche o secche di maggiorana sono usate per preparare the o infusi. Infine, le proprietà benefiche contenute nei dei fiori e nelle foglie di maggiorana possono essere assimilate attraverso&nbsp;l’olio essenziale&nbsp;o il ricorso alla&nbsp;tintura madre, entrambi impiegati sia per uso interno che esterno.

ORIGINE DEL NOME Il nome menta deriva dalla parola latina "Mentis" che significa mente. Una delle principali proprietà della pianta è la sua capacità di fortificare le funzioni intellettive. Il&nbsp;nome menta&nbsp;ha un'origine&nbsp;mitologica, deriva dal&nbsp;nome della&nbsp;ninfa Mintha, figlia&nbsp;del&nbsp;Dio dei fiumi che venne trasformata dalla Dea Persefone, gelosa di lei, in una misera pianta alla quale però non potette togliere il soave profumo. HABITAT E' una pianta molto resistente e cresce in terreni freschi, ricchi di sostanze nutritive. Le specie di questo gruppo crescono in modo massiccio in tutta Europa, in Asia e in Africa. ASPETTO La menta è una pianta erbacea perenne, alta fino a 60 - 80 cm. Le foglie di menta sono verde scuro ed hanno la forma della punta di una lancia, con il margine dentato. I fiori di menta, sono di colore viola e formano una piccola spiga sulla punta dei rami.

LUOGO, PERIODO DI SEMINA E RACCOLTA, TIPO DI CONCIME, ANNAFFIATURA Per la semina del rosmarino si segue, principalmente, una serie di passaggi. Il rosmarino si semina normalmente in&nbsp;ambiente protetto, in un periodo che va da metà febbraio alla fine di marzo. Durante questo arco di tempo, si prendono tanti&nbsp;vasetti del diametro di circa 8 cm, nel numero corrispondente alle piante che si vogliono ottenere. In ogni vasetto, si devono collocare&nbsp;2-3 semi in una buchetta. Dopo circa 2 mesi, si può effettuare il trapianto&nbsp;in campo aperto. Ma, nel caso tu voglia coltivarlo in vaso, devi trasferire le piantine in un vaso più grande (diametro 30-50 cm) come abbiamo già visto per il&nbsp;trapianto dell'azalea La raccolta&nbsp;si esegue in modo scalare per tutto l’anno, asportando le foglie e i fusti man mano che occorrono in cucina. Nell’asportazione di tali parti vegetali, bisogna assolutamente avere cura, specialmente le prime volte, di prelevare&nbsp;al massimo 1-2 fusti per ogni pianta. Questa attenzione evita un trauma eccessivo al rosmarino e garantisce un’ottima ricrescita.&nbsp;In seguito, dopo 2-3 raccolte, se occorre si possono asportare anche più fusti (mai però più della metà). Questa raccolta abbondante si esegue, per esempio,&nbsp;a fine estate, allo scopo di conservare il rosmarino per l’inverno mediante essiccazione. il rosmarino viene concimato da marzo a giugno ogni 15 giorni, con un&nbsp;concime&nbsp;organico a lenta cessione, evitando il periodo della fioritura; successivamente viene utilizzato un&nbsp;concime&nbsp;specifico per ortaggi, contenente gli elementi necessari per la crescita e per intensificare aromi e profumi. L’annaffiatura&nbsp;deve essere sporadica: se il terreno è umido non date al rosmarino altra acqua. Bisogna aspettare che il terreno sia completamente asciutto per annaffiare la pianta e non esagerare mai con l’acqua. Durante i periodi estivi più caldi dobbiamo controllare quotidianamente lo stato del terreno, ma in inverno è necessario diradare l’annaffiatura

PROPRIETA’ Il&nbsp;peperoncino&nbsp;migliora la circolazione, è un ottimo cardioprotettivo, ha&nbsp;proprietà&nbsp;di vasodilatatore anticolesterolo. Consente ai capillari di rimanere elastici e migliora l'ossigenazione del sangue. Queste funzioni si devono agli acidi grassi insaturi presenti nel seme, che rinforzano i vasi sanguigni.

CARATTERISTICHE Esistono in natura moltissime differenti specie di peperoncino, da quelli più dolci a quelli più piccanti. La piccantezza del frutto, che dipende dalla quantità di capsaicina contenuta, è misurata dalla scala di Scoville. Tra i peperoncini più piccanti e più conosciuti possiamo ricordare l’habanero, mentre le varietà cayenna, calabrese e jalapeno messicano sono considerate solo moderatamente piccanti. I benefici dei&nbsp;peperoncini&nbsp;sono numerosi. Innanzitutto ricordiamo che sono poveri di calorie (circa 30 ogni 100 gr) e sono costituiti prevalentemente da acqua, da una buona quantità di carotenoidi, capsaicina e vitamine.

USO E CONSUMO Si usa per aromatizzare in piatti in cucina ma il rosmarino è perfetto anche per il benessere del corpo: in tisane, decotto, olio essenziale è tonificante, migliora la circolazione e rallenta l’invecchiamento.

USO E CONSUMO Come tutte le erbe aromatiche, l’uso dell’origano in cucina è un’ottima alternativa al sale per dare sapore a piatti cotti o crudi, come ad esempio insalate, legumi, pesce.

USO E CONSUMO Il sapore deciso dell’alloro è perfetto per accompagnare diversi piatti,&nbsp;dalle minestre, alle carni (di selvaggina soprattutto), ai pesci.&nbsp; Viene spesso utilizzato per preparare i court bouillon, per insaporire i fagioli o le lenticchie. Adatto anche a esaltare il sapore dei pesci, si usa spesso con i gamberi e i crostacei in genere. È poi indicato con le castagne bollite, i carciofini sott’olio e con le patate al forno. Per profumare le vostre insalate o per dare un tocco in più a creme e salse, potete preparare un aceto aromatizzato all’alloro.

ORIGINE DEL NOME Secondo un’opinione condivisa, il suo nome latino&nbsp;Rosmarinus&nbsp;potrebbe derivare dall’associazione delle parole&nbsp;ros&nbsp;e&nbsp;maris, con il significato di “rugiada del mare”:&nbsp;in riferimento al colore lilla-indaco dei fiori che ricorda il colore del mare. HABITAT Il&nbsp;rosmarino&nbsp;è presente allo stato spontaneo in tutta le zone costiere e nella macchia del bacino mediterraneo. Il suo&nbsp;habitat&nbsp;naturale è costituito dalle rocce scoscese e dirupi sassosi assolati dell'entroterra fino alle coste marittime. Il rosmarino è&nbsp;una pianta che ama molto il sole, il caldo e l'aria. ASPETTO E' una&nbsp;pianta arbustiva perenne&nbsp;che cresce come un cespuglio e può anche raggiungere un'altezza di tre metri; il fusto del rosmarino è diritto e molto ramificato, con radici profonde e tenacemente ancorate al terreno, tanto che&nbsp;lo si vede spesso lungo i pendii, le strade e gli argini in quanto, con le sue radici profonde, aiuta a contenere il terreno. Le sue&nbsp;foglie sono piccole, strette e lineari, prive di picciolo, dure, di&nbsp;colore verde scuro sulla parte superiore e verde-argentate in quella inferiore; sono molto fitte sui rami e ricche di ghiandole oleifere. I&nbsp;fiori, di colore azzurro-violetti, crescono a grappoli sotto le foglie;&nbsp;le api sono particolarmente ghiotte del loro nettare&nbsp;dal quale producono un ottimo e ricercato miele.

LUOGO, PERIODO DI SEMINA E RACCOLTA, TIPO DI CONCIME, ANNAFFIATURA Il timo Vulgaris è un piccolo arbusto, sempreverde e aghifoglie caratterizzato da una crescita molto lenta. Può essere seminato in semenziaio ad aprile e quindi trapiantato a dimora in piena estate. La coltivazione in vaso della pianta aromatica del timo deve avvenire in pieno sole e con un clima temperato. Riesce a sopportare per brevi periodi anche temperature sotto lo zero proteggendo il vaso con teloni e sistemandolo in un luogo riparato. Il momento ideale per la raccolta del timo è il mese di giugno e luglio quando la pianta è in prefioritura o nella prima fase della fioritura. Il timo essendo una pianta rustica non ha particolari esigenze nutritive. In ogni caso si può utilizzare un concime ternario complesso. Ma è bene ricordare che il timo ama il terreno povero. Per favorire l’accrescimento è possibile somministrare del concime a cessione lenta all’inizio della primavera. Occorre prestare molta attenzione alle innaffiature, infatti, la terra deve essere umida ma non impregnata di acqua perché non tollera il ristagno e l’umidità. Preferisce un terreno calcareo, asciutto. Cresce meglio con annaffiature regolari.

ORIGINE DEL NOME Il&nbsp;nome&nbsp;generico (Salvia) deriva dal latino "salvus" ( = salvare, sicuro, bene, sano) un&nbsp;nome&nbsp;antico per questo gruppo&nbsp;di&nbsp;piante dalle presunte proprietà medicinali. L'epiteto specifico (officnalis) indica una pianta con proprietà medicinali reali o supposte. HABITAT La&nbsp;salvia&nbsp;è diffusa nelle zone temperate di tutto il mondo, preferisce un terreno soffice, ma si adatta anche a un substrato arido e sassoso; sopporta il gelo, ma dove le temperature scendono di molti gradi sotto lo zero è comunque opportuno proteggere il cespo. ASPETTO La&nbsp;salvia,&nbsp;Salvia&nbsp;Officinalis, è un arbusto sempreverde, aromatico, appartenente alla famiglia&nbsp;delle&nbsp;Labiate con foglie ovali lanceolate e fiori molto decorativi di un bel azzurro-violaceo, che può raggiungere anche un metro di altezza.

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PROPRIETA' Le proprietà dell’alloro sono di molti tipi: antibiotiche, antiparassitarie, antiputrefattive, digestive, stimolanti, antisettiche, sedative, ipotensive, sudorifere, stomachiche, antireumatiche ed espettoranti, efficace contro i dolori articolari e muscolo-tensivi, difende dagli sbalzi di temperatura e anche dalle punture d'insetti.

CARATTERISTICHE L’alloro presenta dei rami sottili e glabri, un fusto eretto e una corteccia dal colore scuro. Le foglie ovate hanno un colore verde scure, coriacee e molto profumate. La caratteristica di questa pianta risiede nel suo essere dioica presentando fiori maschili e femminili di colore giallo, a forma di ombrello la cui impollinazione avviene per mezzo del vento.

ORIGINE DEL NOME Il nome scientifico è “Origanum majorana” o “Majorana hortensis”. Il significato del nome di questa pianta non è chiaro: alcuni credono significhi “erba persa o persia”, dalla sua origine geografica e dal fatto che senza cure attente tende a morire facilmente; per altri invece dovrebbe tradursi con “splendore di montagna”, per la sua attitudine a crescere su terreni impervi e la bellezza dei suoi fiori. HABITAT I luoghi d'origine dell'Origanum Majorana sono le terre dell'Africa settentrionale e dell'Asia occidentale; nei paesi dove cresce spontanea la maggiorana è perenne, mentre altrove viene generalmente coltivata come annuale o biennale. ASPETTO La pianta è caratterizzata da un fusto dal portamento eretto, di colore rossastro, che può raggiungere i 60-80 cm di altezza e piccole foglie di forma ovale ricoperte da una leggera peluria. I fiori, raccolti in spighe, si presentano nelle tonalità del bianco e del rosa.

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Polvere di alloro:&nbsp;1/2 cucchiaino di polvere, in 1 cucchiaino di miele. Pestare in un mortaio di legno o meglio se di pietra, un pugno di bacche perfettamente essiccate, fino a polverizzarle, porre poi in un barattolo di vetro a chiusura ermetica. La polvere così ottenuta&nbsp;è un rimedio efficace&nbsp;contro l'influenza, la tosse il raffreddore, febbre. Infuso: 3-5 foglie di alloro,&nbsp;1 tazza d’acqua. Versare l'alloro nell’acqua bollente e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 min. Filtrare l’infuso e bere l'infuso per favorire la digestione, soprattutto,&nbsp;per chi ha problemi di fermentazione, aiuta nei&nbsp;casi di inappetenza, combatte i dolori dello stomaco e gli&nbsp;stati influenzali. Olio di alloro:&nbsp;50 gr. di polvere di bacche d'alloro, 250 ml. di olio di oliva. Mettete la polvere in un barattolo di vetro dotato di coperchio ermetico, versare l’olio d'oliva e chiudere il barattolo, avendo cura di riporlo al caldo, vicino la stufa o il calorifero per 30 giorni, agitandolo tutti i giorni. Dopo, non si filtra tutto, ma solo quel tanto che basta per l'uso immediato, e il resto si lascia nel contenitore, in modo che la polvere continui a trasmettere i principi attivi liposolubili&nbsp;all'olio. Il suo impiego è indicato per effettuare massaggi benefici o impacchi su contusioni, slogature, dolori reumatici, articolari e muscolari. Può essere&nbsp;spalmato anche sul petto e sulla schiena, per la bronchite acuta e gli attacchi di tosse. Qualche goccia di olio di alloro ed una manciata di foglie nell'acqua consente di ottenere un bagno profumato e rivitalizzante, benefico negli stati di stanchezza&nbsp;di origine nervosa e mal di testa.

CARATTERISTICHE Le&nbsp;radici sono dure e robuste di tipo fascicolato. La parte aerea del&nbsp;fusto è molto ramificata e legnosa alla base. La superficie è ricoperta da peli patenti. I fusti sono a sezione quadrangolare (a causa della presenza di fasci di&nbsp;collenchima&nbsp;posti nei quattro vertici).&nbsp;Le&nbsp;foglie&nbsp;sono&nbsp;cauline a 2 a 2 a disposizione opposta (ogni verticillo è ruotato di novanta gradi rispetto a quello sottostante). La lamina è&nbsp;picciolata&nbsp;con forme&nbsp;lanceolate; è ottusa all'apice, ristretta alla base e&nbsp;crenata&nbsp;sul bordo e nervature penninervie. La consistenza delle foglie è feltrosa al tatto ed hanno un colore verde-grigiastro e un profumo di caratteristica freschezza. Lunghezza del picciolo: 10 – 15&nbsp;mm. Dimensione delle foglie: larghezza 1&nbsp;cm; lunghezza 2 – 3&nbsp;cm. Le infiorescenze&nbsp;sono ascellari e formate da&nbsp;verticillastri di 5 - 10 fiori più o meno unilaterali (caratteristico aspetto asimmetrico proprio della famiglia delle&nbsp;laminacee); i verticilli sono sovrapposti e distanziati; quegli inferiori sono avvolti da una coppia di foglie&nbsp;brattee. Lunghezza dei verticillastri: 4 – 18&nbsp;cm.&nbsp;I fiori sono&nbsp;ermafroditi,&nbsp;zigomorfi, tetraciclici (con i quattro&nbsp;verticilli&nbsp;fondamentali delle&nbsp;Angiosperme:&nbsp;calice–&nbsp;corolla&nbsp;–&nbsp;androceo&nbsp;–&nbsp;gineceo) e&nbsp;pentameri&nbsp;(ogni verticillo ha 5 elementi). Lunghezza dei fiori: 17 – 30&nbsp;mm. Il frutto è un tetacreneo (composto da quattro nucule). La forma è più o meno ovoidale (o più o meno trigona). I semi, di colore marrone scuro, sono sprovvisti di endosperma&nbsp;e sono piccolissimi (in un grammo ne stanno oltre 200).

LUOGO, PERIODO DI SEMINA E RACCOLTA, TIPO DI CONCIME, ANNAFFIATURA La menta è una di quelle piante che vengono definite potassofile, ovvero che hanno sempre bisogno di ingenti quantità di potassio. Oltre al potassio, la menta è una pianta che necessita anche di ottime quantità di fosforo e di azoto, per fare in modo di favorire la produzione delle foglie e di oli essenziali. La fioritura della pianta avviene nel corso del periodo compreso tra la stagione primaverile e quella estiva e si può protrarre fino all'autunno. Per quanto riguarda l'operazione di potatura, invece, la menta si caratterizza per non aver bisogno di potature periodiche, dato che si rende necessaria solamente la rimozione periodica delle parti secche o eventualmente danneggiate. La&nbsp;menta si adatta molto, anche se non ama il gelo. Come esposizione, meglio evitare il pieno sole nelle zone più calde, si tratta di un’aromatica che sta bene in posizioni di mezz’ombra. Può essere ideale quindi per sfruttare gli spazi a ridosso dei muri che in genere non sono ottimi per la maggior parte delle coltivazioni. La terra migliore per coltivare la menta dovrebbe essere drenante ma&nbsp;ben fertile, ricca di humus e sostanza organica. La raccolta può essere fatta a seconda delle necessità prelevando la quantità che serve man mano. Non è necessario annaffiare la menta abbondantemente: fatelo con regolarità, senza bagnare le foglie e, soprattutto, fate attenzione ai ristagni idrici, dannosi per queste piantine poiché causa di possibili malattie fungine. Ricordate di controllare sempre i sottovasi.

LUOGO, PERIODO DI SEMINA E RACCOLTA, TIPO DI CONCIME, ANNAFFIATURA La maggiorana cresce in un luogo caldo e soleggiato fino a mezz‘ombra. La semina della maggiorana si effettua a partire dall’inizio della primavera, quando le temperature sono stabili sopra i 15 °C. In una coltivazione di maggiorana la raccolta si effettua quando la pianta è in fioritura. In genere, dunque, si parte dal mese di giugno. La maggiorana è una pianta rustica pertanto non richiede una concimazione particolare. All’impianto si può fare una concimazione completa con azoto, fosforo e potassio. Questa pianta va annaffiata poco e spesso in quanto predilige i terreni asciutti. E’ opportuno non inzuppare il terreno ed evitare assolutamente i ristagni idrici. Quando&nbsp;la pianta è ancora giovane e durante la fioritura ci sono le maggiori richieste di acqua.

USO E CONSUMO Il&nbsp;peperoncino&nbsp;è comunemente utilizzato in cucina per insaporire molte pietanze: uno dei piatti tipici della cucina italiana sono gli spaghetti con aglio, olio e&nbsp;peperoncino. Oltre ai primi piatti può essere&nbsp;utilizzato&nbsp;nelle zuppe e nei secondi, soprattutto per insaporire il pesce. Il&nbsp;peperoncino&nbsp;è il frutto della pianta&nbsp;Caspicum annuum. Noto come spezia&nbsp;piccante,&nbsp;aiuta a digerire e ha potenti&nbsp;effetti positivi sul sistema cardiocircolatorio.&nbsp;

LUOGO, PERIODO DI SEMINA E RACCOLTA, TIPO DI CONCIME E ANNAFFIATURA Cresce su quasi tutti i tipi di terreni arrivando anche a notevoli dimensioni; predilige terreni drenanti. L’alloro se piantato in un vaso richiede il rinvaso almeno ogni due anni perché le sue radici crescono rapidamente. La semina va fatta in autunno e i semi vanno mantenuti alle temperatura di 20-23° con la terra sempre umida fino alla germinazione. Il trapianto, anche questo da effettuare in autunno, permette invece, se la piantina è stata ottenuta tramite la tecnica della talea, di avere una pianta identica alla pianta madre. Questa pianta fiorisce in primavera e i suoi frutti, simili a delle olive, maturano in autunno. L’alloro può essere esposto in pieno sole ma cresce bene anche in zone ombreggiate. Le temperature adeguate per questa pianta sono quelle classiche del clima mediterraneo, temperature più basse di 0° sono sopportate per brevi periodi. Cresce bene anche in casa, ma attenzione perché patisce particolarmente le correnti d’aria. Il ristagno d’acqua è la maggior causa di morte della pianta di alloro, attenzione quindi a non bagnarla troppo. Le sue foglie possono essere raccolte tutto l’anno anche se a luglio e agosto hanno una maggiore concentrazione aromatica e, come tutte le piante, necessita di una potatura verso fine autunno. I frutti maturano verso fine autunno.

PROPRIETA’ Strofinata sui denti aiuta a prevenire e a combattere il cattivo odore dell’alito. Il Mentolo, contenuto nelle sue foglie, ha proprietà che aiutano contro l'indigestione. E' un rimedio naturale per: - Digestione lenta e difficile; - Gonfiore; - Tosse, mal di gola; - Stanchezza; - Infiammazioni; - La nausea causata dal mal d'auto. CARATTERISTICHE La menta è una pianta erbacea perenne, che presenta delle radici rizomatose, che hanno la particolare caratteristica di svilupparsi estremamente in profondità all'interno del terreno. Si tratta tuttavia di un genere polimorfo, ovvero che presenta un aspetto che muta in relazione alla specie che viene presa in considerazione. Il fusto della menta può vantare una lunghezza che varia da un minimo di trenta centimetri fino ad un massimo di n metro, mentre presenta una colorazione compresa tra il verde e il violetto. Le foglie, che in gran parte dei casi possono vantare una ricca presenza di ghiandole al cui interno si trovano proprio gli oli essenziali di cui parlavamo in precedenza che, appunto, conferiscono il tipico aroma della menta. Le foglie di questa pianta presentano una colorazione verde più o meno intensa, con una forma lanceolata. I fiori, invece, sono caratterizzati dal fatto di aggregarsi in infiorescenze che sono collocate a capolino.

ORIGINE DEL NOME Il nome origano è composto da due termini di origine greca: “oros”, che significa montagna, e “ganos”, che significa splendore, quindi “splendore della montagna”. HABITAT L'origano cresce spontaneo sulle colline dei paesi mediterranei, lungo le siepi e nelle radure boschive ben soleggiate, fino a circa 2000 metri d'altitudine. Predilige un terreno asciutto, sassoso, calcareo. ASPETTO Da una base legnosa dal portamento prostrato, si sviluppano i tipici fusti a sezione quadrangolare e di colore verde rossastro che possono superare il mezzo metro di altezza; alcuni di essi portano solo foglie, mentre altri sostengono l'infiorescenza. Le foglie dell'origano sono molto aromatiche e profumano di pepe, il loro colore è un bel verde intenso, la forma ovale, con l'apice appuntito. I fiori sono rosa o bianchi e molto profumati.

LUOGO, PERIODO DI SEMINA E RACCOLTA, TIPO DI CONCIME, ANNAFFIATURA Generalmente quest'erba ama una posizione calda e soleggiata, ove acquista maggior aroma, ma le varietà con foglie variegate o arricciate desiderano la mezz'ombra, e seccano se esposte al sole pieno. Il periodo migliore per seminare è la&nbsp;fine di febbraio, per poi trapiantare nell’orto in primavera le piantine. Le foglie si raccolgono, a seconda delle necessità, in ogni stagione, ma, se si devono conservare, il momento migliore per raccoglierle è prima che si aprano i fiori. L’origano non è una pianta che necessita di grandi concimazioni. Esse possono essere utili in caso di coltivazione dell’origano in vaso o se si ha il bisogno di correggere il terreno in qualche modo. Ed in quel caso basta un po’ di stallatico ben maturo sfarinato da aggiungere al terreno. E’ la sua natura a renderla un esemplare molto resistente. La pianta dell’origano predilige terreni asciutti e non ama i ristagni d’acqua: evitate quindi di innaffiare eccessivamente le piante e aspettate che il terreno sia ben asciutto prima di procedere con una nuova innaffiatura.

USO E CONSUMO La salvia è molto usata anche in cucina, sia fresca che essiccata, può essere impiegata come erba aromatica per insaporire gustosi primi e secondi piatti e minestre. La&nbsp;salvia&nbsp;può assumere tramite infusi. Inoltre le foglie secche possono anche essere tenute in bocca (gusto molto amaro!) e bagnate con la saliva e masticate per estrarne il succo che è poi ingerito (sublinguale).

LUOGO, PERIODO DI SEMINA E RACCOLTA, TIPO DI CONCIME, ANNAFFIATURA La&nbsp;salvia&nbsp;ha comunque un buon fabbisogno&nbsp;di&nbsp;azoto, se vogliamo che produca molte foglie, per cui un apporto annuale, sempre mediante compost o stallatico in pellets può esser&nbsp;di&nbsp;giovamento. Il&nbsp;periodo&nbsp;adatto per&nbsp;seminare salvia è&nbsp;l'inizio&nbsp;della&nbsp;primavera, quindi tra marzo&nbsp;e&nbsp;aprile, in modo da poter trapiantare a maggio la piantina definitivamente formata. La raccolta può essere fatta sempre, in qualsiasi periodo dell’anno. Per un uso fresco, raccogli semplicemente le foglie secondo necessità. Per asciugare, taglia i gambi lunghi almeno da 15 a 20 cm. Uniscili insieme, appendili ad asciugare e conserva le foglie essiccate in contenitori sigillati. La&nbsp;salvia&nbsp;è una pianta che fuori, ben posizionata, cresce spontaneamente. Può essere raccomandabile bagnare la base, e non le foglie, nei periodi&nbsp;di&nbsp;maggiore siccità durante la stagione estiva. Non si tratta&nbsp;di annaffiature&nbsp;quotidiane. La&nbsp;salvia&nbsp;teme i ristagni d'acqua.

Alloro a cura di Giulio Cecchini Maggiorana a cura di Marco Prezioso Menta a cura di Claudia Grossi Origano a cura di Lorenzo Ferrara Peperoncino a cura di Alberto Billi Rosmarino a cura di Emiliano Shane De Rosa Salvia a cura di Giovanni Pettinari Timo a cura di Romina Rossi

USO E CONSUMO La menta è molto usata anche in cucina, soprattutto nella produzione di liquori e prodotti dolciari. In cucina, sia fresca che essiccata, può essere impiegata come erba aromatica per insaporire gustosi primi e secondi piatti oppure per condire le insalate, le verdure, i legumi ed i cereali.

PROPRIETA' Favorisce la&nbsp;secrezione dei succhi gastrici ed è digestivo,&nbsp;per cui viene impiegato come decotto e infuso. È&nbsp;anche&nbsp;antispasmodico,&nbsp;antisettico, vermifugo, calmante, analgesico&nbsp;ed&nbsp;espettorante. Tra i tanti usi vi è anche quello di allontanare in modo naturale le formiche.&nbsp; Efficace rimedio per il mal di gola. In caso di&nbsp;raffreddore&nbsp;si possono fare&nbsp;inalazioni con olio essenziale&nbsp;di origano, oppure ancora preparare un infuso e berlo più volte al giorno. Avrebbe anche&nbsp;proprietà antiossidanti,&nbsp;soprattutto&nbsp;l’olio essenziale. Efficace&nbsp;azione antiparassitaria&nbsp;soprattutto verso gli agenti intestinali. CARATTERISTICHE L'origano, è una pianta perenne erbacea o leggermente sub arbustiva dalle foglie ovali, intere, opposte. I fiori per lo più rosei formano infiorescenze apicali a corimbo composto.

LUOGO, PERIODO DI SEMINA E RACCOLTA, TIPO DI CONCIME ANNAFIATURA Se abitate al Sud, potete trapiantare i&nbsp;peperoncini&nbsp;all'aperto già da fine marzo, anche se è consigliabile attendere in aprile. Quindi, si può iniziare a&nbsp;seminare&nbsp;in febbraio-marzo. Al Centro-Nord, prima del mese&nbsp;di&nbsp;maggio/giugno è raro che ci siano le condizioni per il trapianto delle piante&nbsp;di peperoncino. Chi ha una piantagione più o meno grande di peperoncini (Capsicum, L.) si è posto questa domanda almeno una volta. Certo, molto dipende dal colore, dalla grandezza, dalla vita della pianta e dalla nostra cura e attenzione, ma in linea di massima possiamo assicurarci del grado di maturazione di un peperoncino senza sbagliare sulla data di raccolta. Il&nbsp;concime&nbsp;Scoville è un&nbsp;concime&nbsp;per&nbsp;peperoncini&nbsp;organico in granuli a lenta cessione e viene venduto in confezioni da 100gr. Questo&nbsp;concime&nbsp;è pensato soprattutto per dare maggiore piccantezza ai frutti della nostra pianta. Il&nbsp;concime&nbsp;ha un rapporto eguale tra i 3 nutrienti di cui è composto, che sono azoto, potassio e magnesio. L’innaffiatura&nbsp;dei&nbsp;peperoncini&nbsp;in vaso varia a seconda del posto in cui li fai crescere. Se il vaso è in casa la pianta riceverà solamente l’acqua che le darai tu. In questo caso, ti consigliamo di&nbsp;innaffiarla&nbsp;ogni giorno.

ORIGINE DEL NOME Il termine&nbsp;peperoncino&nbsp;appare per la prima volta intorno al 1900 come diminutivo di “peperone” e per avere una somiglianza con il “Piper” pepe nella piccantezza. HABITAT Luoghi d'origine&nbsp;del&nbsp;peperoncino&nbsp;sono i tropici e le regioni subtropicali, ove esso viene coltivato a scopo commerciale e dove la varietà Capsicum frutescens supera il metro d'altezza; nell’area mediterranea invece le piante di&nbsp;peperoncino&nbsp;non sono rustiche, temono sia l'eccesso di calore che il gelo. ASPETTO Le piante si presentano sotto forma di cespuglio alte da 40 a 80 cm (a seconda della specie) con foglie di colore verde chiaro. I fiori hanno la corolla bianca avente da 5 a 7 petali con stami giallo tenue.

La nostra azienda, Un Giardino in Testa, è lieta di presentarvi l' E-erbar-IO. Qui sono contenute informazioni su alcune piante. Le abbiamo scelte, abbiamo fatto uno studio individuale, approfondito, attraverso cui abbiamo raccolto informazioni sull'origine del nome, habitat, caratteristiche e proprietà, coltivazione, uso e consumo. Buona lettura!

Giovanni Allevi - Flowers (Official Video)

PROPRIETA’ La&nbsp;salvia&nbsp;è nota per molte&nbsp;proprietà: carminative, antispasmodiche, antisettiche, astringenti e antisudorifere, che riducono cioè la sudorazione eccessiva.

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