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IL POTERE DELLA MUSICA

by Silvia Quaglia

Pages 2 and 3 of 17

IL POTERE DELLA MUSICA
GIULIA PEZZONI, CLASSE 1 A MARCALLO
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Questa è la storia di Lilli, una ragazza di quasi 12 anni con due grandi passioni: la musica e gli amici. Non appena poteva, Lilli metteva le cuffiette e sentiva le sue canzoni preferite. Suonava anche la batteria in una band e quando si esercitava in casa per prepararsi ai saggi della scuola di musica le rullate e la grancassa si sentivano fino in fondo alla via. 
A scuola spesso le giornate erano pesanti e le ore erano interminabili. Quando Lilli alzava la testa dal banco, però, era felice di vedere i visi dei suoi compagni. Ognuno era diverso dall'altro: c'era il ragazzo estroverso, quello più chiuso, la ragazzina timida e quella sicura di sé e chiacchierona. Lilli li apprezzava tutti perché ognuno di loro aveva qualcosa di bello. Ogni tanto c'erano delle incomprensioni ma si chiariva subito tutto. La scuola per Lilli era un momento di gioia e di serenità, si sentiva al sicuro e senza problemi.


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Un giorno a scuola arrivò una notizia che provocò tanta eccitazione in tutti i ragazzi: doveva arrivare un nuovo compagno. I maschi saltavano come dei matti perché pensavano al nuovo amico che avrebbe giocato con loro a calcio. Le femmine speravano fosse carino e gentile, non come alcuni ragazzini della classe che a volte erano scortesi e dicevano cose stupide.
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Un giorno a scuola arrivò una notizia che provocò tanta eccitazione in tutti i ragazzi: doveva arrivare un nuovo compagno. I maschi saltavano come dei matti perché pensavano al nuovo amico che avrebbe giocato con loro a calcio. Le femmine speravano fosse carino e gentile, non come alcuni ragazzini della classe che a volte erano scortesi e dicevano cose stupide.



Dopo qualche giorno, la Dirigente arrivò in classe con Andrea, era abbastanza alto, abbronzato e con un sorriso simpatico. Lo presentò ai nuovi compagni dicendo che veniva da un'altra regione, che si era trasferito in provincia di Milano perché il papà si era trasferito per lavoro.
La classe era molto agitata, erano tutti curiosi di sapere qualcosa di più su di lui, se gli piaceva il calcio, se ascoltava la musica rock o trap, se era bravo a scuola e che materie gli piacevano di più. Valentina, la compagna di banco di Lilli, alzò subito la mano per fare una domanda: "Andrea sei forte in matematica? Abbiamo bisogno di qualcuno per vincere il rally di settimana prossima!". Andrea si guardò intorno spaesato, cercando aiuto nella professoressa che spiegò: "Andrea è un ragazzo sordo-muto. Riesce a leggere il labiale quando parlate ma si esprime con la lingua dei segni”. Nella classe regnava il silenzio, tutti erano stupefatti e non avevano parole. Il ragazzino andò a sedersi in seconda fila, nell'unico banco vuoto che c'era.
La classe era molto agitata, erano tutti curiosi di sapere qualcosa di più su di lui, se gli piaceva il calcio, se ascoltava la musica rock o trap, se era bravo a scuola e che materie gli piacevano di più. Valentina, la compagna di banco di Lilli, alzò subito la mano per fare una domanda: "Andrea sei forte in matematica? Abbiamo bisogno di qualcuno per vincere il rally di settimana prossima!". Andrea si guardò intorno spaesato, cercando aiuto nella professoressa che spiegò: "Andrea è un ragazzo sordo-muto. Riesce a leggere il labiale quando parlate ma si esprime con la lingua dei segni”. Nella classe regnava il silenzio, tutti erano stupefatti e non avevano parole. Il ragazzino andò a sedersi in seconda fila, nell'unico banco vuoto che c'era.
La notizia che c'era un ragazzo sordo-muto a scuola si sparse in ogni classe. All'intervallo, in giardino, Andrea stava spiegando a Valentina che era abbastanza bravo in matematica e che se voleva poteva aiutarli a vincere la prossima gara. Per parlare Andrea faceva dei segni, gesticolava molto con le mani, era molto buffo. Ogni tanto dalla sua bocca usciva qualche suono strano: voleva parlare come tutti, ma non riusciva ed era difficile farsi capire. A volte usava una lavagnetta dove scriveva quello che voleva dire.
Si avvicinò ad Andrea un ragazzo di nome Cristiano, di un anno più grande. Egli era famoso in tutta la scuola perché insultava e litigava con tutti. Non aveva amici e nessuno voleva stargli vicino.
Cristiano cominciò ad imitarlo sbattendo le mani a destra e sinistra e facendo dei versi strani, che sentì anche Lilli. In un secondo la ragazza capì quello che stava succedendo: Cristiano si stava prendendo gioco di Andrea. La rabbia cominciò a salire nel corpo di Lilli dalla punta delle dita dei piedi fino ai capelli. Il sangue le ribolliva nelle vene ed era pronta ad esplodere. Cominciò ad urlare a Cristiano: “Vattene da qui!!!”...non ci vedeva più da quanto era arrabbiata. Si voltò e Andrea era sparito.
Cristiano cominciò ad imitarlo sbattendo le mani a destra e sinistra e facendo dei versi strani, che sentì anche Lilli. In un secondo la ragazza capì quello che stava succedendo: Cristiano si stava prendendo gioco di Andrea. La rabbia cominciò a salire nel corpo di Lilli dalla punta delle dita dei piedi fino ai capelli. Il sangue le ribolliva nelle vene ed era pronta ad esplodere. Cominciò ad urlare a Cristiano: “Vattene da qui!!!”...non ci vedeva più da quanto era arrabbiata. Si voltò e Andrea era sparito.
Rientrati in classe dopo l'intervallo Lilli notò che Andrea era triste, con gli occhi bassi sul banco. La ragazza sentì dolore e amarezza nel cuore. 
Valentina fece accomodare Andrea sul divano e incominciò una magia: Lilli colpì il pedale della grancassa e Valentina fece una faccia arrabbiata. Poi picchiò le bacchette sul charleston e Valentina fece una faccia allegra, correndo per tutta la stanza. Andrea poteva sentire in lontananza i suoni e le vibrazioni: era molto felice, al settimo cielo. Provò anche lui a picchiare sui piatti e sui tamburi e cominciò a ridere a crepapelle insieme alle amiche.
Cosa poteva fare per farlo sentire bene? Le venne un'idea eccezionale: usare la musica per comunicare con il ragazzo. Per un compito di Italiano dovevano trovarsi a gruppi per scrivere insieme un racconto. Lilli e Valentina avevano chiesto alla professoressa di essere messe nello stesso gruppo di Andrea. Dopo la merenda, i tre amici andarono in mansarda dove li aspettava una sorpresa: la batteria di Lilli. La ragazzina alzò il volume al massimo, anche se sapeva che i vicini si sarebbero arrabbiati per il rumore.
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